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parte ancora da costruire, che passa appunto dalla strada dello sviluppo
sostenibile.
Alla base della società moderna troviamo il sistema energetico, che costituisce le
fondamenta stesse della cultura delle tecnologie. È la precondizione di una
civiltà per come la intendiamo oggi. Anche se le altre massime strutture fossero
perfette, senza un apparato energetico adeguato si dovrebbe spendere la
maggior parte del tempo per soddisfare i bisogni primari di sussistenza; quindi
il tempo per lo sport, la scienza, la cultura, i viaggi ecc. (attività che richiedono
ulteriore energia) sarebbe limitato per quasi tutti.
L’attuale organizzazione energetica permette ad un quarto della popolazione
mondiale di vivere in una società dove le opportunità di avere comodità e
tempo libero sono diffuse
[4]
. Tuttavia, essendo basato su fonti esauribili, non
può essere esteso ai rimanenti tre quarti della popolazione mondiale se non a
caro prezzo per i primi.
Le risorse energetiche sono tali in funzione della tecnologia disponibile. In altri
termini, esse non hanno alcun significato economico fino a che non viene
inventata una tecnologia che le sfrutti. Possiamo così dire che per risorse
energetiche s’intendono i prodotti dell’ambiente fisico tecnicamente utilizzabili
per la messa in atto dei processi di trasformazione e di sviluppo. Tali prodotti
assumono valore di risorsa grazie all’innovazione tecnologica ed allo sviluppo
scientifico, che creano le possibilità e le opportunità del loro utilizzo. Pertanto
esse possono essere definite anche come fenomeni che dipendono in larga
misura dalle situazioni economiche, politiche e culturali di un determinato tipo
di società. Ne consegue che il valore di ogni risorsa varia sia nel tempo che nello
spazio. Un esempio nel tempo è costituito dal mondo antico ed il petrolio,
mentre un modello nello spazio è rappresentato dalla foresta amazzonica per il
contadino brasiliano e per gli abitanti dei paesi industrializzati.
Abbiamo appena considerato due tipi di risorse energetiche, ossia due prodotti
naturali che forniscono energia. Ma che cos’è l’energia? L’energia è la capacità
4
AA.VV., Interazione del sistema energetico con altri massimi sistemi, in Energia & Sistema, pagina
web http://www.energoclub.it/punto_e_.htm.
INTRODUZIONE 11
di un corpo o di un sistema di compiere un lavoro
[5]
: definizione classica e
scientificamente ineccepibile che forse, però, non rende a sufficienza il senso e la
portata di uno dei concetti cardine della vita moderna. Non che l’energia sia
una “scoperta” dell’uomo d’oggi, come il motore a scoppio o la lavatrice; infatti,
era energia anche quella impiegata dai nostri antenati per far luce con le
candele o coi lumini ad olio, per tirare un carretto o per riscaldarsi davanti ad
un camino. L’energia, del resto, non è nata con l’uomo, ma con l’universo. Essa
è intrinseca alla natura, in una cascata d’acqua che scroscia come nel calore del
Sole. Rispetto agli uomini primitivi (ma anche a quelli dell’800) abbiamo, però,
un ulteriore vantaggio, un’altra verità acquisita con l’esperienza di tutti i giorni
e divenuta basilare perfino sui libri di scuola, ovvero che l’energia non si crea
né si distrugge, ma si trasforma soltanto. Ce ne accorgiamo vedendo che
l’energia elettrica della presa di corrente permette il funzionamento sia del
frullatore, sia dello scaldabagno, sia della lampadina, ossia si trasforma in
energia meccanica, termica e luminosa.
Tornando per un attimo ad occuparci dei primi uomini che vissero sul nostro
pianeta, possiamo constatare che, col loro progressivo allontanamento dallo
stato primitivo della mera sopravvivenza, questi presero a coltivare i campi, a
costruirsi la casa, a percorrere lunghe distanze per terra e per mare. L’energia
che impiegavano per compiere tali attività era la forza fisica: i “muscoli” erano,
allora, la fonte energetica per eccellenza, come lo è il petrolio ai giorni nostri.
Pertanto, per analogia, le guerre che si combattevano per il possesso degli
schiavi nell’Antica Roma possono essere paragonate alla corsa che si svolge
oggi per l’accaparramento del petrolio
[6]
.
Con il progredire della civiltà, però, il “lavoro” dell’uomo è diventato sempre
più complesso; le esigenze si sono moltiplicate ed il bisogno di energia per
soddisfarle è diventato uno dei problemi centrali dell’umanità. Oggi non esiste
attività organizzata dal genere umano per la quale non esista la necessità di
5
AA.VV., Il risparmio energetico, in Inquinamento: i consumi energetici, pagina web http://www.
miw.it/Risparmioenergetico.htm.
6
A. MARESCOTTI, La guerra del petrolio, “Mosaico di pace”, Giugno 2004, pagina web http://
italy.peacelink.org/mosaico/articles/art_5643.html.
12 INTRODUZIONE
produrre energia e gran parte di questo fabbisogno è soddisfatto dall’energia
generata dalla combustione delle fonti fossili: carbone, petrolio, gas naturale
(metano). Tutte fonti non rinnovabili, derivate da materiale organico
accumulatosi nei terreni attraverso millenni e destinate prima o poi ad esaurirsi.
La consapevolezza che il petrolio e gli altri combustibili fossili siano risorse
limitate, da utilizzare con parsimonia, è un’acquisizione recente dell’umanità.
La velocità con cui i processi geologici producono queste fonti è infinitamente
minore di quella con cui le civiltà le utilizzano. Ma sebbene negli ultimi anni,
soprattutto per il timore dei paesi industrializzati di dipendere eccessivamente
dagli approvvigionamenti petroliferi provenienti dal mondo arabo, si sia
compiuto qualche timido passo sulla via del risparmio energetico, molto rimane
ancora da attuare, soprattutto per il fatto che è tuttora enorme lo squilibrio tra i
consumi di energia del Nord e del Sud del mondo. Difatti, un quarto della
popolazione mondiale (i cosiddetti paesi industrializzati) esaurisce circa i tre
quarti dell’energia prodotta sul pianeta e l’Italia, da sola, consuma più di tutta
l’Africa
[7]
. Il fabbisogno energetico dei paesi “poveri” è inevitabilmente destina-
to a crescere ed ai popoli “ricchi” non rimane che la scelta di consumare meno
energia.
Il risparmio di energia dunque, o meglio il suo uso razionale, è la sola scelta
sensata anche, e soprattutto, per i molti rischi che la sua produzione, specie
quella ottenuta dalla combustione delle fonti fossili, comporta per l’ambiente e
la salute. La combustione del carbone, del petrolio e del gas naturale ha l’effetto
di liberare calore e di far aumentare la concentrazione di anidride carbonica
nell’aria. Questo meccanismo contribuisce ad alimentare il fenomeno
dell’effetto serra, che rischia di provocare sconvolgimenti climatici ed alterare
gli equilibri ambientali su cui si regge la vita sul nostro pianeta. Un’altra grave
conseguenza dei processi di combustione delle fonti fossili è la dispersione non
controllata di polveri varie e soprattutto di ossidi di carbonio, di azoto e di
zolfo, responsabili dell’inquinamento atmosferico e delle piogge acide. Le
sorgenti di tale inquinamento sono le più varie e vanno dalle centrali
7
AA.VV., Il risparmio energetico, in Inquinamento: i consumi cit..
INTRODUZIONE 13
termoelettriche alle caldaie per il riscaldamento domestico, dai gas di scarico
degli autoveicoli alle raffinerie di petrolio, dagli inceneritori di rifiuti urbani
agli altiforni delle industrie metallurgiche. I suoi effetti colpiscono, oltre alla
salute dell’uomo, l’ambiente naturale e quello artificiale: atmosfera, mari, laghi
e fiumi, falde acquifere, boschi e foreste, colture agricole e monumenti. Per
quanto riguarda la relazione tra inquinamento e salute, è sufficiente pensare che
l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha rilevato che l’inquinamento
da traffico in Europa è correlato alla morte prematura di circa 80.000 persone.
Molti studi recenti poi indicano che i bambini che vivono in prossimità di strade
densamente trafficate corrono un rischio doppio di manifestare sintomi da
patologie respiratorie rispetto a quelli che vivono vicini a strade in cui il traffico
è meno intenso.
[8]
Per alcuni anni si è creduto che l’energia nucleare potesse
rappresentare un’alternativa valida ai combustibili fossili, ma tanti ed insoluti
problemi legati al funzionamento delle centrali elettronucleari (presenza di
scorie radioattive, rischi di incidenti gravi e dalle conseguenze potenzialmente
catastrofiche, possibilità che la tecnologia nucleare venga utilizzata per
costruire armi atomiche) e poi il disastro di Chernobyl hanno spinto molti Paesi,
e l’Italia per prima, ad abbandonare l’avventura del nucleare. Del resto,
scorciatoie per arrivare ad un uso razionale dell’energia non ne esistono. Le
uniche vie percorribili sono quelle del risparmio energetico e dello sviluppo
delle fonti non inquinanti, che sono poi quelle rinnovabili: dal solare al
geotermico, dall’idraulico alla biomassa, dall’eolico all’energia che sfrutta le
maree, il moto ondoso, le correnti ed il gradiente termico del mare.
Lo studio si articolerà su quattro aspetti principali:
1) Inizialmente verrà affrontata la tematica del risparmio energetico, in modo
da dipingere un quadro sulle problematiche legate al conflitto esistente tra
l’attuale sistema energetico e l’idea di sviluppo sostenibile, anche dal punto
di vista del perseguimento dell’obiettivo di non impoverire di risorse le
generazioni future, attraverso la tutela dell’ambiente.
2) Successivamente saranno analizzate, in maniera specifica, le caratteristiche
8
Ibid.
14 INTRODUZIONE
delle varie fonti energetiche rinnovabili, mettendo in luce pregi e difetti di
ciascuna di esse e provando, inoltre, ad individuare quale possa essere la
più conveniente in base allo sviluppo tecnologico, alla ricerca scientifica ed
alla programmazione ed attivazione da parte degli enti interessati (stato,
regioni, ecc.).
3) In terzo luogo sarà volta l’attenzione verso le misure adottate nel nostro
territorio (regione Toscana e provincia di Siena) nella direzione del
risparmio energetico e dello sfruttamento delle sorgenti di energia pulite.
4) Infine, verranno presentate due esperienze applicative programmate in un
comune della provincia di Siena, Castelnuovo Berardenga, di cui una è allo
stato finale di realizzazione (complesso educativo polivalente di Pianella) e
l’altra è di prossima effettuazione (piazza Marconi).