- 2 -
professavano un certo “mestiere”, dovevano attenersi a specifiche regole
interne.
Con la fine dell’Impero medioevale e l’inizio del periodo in cui si
affermò la struttura degli Stati sovrani, la società civile perde autonomia
e potere decisionale. Il sovrano diventa legislatore assoluto e non si sente
più legato al rispetto delle leggi tradizionali delle società minori e, a
partire da questo periodo, il significato del termine società civile sembra
quasi invertirsi, in quanto non si iscrive più nella nozione di Stato, ma
designa una dimensione che ad esso si oppone. Dopo decenni di dispute
in cui la società civile aveva rivendicato la sua partecipazione attiva alle
decisioni politiche, nel 1680, in Inghilterra si affermò il
costituzionalismo che, tramite la house of commons, manifestò il
coinvolgimento attivo del cittadino alle procedure normative con
l’introduzione nel Parlamento di membri eletti dal popolo. Ma il
costituzionalismo era ancora imperfetto e legato alla tradizione, in
quanto mancavano norme scritte che regolavano i rapporti fra regnanti e
cittadini. Con la nascita degli Stati Uniti d’America e la stesura di una
costituzione che conteneva regole scritte, non più legate esclusivamente
alla tradizione, il costituzionalismo diviene completo.
Altrimenti, il concetto di società civile, nella sua concezione attuale,
comparve intorno al 1750 quando il pensiero liberale della borghesia in
ascesa incominciò a vedere la società civile come uno spazio autonomo
rispetto alla sfera pubblica, associando ad essa tutto ciò che era mercato
e vita privata. In questo periodo la separazione tra “vita civile” e “vita
politica” diventa separazione fra Stato e Società, dove quest’ultima
appare come una comunità di individui la cui esistenza non coincide
necessariamente nell’essere cittadini di uno Stato. La società civile era
essenziale per salvaguardare sia gli interessi economici, sia i diritti
- 3 -
politici e le sue associazioni e attività rappresentavano un riparo per i
cittadini
2
.
Il filosofo tedesco G. W. F. Hegel, in “Lineamenti della filosofia del
diritto” (1821), interpretava il concetto di società civile come
espressione delle differenze di classe prendendo atto dei più significativi
cambiamenti politici del suo tempo: l’affermazione della proprietà
privata, la crescita della borghesia e la libera concorrenza nei mercati.
Il pensiero liberale e quello socialista, intorno al XIX secolo,
consideravano la società civile in modo differente, per cui il liberalismo
la contemplava come il luogo della libertà individuale e
dell’associazione contrattuale, mentre il socialismo la interpretava come
espressione dei rapporti di potere.
A partire dalla fine del XIX secolo, con l’emergere in Europa di diritti
sociali, si cercò di dare delle nuove basi al moderno concetto di società
civile, cercando una mediazione fra la versione liberale e quella
socialista. E’ in questa prospettiva che la società civile viene riconosciuta
come un insieme di istituzioni più o meno formalizzate che stanno alla
base di una sfera sociale autonoma, sia nei confronti dello Stato che nei
confronti della vita familiare e domestica. Tali istituzioni potevano avere
funzioni di natura economica, religiosa, sociale o culturale e formavano
lo struttura della società civile, non situandosi però, pur essendo
indipendenti, al di fuori della sfera giuridica statale. La società civile era
quindi strutturata secondo i principi del rispetto della vita privata, della
libertà d’opinione e della libertà di associazione, era il luogo di
formazione della volontà collettiva e svolgeva l’importante compito di
2
Martha Finnemore, La società civile globale, in Manuale di relazioni Internazionali, a cura di G.J.
Ikenberry e V.E. Parsi, Editori Laterza, Bari, 2001, pag. 261.
- 4 -
“intermediario” tra individuo e Stato
3
. Oggi, questo concetto di società
civile è ampiamente utilizzato, anche se le trasformazioni delle società
europee hanno generato negli ultimi anni un dibattito internazionale sulla
sua nozione. La società civile è attualmente vista come il carattere
determinante di ogni democrazia, e può essere considerata come la spinta
necessaria verso i cambiamenti politici interni allo Stato. Alcuni tra i più
sostanziali cambiamenti nella storia mondiale sono stati il risultato del
lavoro della società civile, quindi considerata come attore principale
dell’innovazione. La Riforma, l’Illuminismo e la Rivoluzione industriale
non furono, per la maggior parte, opera degli Stati, ma, piuttosto, furono
il risultato dell’azione di leader religiosi, intellettuali, imprenditori e
scienziati che lavoravano dentro e tra gli Stati per portare avanti il
cambiamento. Negli anni Ottanta del XX secolo, la società civile ha
manifestato il suo potere di cambiamento politico e la sua forza di
opposizione allo Stato aiutando numerosi Paesi in difficoltà. Ad
esempio, associazioni non statali ebbero il merito di porre fine alle
dittature in America Latina, movimenti per la tutela dei diritti umani
denunciarono abusi militari in Argentina, contribuendo alla caduta del
Governo, e soggetti non statali aiutarono l’Unione Sovietica a
contrastare il comunismo. La forza di queste società civili fu quella di
non operare solo a livello nazionale ma di lavorare insieme ad altre
società civili in altri Paesi, muovendosi a cavallo dei confini nazionali, e
dando un senso alla nozione di società civile globale
4
.
Va sottolineato che Stati e Società civile non sempre possono essere
considerati come opposti, in quanto i lavoratori che ricoprono incarichi
3
Parere del Comitato economico e sociale in merito a “Il ruolo e il contributo della società civile…”,
op. cit., pag. 31.
4
Martha Finnemore, La società civile globale, op. cit., pp. 261-262 e 270.
- 5 -
pubblici, condividendo alcuni valori della società civile, ne sono
influenzati. All’interno dello Stato sono sempre presenti simpatizzanti
che supportano le cause della società civile e, a tal proposito, si pensi ai
movimenti per la tutela dei diritti femminili che, anche grazie al sostegno
di molti politici solidali con la loro causa, riuscirono ad ottenere il diritto
di voto per le donne. Non operando solo all’esterno dello Stato, la
società civile è in grado di influenzare le politiche e di fare riconoscere la
sua forza.
Ai nostri giorni, lo sviluppo della società civile è stato garantito anche
grazie all’introduzione nella nostra cultura di alcuni concetti essenziali.
Condizione fondamentale di tale sviluppo, che sulla base dei principi di
tolleranza e volontarietà mira ad un’armonia fra le diverse opinioni, è il
pluralismo che, vedendo una società dove ogni individuo riconosce
all’altro gli stessi diritti, rende possibile il confronto e il dibattito aperto.
L’autonomia, comportando l’esistenza di istituzioni autonome volte a
salvaguardare i valori garanti della dignità dell’uomo, quali l’istruzione,
la religione e la cultura, si inserisce a pieno titolo fra gli elementi
indispensabili che assicurano il rispetto dei diritti fondamentali. La
disponibilità da parte dei cittadini ad assumere obblighi, autolimitandosi,
è fondamentale per il progetto della società civile che poggia la sua forza
sulla cultura della solidarietà. Dal momento che la società civile
acquisisce visibilità attraverso azioni di comunicazione e di
informazione, la “società dell’informazione” è divenuta determinante
5
,
come anche la partecipazione attiva dei cittadini che, riunendosi in
5
Art. 10.1 della Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali:
“Ogni persona ha il diritto alla libertà d’espressione. Tale diritto include la libertà d’opinione e la
libertà di ricevere o di comunicare informazioni o idee senza che vi possa essere ingerenza da parte
delle autorità pubbliche e senza considerazione di frontiera”. V. Maria Migliazza, Il diritto
all’informazione nell’Unione europea, Giuffrè Editore, Milano, 2002.
- 6 -
associazioni e federazioni, a seconda del settore d’interesse, hanno la
possibilità di formare i cosiddetti gruppi d’azione e d’interesse.
L’istruzione degli individui educa al valore della convivenza umana,
dotandoli di una responsabilità civica che contribuisce al conseguimento
di benefici comuni, i diritti individuali infatti sono collegati a doveri
relativi al bene della collettività. Il principio di sussidiarietà, volto a
garantire che le decisioni prese da parte della società civile siano quanto
più possibile vicine al cittadino, verifica che l’azione di sostegno sia
intrapresa esclusivamente quando l’individuo non riesce a risolvere da
solo i propri problemi
6
.
1.2 I protagonisti delle società civile
Tutte le organizzazioni che lavorano assiduamente in favore di un
cambiamento politico e sociale possono essere considerate parti influenti
della società civile. Il ruolo specifico di questi organismi, nelle
democrazie moderne, è connesso con il diritto fondamentale dei cittadini
di formare associazioni per perseguire finalità comuni
7
, dimostrandosi le
principali strutture della società al di fuori degli organi governativi e
della pubblica amministrazione. Dunque, con il termine di società civile,
si designa l’insieme di organizzazioni e associazioni che non fanno parte
del mondo governativo, ma rappresentano il mondo del lavoro, i gruppi
che condividono un medesimo interesse o determinati settori della
6
Parere del Comitato economico e sociale in merito a “Il ruolo e il contributo della società civile…”
op. cit., pp. 32-33.
7
Art. 12 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea: “Ogni individuo ha diritto alla
libertà di riunione pacifica e alla libertà di associazione a tutti i livelli, segnatamente in campo
politico sindacale e civico (…)”. V. Comunicazione della Commissione, 11 dicembre 2002: “Verso
una cultura di maggiore consultazione e dialogo. Principi generali e requisiti minimi per la
consultazione delle parti interessate ad opera della Commissione”, COM/2000/704 def.
- 7 -
società
8
. Le persone si organizzano per vari scopi, per cui possono
costituire organizzazioni ambientali o per la difesa dei diritti dell’uomo,
come possono essere società civile i club e altre forme di
associazionismo con fini di svago. In generale, la società civile è
rappresentata dalle Organizzazioni Non Governative (ONG), le sue
componenti più strutturate e che hanno un mandato che consente loro di
operare. Associando gruppi di persone in favore di una causa comune
non devono perseguire necessariamente finalità politiche. Quello delle
ONG è stato spesso descritto come un settore estremamente vario ed
eterogeneo, che raggruppa organizzazioni con obiettivi, strutture e
motivazioni molto diversificate.
A livello di stato giuridico, quindi, non è possibile trovare un comune
denominatore, data la grande diversità dei regimi giuridici che
disciplinano le attività delle ONG, le quali possono essere, per esempio,
enti di beneficenza, associazioni senza scopo di lucro o fondazioni
9
.
Alcune ONG hanno chiari scopi politici e si organizzano oltre i confini
nazionali per realizzarli, influenzando così la politica internazionale: tali
organizzazioni possono avere una varietà infinita di missioni, alcune,
come il Comitato Internazionale della Croce Rossa, sono ben conosciute
e, disponendo di numerose risorse, lavorano praticamente in ogni paese
del mondo. Altre ONG, invece, svolgono un ruolo sempre più importante
nell’esecuzione dell’assistenza nei Paesi in via di sviluppo (Pvs) e il
ruolo determinante di queste Organizzazioni Non Governative di
sviluppo europee (ONGs) da anni è stato riconosciuto dall’Unione. Le
ONG, infatti, hanno dimostrato di essere sempre più interessate alle
8
V. sito Internet: europa.eu.int/abc/eurojargon/index_it.htm
9
Documento di lavoro della Commissione: “La Commissione e le Organizzazioni Non Governative:
potenziare il partenariato”. V. sito Internet: europa.eu.int/comm/secretariat_general/sgc/ong/intro_
it.htm
- 8 -
politiche di sviluppo e agli equilibri internazionali e una sempre più
matura attenzione, da parte dell’Unione europea, ha comportato un
maggiore interesse verso la necessità di provvedere in modo più concreto
di fronte ai problemi del sottosviluppo, correlando lo sviluppo al rispetto
dei diritti e delle libertà fondamentali, della democrazia e dello Stato di
diritto
10
. Dunque, il campo d’azione e le dimensioni delle ONG possono
variare in misura notevole: alcune sono composte da un numero di
persone alquanto limitato, mentre altre contano migliaia di aderenti e
centinaia di collaboratori. Tuttavia, l’assenza dello scopo di
arricchimento personale, la presenza dell’elemento di partecipazione
volontaria, l’indipendenza da governi o altre autorità pubbliche e il
desiderio di partecipare attivamente alla vita pubblica, intervenendo su
questioni e problemi connessi con l’interesse generale della popolazione,
costituiscono alcune caratteristiche che accomunano i diversi tipi di
ONG. Sul piano funzionale, le ONG possono dedicarsi
fondamentalmente ad attività operative, contribuendo a fornire servizi
previdenziali, o alla difesa di determinati interessi, influendo sulla
politica dei pubblici poteri e sull’opinione pubblica
11
.
Un sottogruppo delle ONG, profondamente radicato all’interno della
società civile, è formato dalle Chiese e dalle congregazioni religiose. La
Chiesa cattolica, ad esempio, si è espressa a lungo in merito a tematiche
legate alla giustizia sociale, svolgendo anche opere di soccorso e
assistenza umanitaria; le Chiese riformate, nel XIX secolo, ebbero un
ruolo importante nei tentativi di porre fine al commercio di schiavi, e le
organizzazioni islamiche ed ebraiche sono state per secoli attori rilevanti
10
Alessandra Lucchini, Cooperazione e diritto allo sviluppo nella politica esterna dell’Unione
europea, Giuffrè Editore, Milano, 1999, pp. 1-2.
11
Documento di lavoro della Commissione: “La Commissione e le Organizzazioni Non
Governative:…”, op. cit.
- 9 -
nella politica del Medio Oriente. Queste, grazie a risorse organizzative e
finanziarie, sono spesso molto efficaci e, sin dall’antichità, si sono
dimostrate fra gli attori più influenti della società civile. Anche i
sindacati, le federazioni padronali, ossia le cosiddette parti sociali del
mercato del lavoro e le organizzazioni che rappresentano operatori
sociali ed economici, come ad esempio le organizzazioni di
consumatori
12
, sono parte influente della società civile e, disponendo di
competenze e esperienze specifiche, contribuiscono all’attuazione e al
monitoraggio delle politiche dell’Unione europea.
Altre importanti componenti della società civile, distinte dalle ONG per
la loro ricerca di profitti, sono le società e le imprese transnazionali, le
quali, operando in molti Paesi e commercializzando i propri prodotti in
tutto il mondo, esercitano profondi effetti sui governi stranieri. Le scelte
su dove costruire nuove fabbriche e investire i profitti, su quale tipo di
lavoratori assumere o su come mitigare l’impatto ambientale delle
proprie attività, sono tutte questioni politiche che interessano governi e
cittadini nei quali queste imprese operano.
Anche il controllo su ciò che il pubblico conosce è uno strumento di
immenso potere e rende i media enormemente importanti nella società
civile. In alcuni Paesi il sistema dell’informazione è diretto e controllato
dallo Stato, ma le agenzie dei media più grandi e influenti godono tutte
di un grado di autonomia molto alto da qualsiasi Stato, costituendo un
particolare attore della società civile. L’importanza politica dei media
risiede nella sua capacità di diffondere istantaneamente in tutto il mondo
le informazioni e di decidere quali eventi divulgare e come riferirli.
Inoltre, il World Wide Web sta avendo effetti sempre più rilevanti sul
12
Parere del Comitato economico e sociale in merito a “Il ruolo e il contributo della società civile…”,
op. cit., pp. 33-34.
- 10 -
modo in cui l’informazione si muove intorno al mondo, infatti, offrendo
un veicolo per diffondere a basso prezzo l’informazione a un vasto
pubblico, sta insidiando il potere estremamente concentrato dei
tradizionali media televisivi e della carta stampata.
Tutti questi protagonisti della società civile, avendo l’opportunità di
utilizzare diversi strumenti, ottengono potere e capacità di influenza. La
dimensione della ricchezza conferisce agli attori economici una grande
importanza, permettendo loro di sostenere, con contributi generosi, cause
politiche e leader graditi, oppure dando loro la possibilità di comprare
spazi pubblicitari per influenzare l’opinione pubblica. Questo tipo di
azioni non è un’esclusiva delle aziende, anche i sindacati, le ONG e le
Chiese utilizzano i fondi a questo scopo. Ma, anche se i fondi finanziari
sono una delle fonti principali di autorità per i soggetti della società
civile, non necessariamente sono la più potente. Lo strumento più
utilizzato dagli attori della società civile è, infatti, l’informazione che, in
diversi modi, viene principalmente impiegata per richiamare gli Stati alle
proprie responsabilità. L’autorità morale è poi una grandissima risorsa
per le Chiese, i gruppi religiosi e le organizzazioni che agiscono per
sostenere valori considerati buoni e giusti, infatti permette loro di essere
considerate come istituzioni di saldi principi, le cui preoccupazioni sono
principalmente morali e altruistiche.
Un’organizzazione efficace, con la capacità di mobilitare le persone e le
risorse sul campo, è ciò che dà ad un attore della società civile un
vantaggio specifico. Attori differenti hanno forze diverse, e la maggior
parte dei protagonisti della società civile cerca di sfruttare più strumenti
possibili, al fine di realizzare i propri obiettivi
13
.
13
Martha Finnemore, La società civile globale, op. cit., pp. 262-270.