1. INTRODUZIONE AL PROGETTO
La dinamica dei mercati finanziari si è rilevata un argomento di notevole
interesse, che ha ispirato una notevole mole di studi sia per scopi scientifici e
soprattutto per interessi economici; le ricerche degli studiosi sono rivolte
prevalentemente alla realizzazione di modelli di analisi che successivamente sia
possibile sfruttare nell’ambito degli investimenti finanziari.
Una tra le più recenti e discusse teorie elaborate sull’andamento di corsi
borsistici affermano che le variazioni dei prezzi finanziari sono delle variabili
aleatorie indipendenti e sono descritte da una distribuzione di probabilità
1
.
Uno fra i primi ad ipotizzare che i mercati fossero imprevedibili fu il premio
nobel Paul Samuelson
2
. Questo porta ad ipotizzare che la serie temporali delle
variazioni dei prezzi dei titoli
3
seguano un Random Walk
4
(passeggiata casuale),
processo stocastico senza memoria ad incrementi indipendenti descritti dalla
distribuzione di probabilità normale.
Inoltre Paul Samuelson
5
era arrivato a sostenere che gli analisti non ottengono
risultati in media superiori a quelli di un portafoglio che ricalchi per quantità e
qualità la composizione del paniere di titoli di riferimento dell’indice di mercato
e che gli investitori in grado do sovraperformare l’indice di mercato sono
semplicemente più fortunati.
Successivamente però la teoria Random Walk è stata contraddetta da numerose
ricerche e dall’andamento dei mercati; tra i più autorevoli ricordiamo Andrew
W. Lo del MIT
6
e Archie C. Mackinlay dell’università della Pensylvania, con il
loro libro
7
“A NON-Random Walk Down Wall Street”, pubblicato nel , marzo del
1
Queste sono le ipotesi su cui si basa la teoria delle Efficient Markets Hypotheses.
Dall’applicazione delle Hefficient Markets Hypothesis sono derivate diverse versioni di
modello di tipo Random Walk, a seconda della forza che si da alle ipotesi stesse.
2
Paul A. Samuelson (1963), Risck and Uncertainty: A Fallacy og Large Numbers. In
Scientia(89), pp. 108-113.
3
Si parla più precisamente di rendimenti logaritmici dei prezzi in un determinato arco
temporale.
4
Burton Malkiel (1996), A Random Walk Down Wall Street, W.W Norton & Company, Inc.
500 Fifth Avenue, New York.
5
Paul A. Samuelson, Massachusetts Institute of Tecnology, Cambridge(MIT), Premio
Nobel per le scienze economiche nel 1970: “For the scientific work through which he has
developed static and dynamic economic theory and actively contributed to raising the level
of analysis in economic science
6
Massachusetts Institute of Tecnology.
7
Andrew W. Lo, Craig MacKinlay (1999), A Non-Random Walk Down Wall Street, New Jersey,
Priceton University.
34
1999 “demoliscono” la costruzione teorica del Random Walk che sembra a
descrivere l’andamento dei prezzi come la camminata imprevedibile di un drunk
man.
Alcune ricerche empiriche condotte nei mercati finanziari hanno però rigettato
quanto teorizzato da Samuelson e Burton, poiché le distribuzioni di probabilità
empiriche dei rendimenti delle attività finanziarie sembrano talvolta differire
dalle distribuzioni di probabilità teoriche per la presenza di leptocurtosi, di
asimmetria, di instabilità della varianza e per una forma di memoria a lungo
termine riscontrabile nelle serie storiche dei rendimenti. Molti sono convinti
che, come spesso accade, la verità stia nel mezzo e cioè che i mercati sono in
parte prevedibili o, perlomeno, quanto basta per operare con profitto su un
certo numero di transazioni.
La spiegazione più comune sta nel fatto che gli operatori non reagiscono
immediatamente agli imput ricevuti e, quindi l’informazione non si riflette
subito sui prezzi.
“Per limitare il rischio, gli investitori attendono eventi di conferma prima di
agire”
8
.
Questo tipo d’azione-reazione origina trend e solo quando le affermazioni
accumulate sorpassano un livello critico, gli operatori reagiscono tutti assieme
provocando un cambiamento nei prezzi che riflette l’informazione così
cumulata.
Il primo ad invesistigare l’importanza della dipendenza di lungo periodo nei
mercati finanziari fu Benoit B. Mandelbrot
9
più di trenta anni fa. Da allora i “
risultati empirici relativi alle analisi delle serie temporali economico-finanziarie hanno
evidenziato un crescente interesse nei confronti sia dei processi stocastici noti come moti
Browniani frazionati (mBf) che all’analisi rescaled range (analisi R/S)”
10
.
T4T ritiene appunto che sia possibile affrontare i mercati finanziari in maniera
profittevole attraverso l’utilizzo della modellistica matematica.
Una delle attività principali di T4T è quella di CTA ossia di gestori di Managed
Account. Con questo termine si intende la realizzazione di strumenti automatici
8
Francesco Leopardi(1998), La dinamica dei prezzi azionari: Il Random Walk. Tesi,
Venezia: Università Ca’ Foscari. P - 105.
9
Mandelbrot B. B (1971), When can price be arbitrage efficiently? A limit to the validity of
the Random Walk and Martingala Models, in Review of economics and statistics, 50.
10
Marco Corazza (1996), Esponente di Hurst ed Analisi Rescaled Range: Alcuni Risultati.
In rendiconti per gli Studi Economici Quantitativi.
35
che forniscano delle indicazioni operative complete e precise per operare sui
mercati finanziari.
Per fare il trading vengono create delle strategie, ovvero dei modelli matematici
che danno indicazioni operative sui mercati futures al fine di trarre del profitto.
Possiamo considerare le strategie come un sistema organico d’istruzioni create
all’interno di T4T che danno indicazioni particolari sull’ acquisto o la vendita di
contratti futures in un determinato momento al verificarsi di particolari
situazioni del mercato in cui la strategia opera.
La scelta di utilizzare i futures è legata al fatto che sono degli strumenti derivati
con una leva interna, ossia permettono un’operatività a margine
11
.
Acquistando e vendendo futures ci si impegna ad acquistare o vendere a
scadenza un certo sottostante. Il fine di T4T però, non è l’acquisto del
sottostante stesso, ma di rivendere o acquistare i contratti in futuro ad un
prezzo più vantaggioso. La differenza di prezzo tra la stipula del contratto e la
chiusura determina il profitto.
Per avere un profitto un contratto futures può essere sia acquistato e venduto
successivamente ad un prezzo più elevato o venduto e acquistato in futuro ad
un prezzo più basso.
Questa particolarità del contratto futures, permette di guadagnare sia quando il
prezzo tende a salire nel tempo, sia quando i prezzi subiscono una flessione.
Le strategie attraversano periodi alterni in termini d’efficienza sui mercati, a
volte sfruttano al meglio il trend rialzista o ribassista di un mercato generando
ad ogni operazione effettuata dei profitti, mentre in certi momenti collezionano
brutte perdite prevedendo andamenti di segno opposto all’andamento dei
prezzi del mercato.
Diciamo, che pur avendo risultati di lungo periodo positivi tra un High Water
Mark
12
e l’altro la strategia può attraversare dei lunghi periodi di ritracciamento.
La T4T insieme alla mia collaborazione si è posta l’obiettivo di capire se le
cause che portano ad un’alternanza d’efficienza delle strategie nei mercati, siano
in qualche modo legate a grandezze ricavabili direttamente dalla serie dei
prezzi.
11
Per acquistare e vendere un determinato sottostante è necessario fornire soltanto una
garanzie parziale. Solitamente un decimo del controvalore acquistato o venduto.
12
High Water Mark: massimo conseguito dalla curva dell’equity, ossia dalla sommatoria
degli utili o delle perdite registrate.
36
Nel nostro lavoro d’analisi abbiamo selezionato le serie dei risultati di tre
strategie (ancora oggi utilizzate dalla T4T nell’attività di trading) operando con
due contratti futures, e le rispettive serie dei prezzi dei mercati le quali operano
(prezzi di chiusura giornaliero, apertura, minimo e massimo).
Per risultati delle strategie consideriamo la registrazione di tutte le operazioni
che hanno effettuato nell’arco di tempo preso in considerazione.
Per serie dei risultati si intendono le date di acquisto/vendita dei contratti e la
serie cumulativa dei profitti o perdite della strategia in termini monetari
nell’intervallo di tempo preso in considerazione.
Con le serie a disposizione abbiamo calcolato delle grandezze economiche sia
per quanto riguarda la strategia sia per quanto riguarda la serie dei prezzi del
futures.
Si sono ottenute così, due tabelle distinte, una contente informazioni
statistiche della serie dei prezzi del titolo e l’altra contenente delle grandezze
matematiche relative alla strategia.
Quello che successivamente si è cercato di fare, è stato quello di vedere se
alcune variabili del mercato influenzasse l’andamento della strategia.
Per determinare se tra le variabili della strategia e le variabili del mercato ci
fosse un legame, e se sì, di che grado abbiamo utilizzato la funzione della
correlazione tra due serie di dati, siamo partiti da una semplice correlazione tra
le serie di due variabili per arrivare ad un a correlazione rolling su finestre di
diversa grandezza per individuare alcuni comportamenti locali tra le variabili.
Si è cercato di dare un’interpretazione valida a tutte le informazioni ottenute
soprattutto mediante un’analisi numerica e un’analisi grafica delle correlazioni.
Si sono ottenuti alcuni elementi validi al fine del nostro obiettivo, anche se
questi risultati non sono che un piccolo passo verso un’analisi più
approfondita che spero di effettuare in seguito.
1.1 Chi è T4T
T4T è una società con sede a Padova il cui core business è la progettazione e la
realizzazione di strumenti quantitativi per le attività sui mercati finanziari.
Gli ambiti principali della nostra attività sono quelli della consulenza
finanziaria, intesa sia come consulenza per la gestione del portafoglio sia per
37
problemi di copertura da rischi aziendali, e della creazione di sistemi
automatici per il trading sui mercati finanziari.
T4T è un Commodity Trading Advisor (CTA) italiano ed è membro dell’NFA
(National Futures Association) dal 18/06/2002, e regolato dalla CFTC
(Commodity Futures Trading Commission), che sono due enti statunitensi per
il controllo e la supervisione dell'attività relativa a strumenti finanziari
derivati
13
.
La NFA è un’agenzia statunitense l'organismo di autoregolamentazione
dell'industria dei futures. Potremmo definirla una sorta di ordine professionale.
Essa opera sotto il controllo dell’agenzia federale detta Commodity Futures
Trading Commission (CFTC). La NFA richiede che gli associati superano un
esame di ammissione.
La CFTC tutela il pubblico interesse. Essa si occupa di rendere noti i prezzi al
pubblico e fa sì che gli operatori comunichino le loro posizioni, quando
effettuano operazioni rilevanti in termine di volume. Inoltre ha l’autorità di
forzare le borse a prendere provvedimenti contro chi viola le regole di borsa.
I nuovi contratti e i cambiamenti di quelli già esistenti devono essere approvati
dalla CFTC (sono approvati se soddisfano le esigenze degli hedger oltre che degli
speculatori).
Uno dei prodotti principali offerti da T4T è di tipo Managed Futures
14
. I
managed futures sono programmi seguiti e gestiti da dei professionisti del
settore, i CTA (Commodity Trading Advisor) che sono delle money-manager
15
regolamentati dal governo USA e specializzati in futures e opzioni.
I managed futures sono specializzati soprattutto in tre mercati:
• mercati delle risorse energetiche;
• mercati su indici azionari (europei, americani, sudamericani…);
• mercati sulle valute.
13
CFTC: indicano le linee guida su cui si deve muovere l’industria dei futures. Essi
esercitano funzioni di regolamentazione e di controllo.
14
Gestori o Advisor specializzati in contratti futures
15
Persona che indica le linee guida o strategiche secondo le quali mettere in atto un
determinato investimento.
38
Questi strumenti possono permettere di guadagnare sia in caso di mercato
laterale
16
che di mercato bear
17
o bull
18
semplicemente andando al rialzo o al
ribasso o applicando tecniche adatte ai mercati laterali
19
.
I managed futures sono una delle tante categorie d’investimento
“alternative” presenti oggi.
Per investimenti alternativi si intendono quegli investimenti che hanno vincoli
diversi rispetto ai fondi tradizionali. Infatti, il gestore può agire senza dover
rispettare tutta la disciplina applicata dai Benchmark nei fondi comuni
d’investimento. Alternativi non significa opposti o con una maggiore
propensione al rischio.
I gestori di fondi Hedge hanno più libertà d’azione rispetto ai gestori
tradizionali, possono utilizzare gli strumenti che ritengono maggiormente
appropriati per il raggiungimento del loro obiettivo in termini di rendimento e
volatilità.. Una delle caratteristiche che rende maggiormente appetibili gli
investimenti così detti alternativi è certamente quella di essere poco correlati se
non addirittura incorrelati con l’andamento dei principali mercati. Infine, una
nota, se vogliamo di “serietà” da parte dei gestori è quella che spesso investono
una parte consistente del proprio patrimonio nel capitale del fondo.
E’ da ricordare come spesso i gestori dei fondi alternativi decidano di utilizzare
anche lo strumento della leva finanziaria
20
o più propriamente di leverage un
determinato investimento al fine di ottenere nel contempo maggiori ritorni e
una maggiore diversificazione. Queste pratiche nel caso dei managed account si
16
Periodo di tempo in cui la serie dei prezzi ha una bassa volatilità e le sue oscillazioni
restano in un ipotetico canale laterale di ristrette dimensioni.
17
Nell’area degli strumenti derivati, è la strategia operativa che permette di trarre un
profitto dal movimento al ribasso del mercato. Il bear spread con i futures si realizza
vendendo contratti con scadenza ravvicinata e comprando contratti a scadenza più lunga.
18
Metodologia operativa che utilizza strumenti derivati avente lo scopo di trarre profitto da
una tendenza rialzista dei prezzi.
19
Mercato laterale: mercato che si muove entro un range costante di valori minimi e
massimi.
20
L’accezione di leva finanziaria non è quella di derivazione aziendalistico – contabile che
prevede di valutare la leva nel rapporto tra capitale impiegato e capital proprio, includendo
direttamente il concetto di prestito del denaro da parte di terzi, bensì l’utilizzo di strumenti
che abbiano una leva intrinseca o che consentano di operare a margine.
39
possono spingere sino all’operatività solo su garanzie bancarie, senza che
pertanto venga richiesto il versamento di alcuna somma di denaro.
Gli Hedge fund sono nati negli anni ’50, ma solo negli ultimi tempi hanno
ottenuto uno spazio di rilievo nel mercato degli investimenti finanziari,
specialmente negli Stati Uniti d’America e nel Regno Unito. In Italia, Francia e
Germania attualmente occupano una posizione estremamente di nicchia a
causa delle restrizioni legislative alla loro attività
21
.
1.2 Aree Operative T4T
1.2.1 Copertura
T4T offre ai propri clienti un servizio di studio e di strategie di
hedging. Per strategie hedging si intende una strategia che mira ad
eliminare un determinato rischio d'investimento. Ci si protegge
dalle conseguenze di mutamenti economici o politici che
originano variazioni dei prezzi di materie prime, tassi di
interesse e del rapporto di cambio tra valute diverse (un
esempio può essere quello dell'azienda esportatrice che si
cautela dal rischio di cambio o dal rischio d'interesse).
1.2.2 Copertura per le aziende
Consulenza su copertura rischi finanziari.
Le imprese di produzione, commerciali o di servizi possono
trovarsi a fronteggiare perdite straordinarie dovute alle
fluttuazioni dei prezzi sui mercati internazionali delle materie
prime che impiegano nel processo produttivo o dei tassi di
cambio, qualora l'azienda operi con controparti estere.
L'utilizzo di strategie di hedging, ovvero copertura, possono
ridurre sensibilmente questi eventi che rischiano di deprimere,
se non compromettere, i ricavi aziendali. Quello che T4T offre
21
Per quanto riguarda i riferimenti legislativi italiani si faccia riferimento alla legge quadro
sulle SGR Speculative L. 130 del 30 Aprile 1999 ed al T.U. delle attività di investimento.
40
è lo studio e l'implementazione di strategie operative per la
copertura da questi tipi di rischi.
1.2.3 Trading
T4T si occupa di realizzare strumenti automatici per il trading
(indicatori di analisi tecnica, “trading system”) il cui fine è quello
di fornire indicazioni operative complete e precise a chi voglia
operare sui mercati finanziari.
Il trading automatico è la traduzione in regole codificate di
strategie di trading che nascono dall'esperienza personale o
dall'utilizzo di tecniche ideate da altri e fatte proprie
attraverso lo studio della letteratura.
Ci sono diversi modi per definire un sistema automatico di
trading (cioè i trading system): un trading system è un
insieme di regole, che genera segnali “operativi” di trading.
L’impiego di un trading system come metodologia operativa
sui mercati finanziari prevede che il trader esegua fedelmente
e meccanicamente tutti i segnali operativi generati dal
trading system.
Trading system rientranti nella categoria trend follower.
I trading system della prima categoria sono basati su
indicatori che cercano di individuare la forza e la direzione
del trend. L’operatività viene generata quando sul mercato
sembra essersi instaurato un trend sufficientemente forte.
Tendono ad essere più profittevoli in condizioni di mercato
caratterizzati da forte direzionalità (al rialzo o al ribasso). Un
limite di questa categoria di trading system è che tendono ad
essere meno profittevoli in periodi di mercato laterale. In
genere questi trading system realizzano la maggior parte del
profitto con poche operazioni; possono presentare ampi
41
ritracciamenti nelle fasi di mercato laterale e una limitata
percentuale di operazioni corrette.
Trading system rientranti nella categoria supporti e
resistenze.
I trading system della terza categoria sono basati su figure o
indicatori che cercano di individuare i punti di svolta del
mercato e segnalano l’operazione quando sul mercato sembra
essersi raggiunto un minimo o un massimo significativi. In altre
parole tendono a comprare a ridosso del supporto e a vendere a
ridosso della resistenza. Sono profittevoli nelle fasi di mercato
laterale (i mercati restano in fase laterale mediamente per il 75%
del loro tempo) ma non sono in grado di cogliere i forti
movimenti direzionali dei mercati.
Mantenere posizioni aperte durante le ore di chiusura del
mercato comporta l’assunzione del rischio cosiddetto “over-
night”. Ciò significa che esiste un lasso di tempo durante il quale
gli eventi possono influenzare il mercato e intervenire sulla
direzione dei prezzi (a nostro favore e contro) senza che si
possa fare alcunché dal punto di vista operativo. Questo tipo di
operatività è definita daily perché prevede che le posizioni
rimangano aperte più di un giorno e quindi almeno una notte.
L’eliminazione di questa tipologia di rischio comporta la
necessità di aprire e chiudere le posizioni all’interno della stessa
giornata: questa è l’operatività intraday.
1.2.4 Costruzione e gestione di portafogli
Tutto ciò permette sia di creare in maniera innovativa e
personalizzata la propria gestione del patrimonio mobiliare,
sia di intervenire con coerenza e professionalità in un quadro
di investimenti preesistente.
42
I titoli sono scelti sempre mediante delle procedure
automatiche (programmi di trading automatico), dove si
studiano diverse variabili, la forza del trend di un titolo, ed
indicatori. I titoli che danno risultati migliori sono selezionati
e inseriti nel portafoglio.
Si tratta di un vero e proprio filtro, che seleziona i titoli migliori
e accantona i titoli che non sono in un buon periodo o che
nell’ultimo hanno avuto un basso rendimento. Per la
formazione del portafoglio è necessario che gli ordini d’acquisto
siano trasferiti al broker. Non tutti gli ordini di acquisto sono
eseguiti:
• a volte capita che ci sono pochi scambi in un mercato
(bassa liquidità), o pochi contratti in vendita creando
difficoltà di acquisto della quantità desiderata;
• i titoli non superano una certa soglia di prezzo (fissata
dal trader), pertanto resta l’ordine di acquisto, ma non
viene effettuato. Il trader ordina l’acquisto di un certo
titolo alla rottura di importanti livelli di resistenza o al
suo massimo prezzo di sempre, che può segnare un
momento di forza e visione positiva futura.
La supervisione dei titoli è giornaliera: vengono inseriti degli
ordini stop
22
per cautelarsi da perdite elevate e ordini stop-
profit nel caso il titolo vada bene e si decide di realizzare il
profitto quando il titolo raggiunge una certa soglia di prezzo.
Ogni mese si aggiornano i portafogli modificando gli ordini di
acquisto/vendita del mese precedente ed inserendo i nuovi
ordini di acquisto per i migliori titoli del periodo secondo le
trading rules.
Dopo la selezione dei migliori titoli per il portafoglio, è
utilizzata la tecnica dell’asset allocation, e cioè le categorie di
attività finanziarie nelle quali investire.
22
Stop: operazione di chiusura di una posizione esistente andata male. Lo stop-loss serve
anzitutto a cautelarsi contro la possibilità che la perdita superi certi livelli ritenuti inaccettabili
43
Studi svolti
23
hanno stimato che la scelta dell’asset allocation
influisce al 91,5% sulla differenza di rendimento conseguita da
differenti portafogli, mentre il market timing, cioè la capacità di
scegliere il momento giusto per comprare o vendere un
determinato titolo, influisce solo al 2%.
In precedenza si era soliti a suddividere il patrimonio per il 60%
in azioni e per il restante 40% in obbligazioni, anche se tali
percentuali potevano variare in base:
• alle entrate dell’investitore;
• alla sua età;
• in base alla propensione al rischio dell’investitore;
• in base agli obiettivi che l’investitore si pone.
Ora però l’asset allocation non si limita più alla diversificazione
tra titoli azionari e obbligazionari per limitare la volatilità del
portafoglio ma cerca di limitare il rischio per un dato
rendimento atteso.
1.3 Formulazione del problema
Il trading automatico opera con delle strategie che sono applicate
simultaneamente su più mercati. Queste strategie sono frutto di un'intensa
attività di ricerca e studio su quale è stato il modo più profittevole che operare
sui mercati futures. Le strategia si basano principalmente sulla modellistica
matematica, sullo studio di indicatori applicati alle serie dei titoli, dall’esperienza
personale o dall’utilizzo di tecniche ideate da altri e fatte proprie attraverso lo
studio della letteratura.
T4T dispone di un grande numero di strategie contenute in un ipotetico grande
insieme, che può variare solo con la creazione di nuove strategie.
Il primo subset
24
è formato da tutte quelle strategie che hanno superato
l’ottimizzazione ed il test walk-forward
25
nella loro storia.
23
G.P.Brison, L.R.Hood, G.L.Beebower (1986 e 1991).
24
Con la parola subset si indica l’insieme delle strategie formate da T4T per operare nei
mercati futures.
44
Si tratta di una successione di ottimizzazioni annuali e test walk-forward
26
trimestrali che utilizza tutti i dati disponibili. Il test walk-forward utilizza come
parametri quelli desunti dall’ottimizzazione immediatamente precedente e tutte
le statistiche finali sono calcolate utilizzando solamente i dati ottenuti dal test.
Le strategie di questo subset sono a loro volta soggette a revisione trimestrale.
Questo perché le strategie possono funzionare bene simulando il trading sui
dati del passato (problema dell’ottimizzazione), ma avere comportamenti del
tutto differenti o addirittura opposti operando real time.
E’ necessario quindi monitorare continuamente le strategie e sottoporle a
revisioni periodiche.
Il secondo subset è formato da quelle strategie che oltre a essere ottimizzate
rispettano i seguenti vincoli:
1. il rendimento annuale della strategia deve essere maggiore di 0;
2. il valore attuale di Draw Down
27
della strategia deve essere
minore del Draw Down massimo stabilito, calcolato in un
metodo di tipo var sui Draw Down storici della serie;
3. la strategia superi la revisione trimestrale (le sue statistiche e
indicatori devono essere inclusi in certi intervalli come spiegato
di seguito).
Se la strategia rispetta questi tre vincoli, allora entra a fare parte di quel subset
di utilizzo real time, cioè quella utilizzata per fare il trading.
Le strategie che operano real time sono supervisionate settimanalmente. Le
strategie che per un qualche motivo vanno in Draw Down, smettono di essere
utilizzate e tornano nel subset di partenza, finché le condizioni 1, 2 e 3 non
tornino ad essere verificate.
25
Test Walk-Forward: il Walk-Forward è una metodologia di valutazione di una strategia
automatica di trading proposta per la prima volta nel 1992 da Robert Pardo in: “Design,
Testing, and Optimization of Trading Systems” .
26
Test Walk-Forward : simula l'applicazione del sistema di trading su una serie di dati
passati e se ne studiano i risultati.
27
Il Draw Down è la massima perdita consecutiva nel tempo (in percentuale o in valuta)
che un sistema può portare a chi lo segue. In sostanza, ma impropriamente, è la massima
esposizione negativa che genera il sistema.
45
Come si può notare i vincoli che determinano se una strategia diventa real
time, e quindi operativa, sono tutti legati all’equity della serie(all’andamento della
strategia).
Quello che noi ci siamo proposti, e sta alla base del nostro problema, è di
cercare una dipendenza di comportamento tra variabili della strategia e variabili
del mercato per mezzo di qualche indicatore sintetico che si può desumere
direttamente dall’analisi della serie dei prezzi del futures e non dalla strategia.
Cercheremo di analizzare il mercato, in modo da vedere se c’è qualche variabile
che può influenzare l’andamento della strategia.
Queste nuove relazioni che stiamo cercando dovrebbero aiutarci ad effettuare
una selezione più pronta ed efficace del subset di strategie da utilizzare in
tempo reale.
Tramite un’analisi approfondita dei dati ci auguriamo di trovare, dopo la
creazione di tutti i data base, un nuovo vincolo efficace da inserire assieme a
quei tre vincoli già esistenti al fine di migliorare il nostro sistema di selezione.
Migliorarlo non significa renderlo più profittevole, se esso è inteso come
aumentare il total return
28
, a volte inserendo degli ordini stop loss, od opportuni
filtri, si va a diminuire la redditività di una strategia, ma si va a diminuire
drasticamente la volatilità in modo da avere un sistema più robusto. Nessun
sistema di trading può fare a meno di tenere in considerazione gli aspetti
psicologici che sono connessi all’attività di investimento, il rigore matematico
consente una maggiore libertà ma non elimina e non può eliminare il notevole
stress sia dalla parte degli operatori che della committenza.
Le strategie utilizzate sono revisionate periodicamente ed aggiornate
utilizzando delle procedure molto selettive. L’ attività di selezione delle
strategie e dei titoli su un’ampia gamma di loro prende il nome di stock-picking.
Le revisioni delle strategie sono eseguite trimestralmente eseguendo un nuovo
test.
28
Total return: rendimento assoluto che non tiene conto della volatilità , Draw Down e altri
indici di rischio.
46
In un primo momento i parametri delle serie storiche dei titoli sono sottoposte
ad un processo di ottimizzazione. In quella da noi utilizzata si stimano
periodicamente dei parametri statistici (backtesting).
L'ottimizzazione dei parametri non è altro che un sistema che porta a
conoscere la combinazione di parametri che ha meglio funzionato in passato in
modo da ottenere un modello ottimo
29
. Lo scopo è quello di trovare dei valori
opportuni che portano ad avere dei risultati positivi in real time.
1.4 OTTIMIZZAZIONE E TEST WALK FORWARD
L’ottimizzazione si realizza in 5 fasi e sono:
• selezione dei parametri
• ricerca per ogni parametro della strategia, del range(limite superiore e
inferiore) su cui fare l’ottimizzazione (campi di variazione e passi di
variazione)
• stima della lunghezza del campione di dati (periodo temporale)
• ricerca di un metodo di valutazione per stabilire il set di parametri che
identifichi il modello per noi migliore
30
(nel nostro caso ci basiamo su
grafici di frequenza)
• determinazione dei criteri di valutazione per l’intera procedura di
ottimizzazione.
L’ottimizzazione si effettua su più periodi (in base alle osservazioni disponibili
e su più mercati). Nel caso in questione è effettuata su un intervallo di 365
giorni della serie.
I parametri sono testati numericamente simulando l’effettuazione di operazioni
di trading e registrando tutti i risultati ottenuti.
Si seleziona un determinato insieme di parametri che hanno dato i risultati
migliori secondo il criterio specificato (ad esempio i parametri che hanno
generato il massimo profitto).
Questi parametri sono detti ottimizzati.
29
In gergo anglosassone top model.
30
“Migliore” è diverso dal set che presenta ritorni in assoluto maggiori.