Nel secondo capitolo vengono approfondite le attività organizzate e
svolte dall’Associazione, con particolare attenzione all’attività di
comunicazione interna, attraverso la quale si mantengono le
relazioni con gli associati e si concretizzano tutte le altre attività.
Il terzo capitolo è dedicato all’analisi degli strumenti di
comunicazione utilizzati ed il quarto al complesso sistema di
relazioni, che caratterizza quest’Associazione. In particolare, per
analizzarle, ho utilizzato la metafora della rete ed i concetti di
capitale sociale e fiducia, che sono alla base delle relazioni
interpersonali.
Il materiale per la realizzazione di questa prima parte è stato
raccolto da luglio a novembre 2004.
La proposta di una campagna di comunicazione sociale nasce
dall’attenta osservazione dell’Associazione e del suo modo di
comunicare. Per realizzarla ho cercato di individuare degli
strumenti e degli spazi non ancora utilizzati dall’Associazione
Italiana Sindrome X-Fragile. Questa campagna non ha la pretesa
di risolvere completamente il problema di disinformazione sulla
Fraxa, ma si propone di contribuire al miglioramento di questa
situazione.
4
5
PRIMA PARTE
Capitolo 1: L’associazione.
La Sindrome X-Fragile è una malattia rara e, in quanto tale,
poco conosciuta, sia tra la gente che a livello medico. Le persone
che, però, sono a contatto con essa non sono poche. Sarebbe
importante che non si sentissero neanche sole.
L’Associazione Italiana Sindrome X-Fragile riunisce le famiglie di
bambini affetti, fornendo loro informazioni sulla Sindrome e sul
modo di affrontarla ed opportunità aggregative. Finanzia, inoltre,
la ricerca e sviluppa progetti informativi.
Poiché sarebbe impossibile parlare dell’Associazione senza
spiegare la malattia, in questo capitolo verranno prima descritte le
caratteristiche della malattia e il modo in cui si trasmette; in
seguito saranno analizzati gli obiettivi e la struttura
dell’Associazione, con particolare attenzione alla suddivisione in
sezioni regionali e alle differenze presenti nelle stesse.
6
1.1. Brevi cenni sulla malattia.
La Sindrome X-Fragile, conosciuta anche col nome di Fraxa
o Sindrome di Martin-Bell
1
, è la forma più comune di ritardo
mentale dopo la Sindrome di Down e la più frequente tra quelle
ereditarie
2
. Si stima che colpisca un maschio su 4000 e una
femmina su 6000
3
.
La malattia è dovuta a una mutazione genetica sul cromosoma X,
causata da un’espansione anomala della tripletta CGG, presente
nel gene FMR1, che porta alla mancata produzione della proteina
FMRP. Se normalmente questa tripletta si ripete con una
frequenza che varia da 5 a 55 volte, nelle persone affette da Fraxa
il numero di ripetizioni è superiore a 200. Se il numero di triplette
ripetute è compreso tra 56 e 200 la mutazione non è completa e la
proteina FMRP viene comunque prodotta. Si parla, quindi, di
premutazione, cioè la malattia non si manifesta
4
, ma tale
premutazione tenderà ad espandersi ulteriormente nelle
generazioni successive. Tale espansione porterà alla mutazione
1
La malattia viene anche chiamata Fragile-X Sindrome, ma in quest’elaborato verrà
indicata con i termini Sindrome X-Fragile o Fraxa.
2
Informazioni tratte da www.telethon.it/informagene/dettaglio_malattia.asp?=44 ,
“Conoscere e gestire la Sindrome dell’X-Fragile” pubblicazione a cura dell’Associazione
Italiana Sindrome X-Fragile Onlus (vedi capitolo 3§3.1) e il cd Rom a cura
dell’Associazione Italiana Sindrome X-Fragile (vedi capitolo. 3 §3.2).
3
Sembra che negli Usa la Fraxa colpisca un maschio su 1250 e una femmina su 2500
eterozigoti. In realtà non ci sono dati certi per quanto riguarda l’Italia, perché molto
spesso la Sindrome è sottodiagnosticata, soprattutto tra le femmine, che, come
vedremo, ne sono colpite in maniera meno grave.
4
Recenti studi hanno dimostrato che la condizione di portatore sano possa portare a
menopausa precoce nelle donne (POF) e una forma di tremore ed atassia (FXTAS) negli
uomini oltre i 50 anni (dall’intervento del Prof. Rob Willemsen dell’Università Erasmus
di Rotterdam al convegno di Milano, organizzato dall’Associazione Italiana Sindrome
X-Fragile il 27 novembre 2004).
7
completa, e quindi alla mancata produzione della proteina FMRP,
con conseguente manifestarsi della Sindrome.
Questo complesso meccanismo è schematizzato in figura 1.
Gene FMR1 (tripletta CGG ripetuta da 5 a 55 volte)
Proteina FMRP prodotta = gene normale
Gene FMR1 (tripletta CGG ripetuta da 56 a 200 volte)
Proteina FMRP prodta =permutazione
Gene FMR1 (tripletta ripetuta più di 200 volte)
Proteina FMRP non prodotta = mutazione completa
Legenda:
= = tripletta CGG
Fig. 1: Espansione della tripletta CGG.
Sembra che un maschio su 1000 e una femmina su 2500 sia
portatore del gene della Sindrome X-Fragile. Poiché le femmine
hanno due copie del cromosoma X, la malattia colpisce in misura
maggiore i maschi e si manifesta tra questi in maniera più
evidente. Le donne sono più frequentemente portatrici sane e le
principali responsabili della trasmissione della malattia.
In figura 2 notiamo come una donna portatrice sana, che si
accoppi con un uomo sano, abbia il 50% di possibilità di generare
8
un figlio maschio affetto dalla Sindrome e il 50% di possibilità di
generare una femmina, in cui vi è stata una mutazione completa,
e che quindi manifesti i sintomi della Fraxa. Quando la mutazione
è trasmessa dalla madre, avrà la tendenza ad espandersi,
moltiplicando il numero di volte in cui è ripetuta la tripletta CGG.
Se la mutazione è, invece, trasmessa dal padre, sarà più stabile,
cioè, non si espanderà ulteriormente e verrà trasmessa
unicamente alle figlie, che diventeranno portatrici sane.
Fig. 2
5
: La trasmissione della malattia.
Gli individui affetti dalla Sindrome X-Fragile possono avere
caratteristiche comuni, tra le quali le più frequenti sono: viso
stretto e allungato, fronte e mandibola prominenti, orecchie larghe
e sporgenti, testicoli grandi nei maschi, piedi piatti,
iperestensibilità delle giunture, prolasso della valvola mitrale,
scarso tono muscolare, scarso senso dell’equilibrio, possono
inoltre essere soggetti a frequenti otiti. A livello comportamentale
possono manifestare iperattività, impulsività e difficoltà
5
Immagini tratte dal cd Rom “La Sindrome X-Fragile una malattia da conoscere”, a
cura dell’Associazione Italiana Sindrome X-Fragile.
9
all’attenzione, disagio a sostenere il contatto visivo, ad essere
toccati e disturbi nel linguaggio.
Questa sindrome rientra nell’elenco delle 5000 malattie rare,
stilato dal Ministero della Sanità il 25 novembre 1998 ed, in base
al Decreto Ministeriale 279 del 2001, chi è affetto dalla Sindrome
X-Fragile è esentato dal pagamento delle prestazioni sanitarie
necessarie per accertarne diagnosi e trattamenti.
Per la Fraxa non esiste una cura, ma attraverso adeguati stimoli e
programmi mirati è possibile migliorare la qualità della vita dei
ragazzi affetti e delle loro famiglie. Diagnosticare la Sindrome nei
primi anni di vita consente l’immediato inserimento dei ragazzi
affetti in progetti ad hoc, con conseguente miglioramento delle loro
capacità di apprendimento e di socializzazione.
Ed è proprio per quel che riguarda questi progetti, che l’azione
dell’Associazione Italiana Sindrome X-Fragile, congiunta a quella
familiare, a quella della scuola e della società nella quale i ragazzi
sono inseriti, può giocare un ruolo fondamentale.
1.2. La struttura dell’associazione.
L’Associazione Italiana Sindrome X-Fragile è un’associazione
fondata nel 1993 da un gruppo di genitori di bambini affetti dalla
Sindrome.
E’ composta dai soci , che possono essere ordinari, sostenitori e
benemeriti.
I soci ordinari sono persone che hanno versato la quota
associativa e molto spesso sono anche genitori o tutori di ragazzi
affetti; i soci sostenitori sono persone che supportano
l’Associazione, versando annualmente la quota associativa; mentre
10
i soci benemeriti sono coloro che hanno svolto “particolari servigi
alla vita dell’Associazione”
6
.
Al momento l’Associazione Italiana Sindrome X Fragile può
contare 600 associati, appartenenti a circa 200 famiglie
7
. La
frequenza media annuale di rinnovo dell’iscrizione, però, è di circa
200 iscritti.
Gli organi dell’associazione sono l’Assemblea generale degli
associati, il Consiglio direttivo nazionale, il Presidente, il Collegio
dei probiviri ed il Collegio dei revisori dei conti.
L’Assemblea generale degli associati è il più importante organo
dell’associazione, poiché è composto dall’insieme dei soci in regola
con il pagamento della quota associativa ed ha il compito di
eleggere il Comitato direttivo nazionale (all’interno del quale verrà
poi nominato il Presidente), il Collegio dei probiviri ed il Collegio
dei revisori dei conti. Deve, inoltre, approvare il programma delle
attività annuali e decidere in merito all’accettazione di eventuali
eredità.
Il Consiglio direttivo nazionale è composta da tre a sette membri,
eletti dall’Assemblea tra gli associati (al momento cinque persone
fanno parte del direttivo). Questi prestano servizio gratuitamente e
restano in carica tre anni. Tra le competenze del Consiglio
direttivo nazionale ci sono l’elezione del Presidente e del
Segretario, nonché di un vice Presidente, qualora la sua presenza
sia ritenuta opportuna, predisporre il bilancio consuntivo e
6
Tratto dall’art. 3 dello statuto dell’Associazione Italiana Sindrome X-Fragile,
disponibile sul cd Rom “La Sindrome X-Fragile una malattia da conoscere” (vedi
capitolo 3 §3.2).
7
Ciò accade perché molto spesso non si associa solo una persona per nucleo familiare,
ad esempio la madre o il padre, ma anche altri parenti o amici di famiglie in cui c’è un
bimbo affetto.
11
preventivo da sottoporre all’Assemblea e nominare i propri
rappresentanti in Enti e Organismi che operino in settori affini
all’Associazione Italiana Sindrome X-Fragile.
Il Presidente rappresenta legalmente l’associazione e ha l’obbligo di
convocare almeno due volte all’anno il Consiglio direttivo
nazionale, nonché l’Assemblea generale degli associati ogni qual
volta sia necessario.
Il Collegio dei probiviri è composto da cinque persone, di cui due
nominabili anche tra i non soci, ed ha il compito di esaminare le
controversie tra gli associati.
Il Collegio dei revisori è composto da tre persone, che possono
anche essere esterne agli associati, ed ha il controllo sulla
contabilità e la gestione patrimoniale dell’associazione.
Entrambi i collegi eleggono al loro interno un presidente. La loro
carica dura tre anni, ma possono essere rieletti.
In figura 3 viene raffigurata la struttura dell’Associazione Italiana
Sindrome X-Fragile.
12