Tesi di Laurea in Storia a cura del Dott. Marco Belelli - “Teorie millenaristiche sulla fine dei tempi
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La somma filicità sarà somma cagione della infelicità,e la perfezion della sapienza cagion
della stoltizia.
Leonardo Da Vinci (9)
In questa Tesi si affronta il Tema delle Teorie Millenaristiche relative alle Fine dei Tempi
dando a questo termine -dal Prologo e sino all’Epilogo, per scelta primordiale e necessitata
dell’Autore,quel significato lato ed esauriente che normalmente gli si attribuisce:ciò è
sembrato necessario perchè altre scelte,ed in particolare quella riduttiva di ancorarla ad un
segmento culturale e semantico troppo circoscritto,l’avrebbero impoverita dei preziosi
apporti storici, esegetici e culturali in senso lato che invece nella Tesi si prospettano ed
inseguono incessantemente.
Ma cos’è-strictu sensu-il Millenarismo?
*****
Stando.ad esempio,al D’Anna,il Millenarismo sarebbe “una dottrina sorta nei primi secoli
del Cristianesimo che sosteneva l’avvento di un regno millenario di Cristo sulla Terra,prima
della fine dei tempi e del regno definitivo celeste”. (1)
Lo Zingarelli,sbrigativamente,la definisce “eresia dei discepoli di Cerinto che dal capitolo 20
dell’Apocalisse deducevano che Cristo sarebbe ritornato sulla Terra a regnarvi per un
millennio insieme ai santi”. (2)
L’Enciclopedia Zanichelli (3) così lo definisce: “attesa dell’instaurazione del regno di Dio
in Terra,con il ritorno di Cristo e dei santi risorti,destinato a durare un millennio prima della
resurrezione e del giudizio universale e riservato ai giusti.Basato in particolare su un passo
dell’Apocalisse(20,1-4),fu diffuso nel cristianesimo primitivo e in alcune sette
medievali...Impropriamente,la credenza diffusasi nel secolo X,che si sarebbe verificata la fine
del mondo nell’anno 1000”.
L’Enciclopedia Universale Curcio così definisce: Credenza diffusa nei primitivi cristiani e
fondata su oscure profezie dell’Apocalisse,predicenti un imminente ritorno di Gesù.Secondo
questa credenza,il mondo non avrebbe dovuto durare più di mille anni dalla nascita di
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Gesù.Tale credenza fu la causa della grande crisi di carattere mistico avvenuta intorno
all’anno 1000,causa non ultima dell’importante fenomeno del monachesimo.”. ()
Infine (melius abundare quam deficere),per l’Enciclopedia Garzanti di Filosofia (4) il
millenarismo è una “dottrina secondo la quale il compimento dell’anno 1000 avrebbe
coinciso con la fine del mondo.In altra accezione,il termine indica l’attesa del regno
millenario che Cristo avrebbe dovuto instaurare con i suoi fedeli ritornando sulla terra prima
del giudizio universale.L’attesa del regno messianico come di un’epoca terrena-prosegue-è
diffusa nell’Antico Testamento;nel Nuovo la fiducia nella seconda venuta di Cristo si
caratterizza nell’Apocalisse come speranza in un’epoca terrena di felicità e di pace,la cui
durata prevista è di mille anni.In tale periodo Satana sarà incatenato e la sua azione
impedita.Al termine del millennio riprenderanno i conflitti sino al definitivo ritorno di Cristo
e al giudizio ultimo (Apocalisse 20,1-7).
Ma è solo questo il Millenarismo?
*****
In realtà,come si vedrà nello svolgimento di questa Tesi,nel corso dei secoli ha assunto
significati elastici,cangianti,polimorfi e metamorfici,tendendo -nella sostanza e nelle
aspettative dei dotti come degli incolti- ad assorbire altri similari concetti:quello di
Apocalisse e/o di Fine del Mondo e/o dei Tempi in particolare.
Così-ad esempio-quando Gesù lascia intravedere l’Avvento dei Tempi Escatologici
coincidenti colla Parusia(e di ciò si parla nel capitolo 7,detto Nuovo Testamento e in altre
Apocalissi costì citate)...
Ed-in particolare-nel capitolo dedicato all’ Apocalisse di Giovanni.
Non di meno in Agostino di Ippona (e relativo capitolo 18),tenendo ben presente-
naturalmente-la Sua specificità dottrinale,il Suo afflato spiritualistico,la Sua ansia di
purificazione e redenzione.
*****
Quanto all’ Anno Mille (capitolo 19)...va letto (secondo lo scrivente) in stretta colleganza
con...l’Anno Duemila e dintorni.Altrimenti dicendo:le tematiche di quell’Anno
Emblematico,posto che di realtà si tratti e non di mere illusioni letterarie post eventum,
andrebbero raccordate ad analoghe tematiche palesatesi attorno al Fine Millennio che
abbiamo testé vissuto.
I capitoli 23(Fatima:svelato il Terzo Segreto?), 24 (Addio Terra ultimo pianeta), 25
(Codice Genesi conto alla rovescia) -oltrechè il 26 (Codice Genesi conto alla rovescia)
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colle sue riflessioni finali- si giustificano ampiamente in quanto esprimenti
concetti,aspettative,ansie,timori,angosce...già individuate nei pressi dell’Anno Mille (magari
solo letterariamente...magari nella sfera dell’irrealtà...però -nell’immaginario collettivo-
riferentisi a quel Fine Millennio).
Voi ed io non sappiamo-in realtà-(questa almeno è la conclusione cui lo scrivente è
pervenuto) cosa esattamente e veramente è accaduto nell’Anno Mille:ma -nell’immaginario
planetario- quel che si è ipotizzato potesse accadere nel 2000 e dintorni è quel che gli umani
del Mondo Cristiano di allora si attendevano potesse accadere... in allora (in alcuni
stereotipi culturali o -forse- nella realtà).
*****
Il Cristoforo Colombo che ipotizza la scoperta del Paradiso Terrestre è in linea con questi
assunti concettuali: se Lui crede di averlo scoperto,o poterlo scoprire,e soprattutto se Lui si
muove per evangelizzare le Nuove Frontiere dell’Ecumene,è perchè ciò è scritto nella
Tradizione Cristiana Evangelica come Lui l’interpreta : vale a dire l’Annunzio del Millennio
Venturo e del Regno Escatologico.
Per chi scrive,è stata una scoperta stimolante che ha allargato i Suoi orizzonti culturali.
Cristoforo Colonbo:non soltanto Navigatore (capitolo 22) è il Vessillifero dei Tempi Nuovi
che avanzano ...restando però ben ancorato alla visione antica e medievale.
Una contraddizione?Forse solo apparente...
*****
Malachia (capitolo 20 ) e Nostradamus (capitolo 21) sono fatalmente presenti (verrebbe di
dire) perchè le loro profezie -vere o false,credibili o fantasiose - sono comunque immerse in
questo magma dal sapore antico ma non stantio:quello millenaristico ed apocalittico ( che
ha condizionato e tuttora condiziona milioni di uomini del Pianeta Terra).
*****
Quanto ai Profeti dell’Antico Testamento (capitoli 2,3,4,5 riferentisi a
Daniele,Isaia,Ezechiele ed Enoch Etiopico)-siano veramente esititi oppure no,abbiano
elaborato gli scritti loro attribuiti oppure no...-sono comunque Pietre miliari del Pensiero
Millenaristico e Profetico.
Senza di loro non sarebbero concepibili -verosimilmente- episodi,situazioni,elaborazioni
culturali ...dei tempi posteriori.
Potrebbe esistere -ad esempio- un Messia che non fosse stato annunziato ed atteso?
E Loro l’hanno fatto...(o almeno così sostengono taluni esegeti).
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*****
Questa Tesi ha la sua Genesi nel lontano 1995 : per due giorni, in presenza del Prof.Paolo
Aldo Rossi ed un pubblico attento di studenti, esposi gli stessi argomenti nella mitica Aula
A.(5)
Fu un’esperienza interessante e-almeno per me-indimenticabile.
Senza quella Tesina oggi non ci sarebbe questa Tesi.
*****
Qual’è l’Idea-Chiave?Il leif-motiv di questa Tesi?
Non ho difficoltà ad ammettere che si è andata precisando col tempo:da un quadro sfocato
sono passato,mese dopo mese,anno dopo anno...ad un quadro a tinte omogenee(se così può
dirsi).
L’Orizzonte Concettuale è andato defininendosi via via che mi inoltravo nella materia viva...
Passo dopo passo,ho compreso -quasi fosse una ovvietà,una cosa che nasceva da sé-che
occorreva circoscrivere,limare,rinserrare...individuare un denominatore comune...espurgando
la zavorra e separando il loglio dal buon grano.
Giorno dopo giorno,i confini si sono meglio precisati...e poi si sono imposti quasi per forza
endogena,per incoercibile necessità espositiva.
Quello che la Tesi è ora,è il prodotto ultimo di questo lavorio diuturno che ha visto momenti
intensi ed altri di inoperosità apparente:solo apparente perchè la mente lavorava anche
allora,ha lavorato sempre.
*****
La Tesi affronta -nella Sua forma definitiva- il Tema di talune Teorie Millenaristiche
relative alla Fine del Mondo ...ma di quali?
Tutte no,si è detto,ovviamente no...solo alcune tra quelle che -a torto o ragione- ho ritenuto
più significative nell’analisi dei Tempi Storici (e non -ribadisco- tutte le più significative per
ovvie ragioni di tempo...non basterebbe quello di più vite per esaminarle tutte!).
Ne ho scandagliato alcune tra quelle inscritte nell’alveo giudaico-cristiano,quelle che hanno
forgiato la Nostra Storia,la Nostra Cultura,il Nostro modo di vivere e pensare...
Quelle che ancora oggi influenzano il Nostro Modus Operandi e Cogitandi...
Quelle che fanno parte-anche quando non ce ne accorgiamo-della Nostra Weltanschauung.
Ed ho anche scoperto che il denominatore comune c’è:è un Libro che tutti conoscono...si
chiama Bibbia(sia pure variamente interpretata).
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Il lettore di questo mio lavoro potrà facilmente costatare che -in un modo o nell’altro-lì si va
a parare... Essa è citata...o sottintesa...
E’ come una presenza sottile ed onnipervasiva.
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Note a Nota Introduttiva
(1)Dizionario italiano ragionato,G.D’Anna-Sintesi,Firenze,1988.,p.1137.
(2)Vocabolario della Lingua Italiana,compilato da Nicola
Zingarelli,NovissimaEdizione,Bologna,1963,p.987.
(3)Enciclopedia Zanichelli,a cura di Edigeo,Bologna,1992,p.1169.
(4)Enciclopedia Garzanti di Filosofia,Milano,1981.,p.735.
(5) Parlai-ad esempio-della celebre quartina di Nostradamus relativa al 1999 (presente anche
nl capitolo ominimo di questa Tesi)sostenendo -con argomentazioni che si sono rivelate
plausibili (per fortuna) -che in quell’anno non sarebbe accaduto alcunchè di rilevante in
relazione alla Fine del Mondo.
Illustrai anche un interessante brano contenuto ne La Storia della Profezia di Forman :un
vecchio libro finito di stampare il 15 gennaio 1939-XVII (la data in questo caso ha la sua
importanza).Sotto il titolo Un periodo fortunoso,si diceva:”Astrologi e veggenti sono
d’accordo nel ritenere che il periodo che s’apre col 1940 sarà molto turbolento per tutto il
mondo.Secondo H.G.Wells scoppierà appunto nel 1940 una guerra europea,originata,in
sostanza o apparentemente,da un attentato commesso a Danzica contro un polacco.”. (4)
Questo Wells fece pensare più d’uno,se non ricordo male...in quell’aula.
6)Volfango Goethe,Il primo Faust,Bibl.,p.22.
(7)F.Shiller,La morte di Wallenstein.
(8) Canto XXVII.
(9)Leonardo Da Vinci,Aforismi,novelle e profezie,Bibl.,p.29
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Daniele
Ed ecco,con le nubi del cielo,
uno come figlio d’uomo stava venendo.
Egli avanzò sino all’Antico di giorni
e fu fatto avvicinare in sua presenza.
Gli furono dati dominio,
onore e regno,
tutti i popoli,nazioni e lingue
lo servivano.
Il suo dominio è un dominio eterno
che non passerà mai
e il suo regno è tale che non sarà distrutto.
Daniele (33)
*****
E avverrà alla fine dei giorni
che il monte della casa del Signore
s’ergerà sulla vetta dei monti,
s’eleverà al di sopra dei colli
e ad esso affluiranno i popoli.
Numerose nazioni vi accorreranno e diranno:
“Su,saliamo al monte del Signore,
alla casa del Dio di Giacobbe.
Egli c’insegnerà le sue vie
e noi cammineremo per i suoi sentieri”.
Poichè da Sion uscirà la legge
e la parola del Signore da Gerusalemme.
Michea (34)
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Di che si tratta? Della “sola Apocalisse completa della Bibbia ebraica”(1) scritta -una volta si
diceva- durante l’esilio babilonese(VI secolo a.C.).e considerata da taluni “il capolavoro
del’apocalittica dell’Antico Testamento” (1ter).
Oggi si è più prudenti e anche la Bibbia concordata,registrando che ha suscitato gran copia di
studi critici, prende atto che le conclusioni si aggirano tra due poli estremi:libro storico-
profetico redatto durante il predetto esilio oppure primo libro apocalittico risalente al 160
a.C. ca. (1bis)E “quest’ultima ipotesi -dice- è quella che va gradatamente imponendosi tra gli
studiosi moderni”,(2)ad es. Thompson, che la colloca senza meno intorno al 168 a.C.,durante
l’occupazione seleucide di Gerusalemme(3)oppure Heaton,attorno agli anni 167-164
a.C.(3bis) o Garofalo,”verso il II secolo a.C. (4 bis).
Il Libro di Daniele -oltre a contenere l’idea “rivoluzionaria”(4) della resurrezione dei morti
in un momento particolarmente delicato della storia ebraica-volge lo sguardo al venturo
Regno di Dio collocandolo,con qualche vaghezza,nel Tempo.
Daniele-chiunque sia lo scrittore che si cela dietro questo nome(4ter)- conquista la scena
biblica(e per taluni profetica) quale interprete di taluni sogni-o visioni- di Nabucodonosor, di
Suoi successori o di se stesso(4ter):lo si potrebbe chiamare -perciò- vate prevalentemente
onirico perchè tale è ad ogni effetto.
Alcune -tra queste visioni oniriche- sono assai note,e certamente pervase di un’aura di
grandiosità e mistero,forsanco di pathos.
La vicenda del primo sogno -assai popolare- merita di essere richiamata per sommi capi:va
anzitutto sottolineato che il Gran Re -turbato dalle Sue visioni notturne- chiama a consulto “i
maghi e gli indovini,gli incantatori e i Caldei” esigendo -a prova anticipata della loro
veridicità- non solo l’interpretazione del sogno...ma addirittura la descrizione anticipata dello
stesso -per loro parte- restando Egli silente.
Decisamente una richiesta fuori delle righe che però serve ad introdurre -per contrasto-
l’eccezionale figura di “Daniele”:timorato di Dio e da Lui derivante le Sue eccelse capacità
previsionali.
Come prevedibile,laddove i Sapienti convocati tacciono,Egli -con il conforto dei Suoi
compagni di sventura- parla e vaticina...ringraziando nell’Incipit dello svelamento -anzitutto-
il Suo Dio,il Dio di Israele.(5)
Orbene,il Gran Re ha sognato una statua molto grande e di splendore straordinario -che si
ergeva a Lui dinnanzi- ma “il suo aspetto era spaventevole”(6): testa d’oro puro,petto e
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braccia d’argento,ventre e cosce di bronzo,gambe di ferro,piedi (qui sta l’inghippo!)parte in
ferro e parte in argilla.
Ecco:una pietra colpisce i piedi,il tutto si frantuma e viene disperso dal vento...non però la
pietra che “divenne un gran monte che riempì tutta la terra”(7).
Nell’interpretazione di Daniele,la testa corrisponde al “re dei re” -vale a dire il Consultante-
(8) Cui Dio ha concesso il potere “sui figli dell’uomo,le bestie selvatiche,gli uccelli del
cielo,dovunque essi abitino”(9):e dopo di lui sarebbero venuti altri regni,inferiore quello
successivo,bronzeo il terzo,il quarto ferreo...e a quel punto il regno sarebe stato diviso in
analogia con i piedi della statua(parte in ferro e parte in creta).
L’exitus gloriosus di questi preliminari ,quasi una marcia di avvicinamento verso la
Prospettiva Salvifica e la Fine della Storia(che concidono nell’esame onirico)è -vorremmo
dire fatalmente o quasi- la nascita di un Regno suscitato dal “Dio del cielo”,che “non sarà
distrutto in eterno e la cui sovranità non passerà ad altro popolo”. (10)
Insomma,un Regno di Matrice Divina,che travalica i limiti dell’ordinario e del cronachistico
e diviene punto di riferimento per attese future.
Ancora una volta:oltre la Storia...forse.
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Tralascio di commentare il sogno della grande statua idolatrica, che solo serve ad esaltare
ulteriormente il Ruolo Centrale del “Dio degli dei” (11) ,che non abbandona i suoi devoti
“perché egli è buono,perché perpetua è la sua misericordia” (12) : brano suggestivo ma non
funzionale alla disamina in corso.
Analogamente,quello relativo alla pazzia di Nabucodonosor:didattico e glorificante la
potenza dell’ “Altissimo...il Re del cielo,le cui opere sono tutte verità e le cui vie
giustizia,perchè egli può umiliare quei che camminano altezzosamente” (13).
Sulla falsariga,anche la celebre scena della mano scrivente durante il convito di Baldassarre
che -secondo Daniele- annuncia il prossimo intervento divino a nocumento regale: “Dio.che
tiene in mano” (14) il destino del Re,porrà fine al Suo regno(che sarà diviso tra Medi e
Persiani) e alla Sua vita...presto! E “quella stessa notte il re caldeo Baldassarre fu
assassinato”(15) -informa il Nostro con presumibile intimo compiacimento.
Bypasso Daniele nella fossa dei leoni-altra glorificazione del “Dio vivente” che “sussiste in
eterno” (16)- e giungo alla visione delle quattro bestie scaturenti dal mare:la prima simile
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ad un leone,con ali d’aquila,la seconda ad un orso,la terza ad un leopardo e -infine- la quarta
“terribile,spaventevole,straordinariamente forte” (17)...con dieci corna.
Un piccolo corno spunta tra loro e -nel mentre- tre di queste vengono divelte:ed ecco apparire
sul cornino “occhi,simili agli occhi di un uomo e una bocca che pronunciava insolenze”
(18):il Nostro contempla un fiume di fuoco scorrente e sgorgante dinnanzi all’Antico di
giorni-attorniato dalla corte-,ed assiste all’apertura dei libri e all’uccisione dell’ultima
bestia(mentre alle altre vien tolto il potere ma concesso il prolungamento della vita sino ad un
dato tempo).
E qui entra in scena il “figlio d’uomo” cui viene conferito “dominio eterno che non passerà
mai...un regno che non sarà distrutto” (19).
Ed ecco l’interpretazione(in estrema sintesi): quattro re che sorgeranno dalla terra
corrispondono alle quattro bestie laddove i possessori del regno sono i santi
dell’Altissimo;dal quarto regno sorgeranno dieci re...e infine si giunge -presumibilmente- ad
Antioco Epifane,mai citato per nome ma allusivamente (20) che sarà punito per i Suoi
misfatti e “distrutto completamente” (21)
La visione del montone e del capro -che segue- si riferisce ad eventi storici sino al trionfo di
Alessandro il Macedone e alla quadripartizione statuale scaturente alla Sua morte:e Gabriele-
interprete della visione danielica- precisa che è rapportata ai tempi ultimi (22) ovvero
“s’avvererà di qui a molti giorni” (23).
Le settanta settimane ruotano essenzialmente su Gerusalemme e sono di scarsa
significanza per questa esegesi millenaristica, profetica o apocalittica che sia, laddove
l’angelo vestito di lino -interlocutore di Beltsaar (24) in quanto rivelatore del “libro della
verità”- (25) sembra più interessante per i fini postulati costì (26).
Discetta delle guerre tra Seleucidi e Tolomei e - quando giunge all’ “essere spregevole” (27)
(che è poi -probabilmente- la ragione prima dell’esistenza di questo Libro:la ragione
scatenante l’empito letterario del Nostro o dei Nostri) informa “che v’è ancora tempo per la
data stabilita” (28) ,ovvero il tempo della fine.
Nel Tempo Ultimo che segna la fine della storia terrena -com’è normalmente intesa- si
realizza il passaggio oltremondano,soteriologico ed ultrafanico ma -ancora una volta- con
notevole vaghezza ed indeterminatezza temporale: “...molti di quei che dormono nel paese
della polvere si risveglieranno,gli uni per la vita eterna,gli altri per l’obbrobrio,per
l’ignominia eterna,,,” (29) -e ciò è davvero interessante per qualsiasi ascoltatore-...ma se
chiedesse “quando?” otterrebbe risposte del tipo: “...per un tempo,dei tempi e metà di un
Tesi di Laurea in Storia a cura del Dott. Marco Belelli - “Teorie millenaristiche sulla fine dei tempi
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tempo” oppure “...tutte queste cose si adempiranno quando sarà del tutto dissolta la forza del
popolo santo” (30) Chiarissimo!
Non stupisce che Daniele oda le parole senza comprenderle e richieda ulteriori chiarimenti
che Gli vengono forniti-ancora una volta- cripticamente.
Le altre parti del Libro -Susanna e il giudizio di Daniele,Daniele e i sacerdoti di Bel,Daniele
e il dragone- sono finalizzate -in buona sostanza- alla glorificazione del “Dio di Daniele”
(31) senza nulla aggiungere -in chiarezza- al tema cronologico:.e ciò,naturalmente,se si
accetta l’ipotesi di una scrittura posteriore agli eventi...non lascia attoniti.
E allora,potremmo chiederCi:,dovè la quiddità? Se profetico non è,ma una simpatica
impostura letteraria,o un insieme di espedienti retorici finalizzati a tirar su il morale del
popolo ebraico in un difficile momento... dovrebbe essere valutare solo sotto il profilo
letterario?O può suggerire riflessioni d’altro genere?
Secondo Thompson, “il nocciolo della questione...è che Daniele mutuò dai Babilonesi l’idea
dei quattro regni successivi e li trasformò in imperi del male” (32): preliminari però -e
propedeutici,perchè no?- al Quinto Impero,il Regno di Dio in terra(quest’ultimo non
malvagio).
E un altro importante tassello di evoluzione culturale-religiosa è il superamento dello Sheol
verso nuovi lidi di vita eterna:potenzialmente aperti a tutti gli ebrei.
Certo non possiamo attenderCi indicazioni temporali sensate:sotto questo profilo è persino
peggio di Nostradamus!
Tesi di Laurea in Storia a cura del Dott. Marco Belelli - “Teorie millenaristiche sulla fine dei tempi
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Note a DANIELE
(1bis)La Bibbia Concordata -riflettendo sulla descrizione della fine di Antioco- suggerisce
l’ipotesi di una profezia scritta prima della morte del persecutore:il luogo di essa -osserva- è
espresso in modo velato ed enigmatico. Bibbia Concordata,bibl,p.397(nota).
(1 ter) Salvatore Garofalo, L’Apocalisse è per oggi,bibl.,p.30
.(3bis)Eric William Heaton,Bibl.,p.28. Heaton osserva altresì che il Libro di Daniele “è fuori
posto tra i profeti”,visto che le sue storie sarebbero state elaborate “in cerchie di scriba
leali”,in un’epoca difficoltosa per la comunità ebraica soggetta al dispotismo epifanico.
(4 bis) “La critica moderna-osserva Garofalo-attribuisce il libro a un autore vissuto verso il II
secolo a.C. col proposito di sostenere spiritualmente gli eroi dell’epopea dei Maccabei”.
(Op.cit.,p.30)
(4ter)Secondo Heaton (Op.cit.,p.163) “il libro è quasi certamente opera di almeno due
autori.Le storie dei capitoli 1-6 furono tratte da una letteratura più ampia sull’eroe Daniele e
probabilmente vanno datate a partire dal III secolo a.C.;le visioni dei capitoli 7-12 furono
scritte appositamente per la crisi del II secolo”.
(4ter)Ad esempio,interpretando la visione delle quattro bestie(Bibbia Concordata,op.cit.,p.
362.
(5)E presa la parola Daniele disse “Sia il nome di Dio
benedetto di eternità in eternità...
A te,Dio dei miei padri,
rendo lode e gloria
perchè mi hai dato saggezza e forza,
perchè ora mi hai svelato ciò che ti abbiamo chiesto,
cioè la richiesta del re,ci hai fatto conoscere”.
La Bibbia Concordata,op.cit.,p.362.
(6)Ibidem,p.363.
(7)Ididem.
(8)Ididem.
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14
(9)Ibidem.
(10)Ibidem,p.364.
(11)Ididem,p.371.
(12)Ibidem,p.371.
(13)Ibidem.p.376.
(14)Ibidem,p.378.
(15)Ibidem,p.379.
(16)Ibidem,p.381.
(17)Idibem.p.382
(18)Ibidem,p.383.
(19)Ibidem,pp.383-84.
(20) “Proferirà parole contro l’Altissimo,farà del male ai santi dell’Altissimo,penserà di
cambiare le feste e la legge...”. Ibidem,pp.384-85.
(21)Ibidem,p.385.
(22)”Comprendi,figlio d’uomo,la visione è per il tempo della fine...io ti rendo noto ciò che
avverrà alla fine dell’ira...”. Ibidem,p.387.
(23)Ibidem,p.388.
(24)Il capo degli eunuchi di Nabucodonosor pose a Daniele questo nome Ibidem,p.359.
(25)Ibidem,p.393.
(26)Egli infatti dice: “...sono venuto per farti comprendere ciò che avverrà al tuo popolo,alla
fine dei giorni,poiché è ancora una visione per quei giorni”. Ibidem,p.392.
(27)Antioco IV Epifane,sempre lui. Ibidem,p.395
(28)Ibidem,p.397.
(29)Ibidem,p.398,
(30)Ibidem,p.30.
(31)Ibidem,p.406.
(32)Thompson,bibl.,p.31.
(33)La Bibbia Concordata,Daniele,7,13-14.
(34)Ibidem,Michea,4,1-2.
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LE APOCALISSI DI ISAIA
I discepoli gli domandarono:”In quale giorno verrà il Regno?”.
Gesù disse:”Non verrà mentre lo si aspetta.Non diranno:”Ecco,è qui!” oppure “Ecco,è là”.
Bensì,il Regno del Padre è diffuso su tutta la terra,e gli uomini non lo vedono”. (8)
*****
Isaia è tradizionalmente nel gruppo dei cosiddetti profeti maggiori,con riferimento
all’estensione dei testi:gli altri essendo Geremia ed Ezechiele.La prima delle due
“Apocalissi” a Lui attribuita coincide col capitolo 24 del Suo libro,e in parte lo travalica;la
seconda col 34-35.
Amendue mancano di riferimenti cronologici ma abbondano di terrifiche descrizioni relative
alla Fine del Tempo:non però si scorge-in queste visioni profetiche-la Gerusalemme discesa
dal Cielo quanto -piuttosto- una più prosaica riconquista,a beneficio dei Giusti,del Sommo
Bene goduto nella realtà primigenia.
Finirà il mondo pagano, regnerà il Signore, e pochi saranno i salvati(1):questo,in nuce,il
racconto isaiano.
Per arrivare a tale esito,gli umani assisteranno ad eventi-castighi cosmici di tragica gravità:
”...s’apriranno le cateratte nell’alto,
tremeranno le fondamenta della terra:
con fracasso si frantumerà la terra,
in pezzi si spezzerà la terra,
d’un crollo crollerà la terra...”(2)
in un crescendo di desolazione,morte,punizioni certe cui niuno potrà scampare,tranne
ovviamente gli eletti.
In una parola,in quel giorno il Signore farà giustizia (3) ed offrirà agli eletti anche qualche
gratificazione corporale,sembrerebbe: (4)il che lascia pensare che la visione ultrafanica sia