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Abstract
The purpose of this thesis is to provide a detailed and comparative
analysis of the sitcom Camera Café, originally created in France
and later imported into numerous countries, also including Italy.
The idea of dealing with this subject comes from a personal
interest in the world of mass media and in comic programmes in
particular, because it is useful to observe how irony and the
concept of humour change from one language to another and from
one culture to another.
This thesis is organised as follows: at the beginning there is an
introduction of the genre of sitcom, followed by a comparison of
the structure of sketches and of characters, concluding with the
main part of the thesis, namely the comparative analysis of
linguistic and cultural aspects. It is thus possible to highlight a
close correspondence of the structure of the episodes and the
features of the characters, though there is a significant difference
between the French and the Italian format from the point of view
of language and culture, due to the different organisation of society
and the different mentalities of the two countries. This is the reason
why translation of sketches is even more difficult, which is why it
has been necessary to use adaptation technique in most cases in
order to make situations familiar to the target public.
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1. Presentazione del genere della “Situation
Comedy”
Il programma Camera Café viene comunemente attribuito al
genere della “situation comedy”, seppure con qualche sottile
distinguo.
La situation comedy, o più semplicemente sitcom, nasce nella metà
degli anni ‘90 negli USA come genere importato dalla radio e si
sviluppa poi con grande successo nella televisione (Mintz, 1985).
Fra le sitcom più conosciute trasmesse anche in Italia, ma create
negli Stati Uniti, si possono sicuramente citare La famiglia
Addams (1964) e Happy Days (1974). Il grande successo riportato
da questo nuovo genere televisivo, dimostrato anche dall’elevata
audience registrata nel corso degli anni, va ricondotto alla capacità
di proporre situazioni e personaggi caricaturali e stereotipati capaci
di far ridere e divertire e nei quali identificarsi: sono, quindi,
l’ironia e l’umorismo la chiave del trionfo delle sitcom, ma non
solo (Mintz, 1985:118). I protagonisti delle sitcom riescono,
infatti, a catturare l’attenzione del pubblico e ad ottenere persino il
suo affetto, poiché sono persone comuni in cui è facile identificarsi
e alcuni incarnano anche il tipico personaggio dell’umorismo
popolare. Sono personaggi che, per un tratto particolare del loro
carattere, risultano essere simpatici, socievoli e divertenti,
indipendentemente da un giudizio positivo o negativo su di essi.
Sono presenti, infatti, il codardo, la sfortunata, lo stravagante,
l’uomo tradito dalla moglie, il dongiovanni, ecc. Inoltre, i temi
trattati toccano il quotidiano e possono essere così ricondotti alla
vita di tutti i giorni dello spettatore. Ci sono scene dove si parla di
sesso, di lavoro, di problemi matrimoniali o semplicemente
sentimentali, della famiglia e così via.
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Si ritrovano anche situazioni ambivalenti, ambigue, superficiali e
addirittura sorprendenti, che colpiscono il pubblico e
contribuiscono a farne crescere l’interesse.
La caratteristica principale della situation comedy è la natura
ciclica di ciascun episodio: ogni puntata, infatti, si apre con una
situazione di normalità in cui si trovano uno o più personaggi. Tale
normalità viene, però, ben presto alterata da un cambiamento
subito da un singolo individuo o dall’intero gruppo e il resto
dell’episodio mostra come i personaggi cerchino di ristabilire
l’iniziale serenità fino a raggiungere un finale che non sempre può
essere considerato un “lieto fine”. Lo spettatore, di fronte a tale
situazione, non può far altro che ridere e divertirsi, contribuendo
così al successo di questo genere televisivo. Nonostante questo
“movimento” verso la risoluzione della difficoltà o del problema
incorsi durante l’episodio, si nota, tuttavia, una certa mancanza di
progressione dell’intera serie, in cui ciascuna puntata è considerata
come un’unità a sé, con una storia che non presenta nessun
collegamento con le altre puntate (Mintz, 1985:115).
Generalmente la sitcom è ambientata a casa o a lavoro, ovvero nei
luoghi di quotidianità per eccellenza. È in contesti come questi che
le vicende prendono forma nella loro struttura ciclica fatta di
imprevisti ma soprattutto di umorismo. La situation comedy,
infatti, è ricca di situazioni divertenti, di scherzi e di giochi che
provocano il riso del pubblico. Spesso si tratta proprio di giochi di
parole dove si intrecciano due diversi sistemi di significato, per cui
frasi e azioni vengono capovolte e combinate assieme. Questo
contribuisce a rendere il contesto o il personaggio comici e a creare
una sorta di “realistica finzione” (Woollacott, 1986:206).
Un altro aspetto tipico della sitcom è la durata di ciascun episodio,
che, trasmesso settimanalmente, non supera i trenta minuti.
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Anche questo è un aspetto per cui essa è molto amata dal pubblico:
la brevità delle puntate consente di presentare situazioni divertenti,
comiche e non impegnative che si concludono in poco tempo senza
annoiare lo spettatore con scene ripetitive o eccessivamente lente.
Questo grazie anche al ristretto numero di personaggi che si
ritrovano nei vari episodi. Essi, infatti, sono sempre gli stessi e si
ritrovano sempre nello stesso luogo. Anche se in alcune puntate si
possono avere personaggi occasionali, non appartenenti al cast
tradizionale, questi non influiscono sulle vicende di episodi futuri.
Ciò significa che tali personaggi restano confinati alla puntata in
cui compaiono senza ripercussioni su quelle successive.
Come già anticipato all’inizio, Camera Café non aderisce
completamente ai criteri di una comune situation comedy. Anche
se è possibile ritrovarvi personaggi comuni e divertenti che si
muovono in ambienti tipici della quotidianità (in tal caso
l’ambiente lavorativo), si riscontrano delle sostanziali differenze.
Prima fra tutte è la lunghezza dei singoli episodi, che in questo
contesto vengono più specificatamente chiamati sketch, i quali
hanno una durata massima di circa sette minuti, contro i trenta
delle tipiche sitcom, e vanno generalmente in onda tutti i giorni e
non una volta alla settimana.
In secondo luogo, le vicende non solo sono ambientate in uno
stesso luogo, ma si svolgono persino in una sola stanza, con
un’unica telecamera fissa sempre sullo stesso punto. Questo fa sì
che i personaggi vengano ripresi sempre nel medesimo luogo e
nella medesima attività (in questo caso mentre prendono il caffè
davanti alla macchinetta) e ciò che cambia sono la storia e i
protagonisti.
Per le restanti caratteristiche Camera Café rientra perfettamente
nel genere televisivo della sitcom, in quanto presenta personaggi
comici e scene divertenti, con situazioni che si modificano e
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si risolvono nell’arco di un solo episodio e con la continua
presenza dei medesimi sedici personaggi, affiancati solo raramente
da brevi comparse di altri attori.
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2. Presentazione della sitcom Camera Café in
Francia e in Italia
I. Storia e successo di Camera Café: Italia e
Francia a confronto
Camera Café nasce in Francia grazie all’idea di Bruno Solo, uno
dei protagonisti del format francese, il quale propone all’amico
nonché collega Yvan Le Belloc’h di creare un programma dove
tutto si svolge in un’azienda, davanti alla macchinetta del caffè, e
quest’ultimo si lascia convincere. I due si mettono al lavoro per
realizzare la struttura e l’organizzazione del programma, basato
sulla presenza di sette o otto personaggi fissi, con la saltuaria
partecipazione di alcuni attori occasionali. Essi riescono finalmente
a concretizzare il loro progetto nel 1995, ma all’epoca il
programma non è stato apprezzato a causa della brevità degli
sketch. Tuttavia, sei anni dopo, nel settembre 2001, il programma
ha potuto riscuotere il successo che merita ed è riuscito ad ottenere
l’affetto del pubblico che da allora è sempre più numeroso.
La formula su cui si fonda Camera Café è semplice e vincente:
riprendere gli impiegati di un’azienda al momento della loro pausa
davanti alla macchinetta del caffè, che costituisce la tappa
obbligatoria per ciascuno di essi. È proprio la macchinetta del caffè
la testimone di tutti i drammi e di tutte le gioie di questi impiegati,
che si ritrovano in situazioni ambigue e a volte persino fuori del
comune legate alla loro vita lavorativa ma anche, e più spesso, alla
loro vita privata. Essi parlano di politica, delle piccole
preoccupazioni quotidiane che vanno dalla famiglia, all’amore, al
lavoro, ai pettegolezzi dell’azienda e finiscono così con l’incarnare
gli stereotipi propri di un’azienda, che fanno tanto divertire lo
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spettatore.
In Francia gli autori sono Alain Kappauf, Bruno Solo, che ne è
stato il primo ideatore, e Yvan Le Belloc’h. Il programma è
prodotto e distribuito da M6 Edition e Calt Productions e trasmesso
sul canale M6, dove nel gennaio 2003 andava in onda dal lunedì al
venerdì alle 19:45 e alle 20:40 e il sabato alle 18:30, mentre
durante l’estate dal lunedì al venerdì alle 19:05 e il sabato alle
22:15. Camera Café è stato presente sugli schermi francesi fino
all’inizio del 2005, ma attualmente i protagonisti della sitcom
hanno chiuso i battenti della loro azienda. È possibile, tuttavia,
ritrovarli in molti altri format: dal marzo 2002 in Francia sono in
vendita migliaia di copie di videocassette e DVD contenenti sketch
esilaranti e anche una raccolta dei migliori episodi chiamata La
Crème de Caméra Café. Inoltre, sono in commercio un libro
intitolato Le Guide du bonheur en entreprise, un cartone animato e
persino un disco che riunisce giovani talenti musicali. Nel 2004
Yvan Le Belloc’h e Bruno Solo hanno realizzato anche un film
tratto dai personaggi da loro interpretati nella sitcom, uscito nelle
sale francesi all’inizio del 2005 e intitolato Éspace détente. Dal
2002 il programma è stato importato e tradotto in ventitre paesi
stranieri, che ne hanno mantenuto lo stile e l’ambientazione, pur
sostituendo gli attori con interpreti locali. Tra questi paesi si
possono elencare: l’Australia, il Belgio fiammingo, il Belgio
francofono, l’Irlanda, l’ex Jugoslavia, il Lussemburgo, il
Madagascar, il Québec, la Spagna, la Svizzera, l’Ucraina e
naturalmente l’Italia. Nella pagina seguente viene riportata la
mappa di Camera Café nel mondo, con i Paesi sopra citati, tratta
dal sito www.m6.fr/html/emissions/cameracafe/monde.shtml.
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Tutte le curiosità e le informazioni su questa serie televisiva si
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Le informazioni fornite finora a proposito di Caméra Café in Francia sono tratte dagli
articoli di giornale presenti nel sito ufficiale www.m6.fr/html/emissions/cameracafe/.
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possono trovare anche sul sito ufficiale
www.m6.fr/html/emissions/cameracafe/.
Figura 1 Camera Café nel mondo
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In Italia Camera Café ha avuto inizio il 6 ottobre 2003, partendo,
come già anticipato, dall’idea del format francese. Il programma è
stato importato da Magnolia ed è realizzato con la struttura sitcom
Mediaset. Il regista è Christophe Sanchez, che ne è anche
produttore, e al suo fianco ci sono sette autori impegnati
nell’adattamento degli sketch francesi e nella creazione di nuovi di
stampo tutto italiano. Originariamente, infatti, l’80% degli sketch
mandati in onda erano traduzioni dei testi francesi,
opportunamente riadattati, mentre per il restante 20% si trattava di
produzione inedita italiana. Da quest’anno, invece, le percentuali si
sono ribaltate.
Nell’inverno 2005 Camera Café è andato in onda su Italia1 il
lunedì in prima serata alle 21:00 e dal martedì al venerdì alle
19:00, mentre alle 20:00 c’era l’appuntamento con Camera Café
Story, ovvero uno degli sketch degli anni passati solitamente scelto
dal pubblico a casa. Per l’estate, tuttavia, la sitcom viene trasmessa
ogni sabato dalle 19:00 alle 20:00.
Per il momento non esistono ancora le versioni in videocassetta e
in DVD che invece ci sono già in Francia, ma gli autori assicurano
che saranno presto disponibili. Inoltre anche in Italia il programma
ha un suo sito ufficiale, www.cameracafe.it, che è identico a quello
francese, debitamente tradotto, con la stessa grafica e la stessa
organizzazione. Persino nelle descrizioni dei personaggi nelle due
lingue si riscontra, in alcune parti, un perfetto parallelismo.
Soltanto i link sono distribuiti in modo diverso e non hanno una
vera e propria corrispondenza, poiché alcuni sono presenti soltanto
in un sito ma non nell’altro e viceversa. Nei siti è possibile
conoscere la vita degli attori e le caratteristiche dei personaggi da
essi interpretati, vederne le foto e i video, scaricare sfondi per il