positivamente anche sui risparmiatori e sugli utenti di pubblici esercizi, cioè
su tutti i cittadini che potranno beneficiare della maggiore efficienza e dei
più bassi prezzi dei servizi pubblici.
L’economia italiana, per molte ragioni, presenta grandi spazi per veder
crescere le soluzioni di project financing. Non solo per i limiti sempre più
stretti legati al finanziamento pubblico degli investimenti ma anche per la
spinta sempre più consistente determinata dalla necessità di applicare la
logica imprenditoriale e di mercato anche negli investimenti in infrastrutture.
t
t
Anche se il nostro sistema finanziario è ancora in parte permeato da una
storia e da una cultura aziendale distante dalla logica del “progetto”, la
legislazione italiana, sotto la spinta di quella comunitaria, ha introdo to ed
enfatizzato l’opportunità del controllo di efficacia dell’azione svolta dal
settore pubblico nella realizzazione di opere pubbliche e nella
predisposizione e nell’offerta di beni e servizi alla collettività.
Si è voluto finalmente abbandonare il concetto dominante in un passato
recente in cui l’opera pubblica veniva intesa come tale non solo per le sue
finalità pubbliche, ma anche per scaricare il suo costo totale e le garanzie
per la sua realizzazione sul soggetto pubblico. Persino il rischio d’impresa
veniva posto a carico dello Stato, in quanto si affidava l’opera su progetti di
massima, lasciando al bilancio pubblico l’aggravio degli oneri relativi a
varianti, costi imprevisti e quant’altro poteva accadere nel corso della
realizzazione anche se derivante dalla responsabilità imprendi oriale delle
imprese coinvolte.
In tale scenario di finanza degradata la legislazione attuale sui lavori
pubblici ha voluto introdurre elementi di rottura attraverso soluzioni
finanziarie alternative che presuppongono un mutamento radicale
dell’approccio al problema attraverso il coinvolgimento dei privati e lo
sviluppo di partnership. Una delle soluzioni più interessanti si è dimostrato il
project financing, che si colloca non solo come nuovo strumento per
2
finanziare il territorio e il suo sviluppo, ma anche come importante base di
innovazione politica e culturale. In ogni intervento, infatti, il peso di un
comportamento concertativo che salvaguardi aspetti culturali, sociali e
politici, va ben oltre la stessa ingegneria finanziaria. Rilevare un bisogno o
intuire una innovazione, costruire una rete di partenariato, stabilire una
connessione tra interessi diversi, operatori e poteri coinvolti nell’intervento,
mettere insieme attese, responsabilità iniziativa dei soggetti interessati
richiede “intelligenza” culturale sociale e politica insieme.
,
,
.
Questi motivi, abbondantemente confermati nel convegno “Il
partenariato pubblico privato: un’opportunità per l’Italia”, tenutosi
a Roma il 2 marzo 2005, insieme all’attenzione rilevata nelle sedi
istituzionali, governative e del sistema economico-finanziario, ma anche una
forte curiosità verso questi nuovi modelli innovativi di finanziamento,
costituiscono stimolo per un percorso di ricerca, analisi ed elaborazione di
una tesi che, si ritiene, possa suscitare apprezzabile interesse per la sua
attualità
3
Capitolo 1
IL PROJECT FINANCING:
CARATTERISTICHE E CAMPO DI APPLICAZIONE
4
1.1 Origini ed evoluzione del project financing
Le origini della tecnica di finanza di progetto nella sua forma più antica
risalgono al 1299 quando una famiglia di banchieri italiani, i Frescobaldi,
negoziarono con la Corona inglese una forma di prestito per sviluppare le
miniere di argento nel Devon
1
. Il prestito concedeva al finanziatore il diritto
di controllo delle operazioni effettuate nella miniera nell’arco di un anno
2
.
Successivamente nel XVII e XVIII secolo, sulla base di un progetto, furono
finanziate le spedizioni commerciali che le Compagnie delle Indie Olandesi o
Britannica effettuavano in Asia
3
.
Gli investitori fornivano i fondi alle Compagnie delle Indie ed erano
ripagati tramite la liquidazione del carico delle merci in rapporto alla loro
quota di partecipazione. Nel periodo compreso tra il 1840 ed il 1860 solo in
Inghilterra, Francia, Germania e Belgio furono realizzati oltre 20.000
chilometri di ferrovie utilizzando tecniche di finanziamento simili a quelle
oggi in uso di finanza di progetto
4
.
Il project financing (di seguito anche PF), inteso come moderna tecnica
di finanziamento di investimenti, ha trovato le sue prime applicazioni in
forme simili alle attuali negli Stati Uniti, già durante gli anni 30, nel settore
dell’energia e in particolare nell’estrazione del petrolio
5
. Seguendo questo
percorso il PF si è sviluppato ed affermato a livello internazionale dopo la
seconda guerra mondiale sempre nel settore energetico e minerario. Più
recente è l’utilizzo del project financing per investimenti industriali e nel
settore delle infrastrutture economiche diverse da quelle energetiche. In
r
tt
j
1
Cfr. AA. VV, P oject financing un manuale elementare, Roma, Istituto Guglielmo Tagliacarne, 2000,
p. 15.
2
Ai Frescobaldi era concesso estrarre quanto più argento potevano dalla miniera per un anno, ma
allo stesso tempo si impegnavano a pagare tutti i costi operativi. Oggi questa forma di finanziamento
é conosciuta come production payment loan.
3
Cfr. A. Floris, Linee storiche ed evolutive del project financing, inserito in www.diri o.it, giugno
2003.
4
Cfr. A. Coletta, Project financing nell’esperienza italiana, in Appalti, urbanistica, edilizia, n. 5, 1999,
p. 261 s.
5
Cfr. G. Imperatori, Il Pro ect Financing: una tecnica, una cultura, una politica, Milano, Il Sole 24
Ore libri, 1995, p. 28.
5
quest’ultimo settore il suo trend di crescita si è realizzato man mano che il
fabbisogno di investimenti è diventato sistematicamente superiore alla
disponibilità dei bilanci pubblici. E’ il caso di aeroporti, reti di distribuzione
idrica, grande viabilità e infrastrutture per le telecomunicazioni.
Solo a partire dalla seconda metà degli anni ’80, si è registrato sui
mercati finanziari internazionali una vera espansione del ricorso al
finanziamento di progetti, utilizzando la tecnica del project financing
6
. I più
importanti fenomeni che ne hanno favorito la diffusione, sono stati:
le privatizzazioni che hanno liberalizzato molte attività economiche ed
ampliato il ruolo della finanza privata;
l’internazionalizzazione dell’economia che ha favorito lo sviluppo di
mercati finanziari internazionali, investimenti diretti all’estero sia in
settori industriali in joint-venture che per infrastrutture e l’incremento
della domanda di finanziamenti destinati ad implementare la
competitività dei sistemi;
le infrastrutture economiche con le loro caratteristiche di richiedere un
elevato fabbisogno di capitali, di prestarsi alla separazione economica e
giuridica dell’iniziativa, di presentare rischi economici rilevanti rispetto ai
bilanci delle imprese che le realizzano;
la crescita del debito pubblico rispetto al pil (prodotto interno lordo).
Negli ultimi anni una riconsiderazione delle politiche di intervento della
Banca Mondiale e della esperienza accumulata dalle grandi banche
internazionali consente di ritenere, unanimemente, il project financing un
valido approccio al finanziamento di progetti di grandi dimensioni ed
indipendenti dagli sponsor, autonomi e separati dalle loro attività
patrimoniali.
6
Il progetto di costruzione del tunnel sotto la Manica rappresenta a tutt’oggi l'operazione forse più
ambiziosa mai realizzata in finanza di progetto. Essa ha dimostrato, nonostante i numerosi problemi
emersi in corso d'opera, quanto la scelta di associare il settore privato alla costruzione e gestione di
opere pubbliche fosse valida e, a certe condizioni, addirittura preferibile al tradizionale metodo
dell'appalto pubblico. Oggi il project financing finanzia diversi tipi di iniziative in diversi settori ed aree
geografiche.
6
In questo senso la finanza di progetto per la sua crescente utilizzazione
rappresenta una sorta di “rivoluzione copernicana” anche nel sistema
finanziario italiano che da sempre si è richiamato al principio per cui si
finanziano le imprese nel loro complesso e non specifici investimenti. Oggi il
project financing viene utilizzato in diversi settori economici ed interessa le
diverse aree geografiche per investimenti che si caratterizzano per:
l’enorme rilievo delle risorse impiegate, sempre meno sostenibili dalla
finanza pubblica, o comunque da un unico finanziatore;
i lunghi tempi di realizzazione e di gestione, che differiscono costi e
benefici in archi temporali non comparabili con altre forme di
investimento;
la complessità realizzativa, non solo per gli aspetti tecnici, ma anche per
la ripartizione di costi e benefici su molteplici soggetti;
la multidimensionalità dell’impatto delle opere, sotto il profilo
dell’economia pubblica e privata, dell’ambiente e delle conseguenze
sociali;
i rischi economici e finanziari rilevanti rispetto ai bilanci delle imprese
che realizzano e gestiscono le opere.
Per avere un’idea circa l’affermazione del PF in Italia si riportano alcuni
dati riguardanti le iniziative attivate per la realizzazione di interventi con
finanziamento pubblico privato sull’intero territorio nazionale, riferiti all’anno
2004 e pubblicati dall’ Osservatorio Nazionale sul Project Financing
7
.
Secondo i dati dell’Osservatorio negli ultimi tre anni la crescita del
partenariato pubblico privato è stata costante e progressiva. L’anno della
svolta è stato il 2003 con 1.094 avvisi che precedono forme di
partenariato pubblico privato, contro i 579 del 2002. Il loro valore
7
Organismo promosso dal Ministero dell’economia e delle finanze, dall’Unioncamere e CCIAA di
Roma, al quale tutti possono avere gratuitamente accesso per visionare avvisi e bandi, nonché la
possibilità di ricerche specifiche, ove la completezza e il rigore dei dati costituiscono una componente
essenziale del servizio offerto. I dati pubblicati sono il risultato di uno studio effettuato da AeT –
Ambiente e Territorio - Azienda speciale della Camera di Commercio Industria, Agricoltura e
Artigianato di Roma, in collaborazione con CRESME e Tecnocons.
7
complessivo è stato di oltre 8,3 miliardi di euro, contro i 3,3 dell’anno
precedente. La crescita del numero è stata dell’89%, mentre ancora più
rilevante è stato l’incremento percentuale relativo agli importi con il 154%.
Nel corso del 2004 si assiste ad un’ulteriore accelerazione con 1.647
avvisi tra preselezione e bandi di gara in project financing, per concessioni
di costruzione e gestione o di altro tipo o per l’individuazione di partnership
nelle forme più diverse, per un valore complessivo di oltre 12 miliardi e
700 milioni di euro. Rispetto al 2003 si registra un aumento del 50,5%
del numero e del 52% del valore.
Tabella 1 – Iniziative di PPP attivate nel periodo 2003 – 2004 per procedura
2003 2004
Di cui importo segnalato Di cui importo segnalato
Totale*
N° Importo (€)
Totale*
N° Importo (€)
PF fase 1
Selezione di proposte
533 377 3.365.843.442 703 564 7.245.902.616
PF fase 2
Licitazione privata
99 98 1.190.363.607 138 137 1.127.188.473
Concessione di costruzione e
gestione
143 115 3.111.505.261 280 146 1.299.204.932
Altre concessioni 218 123 122.169.062 345 164 2.375.834.680
Altre procedure 101 21 556.941.489 181 34 650.939.247
Totale 1.094 734 8.346.822.861 1.647 1.045 12.699.069.947
Fonte: Osservatorio Nazionale Project Financing – Elaborazione CRESME per A e T – Ambiente e Territorio
*compreso gli avvisi con importo non segnalato
Siamo di fronte ad un processo che si caratterizza per l’ampia gamma di
formule che di volta in volta, sulla base di fattori differenti, le committenze
scelgono essere il sistema migliore per giungere alla realizzazione di un
determinato intervento. Le amministrazioni pubbliche, soprattutto i comuni,
utilizzano le diverse opportunità a seconda delle opere da realizzare, ma
anche in base alla loro capacità di accesso e alla disponibilità di risorse.
8
1.2 Definizione e caratteristiche del project financing
Per la sua particolare complessità e per il suo carattere innovativo è
difficile dare una sola definizione del project financing. I più autorevoli
esperti in materia definiscono il project financing come «un’operazione di
finanziamento di una particolare unità economica, nella quale un
finanziatore è soddisfatto di considerare, sin dallo stadio iniziale, il flusso di
cassa e gli utili dell’unità economica in oggetto come la sorgente dei fondi
che consentirà il rimborso del prestito e le attività dell’unità economica
come garanzia collaterale del prestito»
8
. Tale definizione ha il pregio di
evidenziare la caratteristica fondamentale delle operazioni di project
financing, vale a dire la capacità, o meglio, l’attitudine dell’attività
economica di autofinanziarsi, producendo flussi di cassa di segno positivo in
grado di compensare i flussi di prestito specificamente ottenuti per
finanziare l’attività, garantendo al contempo un’adeguata remunerazione
del capitale investito dai finanziatori, indipendentemente da garanzie di
carattere reale sui cespiti
9
.
Nella stessa definizione viene anche introdotto il concetto di “unità
economica”, sulla quale si concentra il finanziamento, così da evidenziare
un altro tratto distintivo delle operazioni di project financing, ossia la
tendenziale autonomia economica e poi giuridica dell’iniziativa dai suoi
promotori, realizzata nella prassi, mediante la costituzione di una società di
progetto, che funge da veicolo specifico per il finanziamento e a cui
vengono affidati i mezzi finanziari e la realizzazione del progetto.
Per queste sue peculiarità il project financing si può meglio definire
come un approccio multidisciplinare alla realizzazione, gestione e
j ,
8
Cfr. P. K. Nevitt, Project financing, Bari, Laterza, 1987, p. 13.
9
Si veda C. Salvato, Le operazioni di pro ect financing: struttura, soggetti, ruoli tratti operativi, in C.
Vaccà (a cura di), Il project financing, Milano, Egea, 2002, p. 4.
9
finanziamento di una specifica unità economica, appositamente
creata per la realizzazione di un progetto complesso in grado di
produrre flussi di reddito necessari a rimborsare i capitali investiti
da terzi finanziatori
10
. Attraverso questo approccio si rende possibile il
finanziamento di un progetto sulla base della sua autonoma valenza
tecnico-economica, piuttosto che sulla capacità di indebitamento dei
soggetti promotori dell’iniziativa.
Lo stesso progetto viene assunto come punto di riferimento in quanto
generatore nel tempo di flussi di cassa, sufficienti a ripagare il debito
contratto per il finanziamento dell’opera ed a remunerare adeguatamente il
capitale investito dai soggetti coinvolti. La principale garanzia per il rimborso
dei finanziamenti é rappresentata dai flussi di cassa del progetto, che si
devono manifestare con adeguati livelli di certezza, e da una efficace
gestione dei rischi legati all’iniziativa, che permette di limitare la possibilità
che i flussi di cassa previsti vengano meno.
Inoltre, la valutazione di sostenibilità economico-finanziaria della singola
iniziativa si basa esclusivamente sulla qualità (intesa come capacità di
generare flussi di cassa a fronte di un determinato livello di rischio) del
singolo progetto e non sul merito creditizio dei singoli azionisti. La figura
seguente specifica alcuni aspetti distintivi del pf.
Figura 1 – Elementi distintivi del project financing
Il progetto è reso entità autonoma
ed indipendente rispetto
alle aziende
che a vario titolo lo promuovono
Possibilità di ripartire i
rischi su diversi
soggetti partecipanti
Caratterizzati da
I finanziamenti sono concessi
in base alle esclusive
capacità
di credito del “progetto”
Elevati fabbisogni
finanziari
iniziali
Progetti
Complessi
10
Cfr. CIPE – Unità Tecnica Finanza di Progetto, Project finance, Roma, 2001, p. 3.
10
Per questi elementi distintivi, il PF si pone oggi, nel mercato delle opere
pubbliche, come strumento alternativo di finanziamento di progetti rispetto
al modello tradizionale che fa prevalentemente riferimento a:
fondi statali (nel caso di opere pubbliche a livello nazionale);
accordi intergovernativi e crediti erogati da istituti internazionali (nel
caso di progetti internazionali);
credito bancario (per gli altri progetti, soprattutto privati)
e che vede l’amministrazione direttamente impegnata nel progetto di
investimento quale responsabile delle funzioni tecniche, amministrative e di
controllo ad esso collegate. Nel caso in cui l’amministrazione non disponga
di fondi propri sufficienti a coprire interamente i costi di realizzazione
dell’opera, può raccogliere (Fig.2) parte dei fondi ancora necessari presso il
sistema delle banche e degli altri intermediari specializzati (fonti esterne),
integrando le risorse proprie disponibili (fonti interne)
11
.
PROGETTO
(1) Cassa Depositi e Prestiti, Mediocrediti, Crediop, ecc.. Il ricorso alla CDP ha costituito per il passato il canale principale, se non esclusivo delle
opere infrastrutturali.
Fonti interne
Fonti esterne
Figura 2 – Schema di finanziamento tradizionale per la Pubblica Amministrazione
Amministrazione
centrale
Banche ed altri
intermediari (1)
Fondi propri
(imposte, tasse, ecc.)
Amministrazione
Locale
I ritardi e le incongruenze di ordine burocratico che tali modelli
presentano, hanno determinato la crescita dell’attenzione verso il project
11
Cfr. M. Foschi, P. Serlenga, Il ricorso alla finanza privata nella realizzazione e gestione degli
investimenti pubblici, Unità Tecnica Finanza di Progetto, Roma, 2003, p. 6 s.
11
financing, impiegato con successo all’estero, ma poco applicato in Italia per
la scarsa propensione del nostro sistema bancario ad utilizzarlo e per la
mancanza di un’adeguata normativa in materia.
Con tale finanza innovativa il settore privato può essere chiamato a
svolgere, secondo forme e modalità diverse, un ruolo attivo a fianco del
settore pubblico nel finanziamento di una infrastruttura pubblica o di
pubblica utilità.
Nella figura 3 è riportato un primo schema in cui l’amministrazione
assume il ruolo di azionista della società di progetto (in partnership con il
soggetto privato) e interviene nel finanziamento della stessa attraverso
l’apporto di capitale proprio, costituendo una società mista pubblico privato.
PROGETTO
Realizzazione
e gestione
Figura 3 – Schema di finanziamento di una società di progetto partecipata dall’Amministrazione
e da soggetti privati (società mista)
Debito
Banche ed altri
intermediari
Società di progetto
Privati,
imprese di
costruzioni, fornitori,
altri promoters
Proventi della gestione
Investimenti
Amministrazione
Mezzi propri
Mercato dei
capitali
Un secondo schema vede l’amministrazione, in presenza di determinate
condizioni
12
, contribuire al finanziamento dell’iniziativa tramite l’erogazione
di un contributo in conto esercizio a favore della società di progetto, il cui
unico azionista è comunque rappresentato dal soggetto privato
(concessione di costruzione e gestione).
12
L’art. 19 della legge 109/94 e s.m.i. prevede che, qualora nella gestione siano previsti prezzi o
tariffe amministrati, controllati o predeterminati, il soggetto concedente assicura il mantenimento
dell’equilibrio economico-finanziario anche mediante un prezzo.
12
Con la legge 415/1998 (c.d. “Merloni-ter”) la finanza di progetto viene
introdotta in Italia con la prospettiva che questo strumento finanziario non
doveva riguardare solo le grandi infrastrutture di rilevanza nazionale, ma
anche le opere eventualmente promosse dalle comunità locali, per
rimuovere al loro interno vincoli e strozzature che fanno da freno alla
presenza di adeguate dotazioni infrastrutturali e quindi al loro sviluppo
economico e sociale.
In questa prospettiva l’utilizzo del project financing viene visto come
mezzo efficace per raggiungere due risultati importanti:
1. sollevare le pubbliche amministrazioni, in tutto o in parte, dagli oneri
relativi al finanziamento di un’opera infrastrutturale, focalizzandone
l’attività sugli aspetti regolatori (qualità del servizio, modalità di
erogazione, ed eventualmente livelli tariffari);
2. affidare al settore privato la gestione dell’opera, incentivandone il livello
di efficienza ed assicurandone la piena utilizzazione commerciale.
Questi obiettivi trovano sintesi nell’affermazione di un principio guida che
caratterizza il project financing e che determina un quadro di certezze che
consente di correlare strettamente la validità di un importante progetto di
investimento (già nella fase di programmazione, realizzazione e poi di sua
corretta gestione) ai flussi di cassa che è in grado di generare ed alla
relativa copertura finanziaria.
In questo ambito la finanza di progetto viene intesa come soluzione per
reperire anche da investitori privati i fondi necessari alla realizzazione di
opere infrastrutturali, i cui servizi siano tariffabili a prezzi di mercato e
capaci di incontrare una domanda effettiva da parte degli utenti finali. Il
project financing non trascura anche la gestione del rischio in presenza di
incertezza con la sua ripartizione insieme alle relative responsabilità fra più
soggetti, consentendo in tal modo agli operatori pubblici di poter beneficiare
di alcuni vantaggi, quali:
13
la garanzia di finanziare opere infrastrutturali che soddisfino le esigenze
di bilancio dei soggetti coinvolti e di soddisfare i bisogni reali e diffusi del
territorio;
l’attribuzione dei rischi di progetto direttamente alla Società di progetto
(anche detta SPV, Special Purpose Vehicle), rappresentante unico degli
interessi delle parti coinvolte (sia pubbliche e sia private), con oggetto
sociale esclusivo quello della realizzazione e gestione dell’iniziativa,
attraverso la quale si ottiene la separazione economica, finanziaria e
giuridica del progetto da tutte le altre iniziative dei promotori (principio
del ring fence).
Dal lato dei promotori tale principio è importante perché permette loro di
limitare l’impatto di un eventuale andamento negativo del progetto sul
proprio bilancio. Il rischio cui sono sottoposti, infatti, è circoscritto al solo
capitale versato nella società di progetto ed alle eventuali garanzie
collaterali fornite. Dal lato delle banche il ing fence consente di isolare il
flusso di cassa, sul quale si fondano le loro aspettative di rimborso del
debito, da entrate e uscite connesse ad altri progetti ed attività dei
promotori.
r
r
Per questo nel project financing assume ruolo essenziale il ing fencing,
inteso come costruzione di un progetto mediante la sua separazione
economico-giuridica dalle altre iniziative dei promotori. Le principali
caratteristiche del project financing possono essere così definite
13
:
il progetto viene valutato dai finanziatori principalmente (ma non
esclusivamente) per la sua capacità di generare flussi di cassa;
i flussi di cassa, connessi alla gestione del progetto, costituiscono la
fonte primaria per il rimborso del debito e per la remunerazione del
capitale di rischio;
13
Cfr. CIPE – Unità Tecnica Finanza di Progetto, Project Finance. Elementi Introduttivi, Roma, 2001,
p. 6.
14
al fine di isolare i suddetti flussi di cassa dalle altre attività degli
azionisti è costituita un'apposita Società di Progetto che ha il compito
di sviluppare l'iniziativa e di beneficiare delle risorse finanziarie
necessarie alla sua realizzazione;
la fase di gestione dell'opera costituisce elemento di primaria
importanza (al pari della sua costruzione), in quanto soltanto una
gestione efficace e qualitativamente elevata consente di generare i
flussi di cassa necessari a soddisfare banche ed azionisti;
le principali garanzie (security package) connesse all'operazione sono
di natura contrattuale (obblighi a carico dei partecipanti alla
realizzazione e gestione del progetto) piuttosto che di natura reale.
Possono essere previste anche garanzie di natura reale a valere sugli
introiti e sugli assets
14
del progetto;
il “montaggio” dell'operazione è definita a seguito di un processo di
negoziazione tra i diversi soggetti coinvolti (azionisti, banche,
controparti commerciali) in merito alla ripartizione dei rischi
dell'iniziativa tra i diversi partecipanti.
15
Da un punto di vista strettamente finanziario è possibile classificare le
strutture di project financing in funzione della tipologia di rivalsa dei
soggetti finanziatori sugli azionisti della Società di Progetto. In particolare, è
possibile identificare:
14
Qualsiasi tipo di attività o bene che abbia un valore monetario o che frutti un reddito e che possa
essere utilizzato in pagamento di un debito (garanzie dirette patrimoniali e non).
15
Tradizionalmente, invece, nel nostro paese progetti complessi (quali quelli nel settore delle
infrastrutture) sono stati realizzati attraverso il finanziamento delle imprese preposte alla realizzazione
degli stessi, ovvero, più frequentemente, tramite il finanziamento di soggetti pubblici che
direttamente realizzavano e gestivano tali opere (Stato, enti pubblici, società a partecipazione
pubblica). Nel nostro paese ha quindi prevalso, fino a tempi recenti, la forma tecnica del
finanziamento fondato sulla valutazione dell’impresa, laddove il rischio elevato e la dimensione dei
capitali richiesti di solito non possono essere finanziati integralmente dai soggetti che promuovono
l’iniziativa economica, ovvero del finanziamento di enti pubblici, previo rilascio di garanzie sul bilancio
dell’Ente o da parte dello Stato. Con il project financing si passa invece dal finanziamento soggettivo
dell’Ente pubblico al finanziamento oggettivo del progetto.
15