La qigongologia e le nuove scienze
Anche se non sempre si � tenuta in considerazione la traduzione inglese offerta dagli autori
cinesi, essa � stata determinante per scegliere il termine 'qigongologia' anzich� 'studio del
qigong'. E' Xie Huanzhang, autore di uno dei testi su cui si basa il presente lavoro
3
, a suggerire
'qigongology' per qigongxue ( ). Abbiamo quindi scelto di adottare questo termine anche
nel titolo, sia perch� suggerito da un autore degno di stima, sia perch� meno ambiguo. Mentre,
infatti, 'studio del qigong' pu� fare riferimento tanto allo studio teorico quanto all'esercitarsi
nella disciplina ed � in genere collocabile all'interno della cultura tradizionale, i 'qigongologi'
non praticano normalmente il qigong ed hanno in genere una formazione scientifica
'occidentale'. Quindi tra studio del qigong e qigongologia esiste una fondamentale differenza
di metodo. Come avremo occasione di approfondire meglio nel prossimo capitolo, la
qigongologia � considerata una nuovissima disciplina scientifica, il cui battesimo ufficiale
viene normalmente collocato nel maggio 1986, con la formulazione da parte del famoso
scienziato Qian Xuesen del concetto di 'qigongologia fenomenologica' (weixiang qigongxue
).
Abbiamo spesso incontrato riferimenti a scienze note, (cibernetica, bionica, scienza dei
sistemi) ma, altrettanto spesso, accenni a scienze nuove di origine e di dubbia collocazione, che
abbiamo scelto di tradurre nel modo pi� letterale possibile: quindi per renti kexue ( )
scienza dell'uomo, per shenming kexue ( ) scienza della vita, per siwei kexue
( ) scienza del pensiero, ecc. Inoltre Feng Lida
4
definisce nuove categorie di scienze di
cui abbiamo dato le seguenti traduzioni: bianyuan xueke ( ) 'scienze di confine',
hengduan xueke ( ) 'scienze trasversali' zonghe xueke ( ) 'scienze di sintesi',
ruanke xueke ( ) 'scienze del software' ecc.
3
Xie Huanzhang: Qigong de kexue jichu (Le basi scientifiche del qigong) Pechino 1988, Ligong daxue chubanshe
4
Zhongguo Qigongxue gainian (I concetti base della qigongologia) Pechino 1987: materiali didattici per il centro
immunologico dell'Istituto di Medicina Qigong (Qigong yixueyuan cailiao: Beijing zhongguo mianyixue yanjiu zhongxin)
pp.2,3
Non tutti i termini in uso nella qigongologia appartengono al linguaggio scientifico; anzi, una
delle caratteristiche peculiari di questa disciplina, rispetto alle altre scienze ortodosse, � quella
di sottoporre ad indagine aspetti che la scienza ufficiale non prende in considerazione, se non
per negarli. E' il caso ad esempio di alcuni tipi di facolt� straordinarie, che possono svilupparsi
nell'uomo. Abbiamo tradotto con 'facolt� paranormali' il termine cinese teyi gongneng
( ) e con facolt� extrasensoriali chaojue gongneng ( ), in quanto i due
termini sono spesso usati come sinonimi sia in cinese che in italiano, anche se in cinese chaojue
si pu� a volte tradurre come 'trascendentale', come nel caso di chaojue jingzuo ( ),
termine che i cinesi usano per tradurre la Meditazione Trascendentale di Maharishi. La maggior
parte degli studi con elettroencefalogramma sono stati fatti su praticanti, che esercitavano una
forma di qigong in cui il corpo resta immobile. In questo caso abbiamo deciso di non adottare il
termine 'meditazione', come suggerito in inglese da Liu Zhongpeng
5
, per tradurre quella forma
specifica di meditazione legata al qigong che va sotto diversi nomi: jinggong ( ) o rujing
( ) quando si fa riferimento alla tecnica, qigong tai ( ) o qigong gongnengtai
( ), quando si fa riferimento al particolare stato psicofisico cui si perviene attraverso
la tecnica stessa. Abbiamo perci� reso jinggong con 'qigong in quiete', ru jing con 'entrare in
uno stato di quiete qigong ' o semplicemente 'entrare in uno stato di quiete'. Cos� qigong tai �
stato tradotto come 'stato di quiete qigong ' o semplicemente 'stato qigong'; per qigong
gongneng tai abbiamo adottato la traduzione 'stato funzionale qigong '; esso denota, infatti,
quella condizione in cui lo stato funzionale dell'organismo raggiunge la condizione ottimale,
ottenuta attraverso il qigong. Un altro termine usato come sinonimo dei precedenti � chaojing
tai ( ) che abbiamo reso con 'ultraquiete' o 'stato di ultraquiete'. In un caso particolare
abbiamo usato il prefisso 'ultra' per un nome in cui non compare il carattere chao: ultravista per
toushi ( ) termine per il quale sarebbe altrimenti necessaria una lunga parafrasi: si tratta di
quel genere di vista che consente di vedere attraverso gli oggetti, all'interno dell'organismo e a
distanza.
5
Liu Zhongpeng Zhonghua qigongxue (qigongologia cinese) Pechino 1988 Tiyu chubanshe p.257
Termini tradizionali
Informazione
Il termine cinese xinxi ( ) viene usato indifferentemente sia per 'informazione' che per
'segnale', vale a dire come equivalente di xinhao ( )
6
. Nel quarto capitolo avremo occasione
di spiegare meglio che cosa si intenda per informazione nell'ambito della qigongologia e, pi�
precisamente, che cosa si intenda per quel tipo di informazione definita 'informazione vitale'
(shengming xinxi ). Per il momento ci limitiamo a segnalare che, anche sulla base di
alcune indicazioni provenienti da indici in inglese, abbiamo tradotto ad esempio cidai qigong
xinxi ( ) con 'segnale qigong registrato su nastro magnetico'
7
ed invece xinxi
nengchang ( ) con 'campo di energia informativa. Per tutti i vari tipi di apparecchi
terapeutici che fanno uso di segnali qigong abbiamo usato 'informazione', come suggerito
anche dalla pubblicit�, spesso bilingue, per la loro vendita all'estero; ad esempio: SMS-xing
shengming xinxi lance yi ( ) rilevatore di informazione vitale modello
SMS.
Inoltre, xinxi viene usato per alcuni composti che hanno senso solo nell'ambito della
qigongologia: ad esempio xinxi shui ( ), sinonimo di qigong shui ( ), sta a
significare acqua normale sottoposta all'emanazione di qi da parte di un maestro di qigong. Se
il liquido trattato � invece una soluzione salina o glucosata o altro tipo di soluzione, si parla di
qigong rongye ( ). Di queste particolari sostanze ci siamo occupati nella quarta sez.
del III cap. traducendone il nome con 'acqua informata', 'acqua qigong' e 'soluzione qigong'.
Comunque, sia in questo che nella maggior parte dei casi, la traduzione � seguita dalla
trascrizione fonetica secondo lo stile pinyin e, limitatamente alla prima occorrenza, anche dal
carattere cinese. In altri casi � la pronuncia del termine ad essere seguita da una traduzione tra
parentesi, es. yuanqi (qi primordiale). Il problema della traduzione del carattere qi � talmente
ampio che solo per accennarvi abbiamo dovuto utilizzare l'intera prossima sezione. Per ora
anticipiamo che non abbiamo un alternativa valida alla resa del termine con la pronuncia cinese;
6
Liu Zhongpeng Zhonghua qigongxue (qigongologia cinese) Pechino 1988 Tiyu chubanshe p.257
7
Liu Zhongpeng Zhonghua qigongxue (qigongologia cinese) Pechino 1988 Tiyu chubanshe p.257
es. l'espressione cinese de qi ( ) viene resa con 'ottenere il qi'.
Molti termini sono stati tradotti secondo consuetudine, quando la traduzione non pu� comunque
riferirsi ad altri contesti occidentali. Ad esempio 'campo di cinabro' per dan tian ( ); 'grande
e piccola rivoluzione celeste' per da-xiao zhoutian ( ). Altri sono stati
semplicemente translitterati, come sanjiao ( ), la cui usuale traduzione di 'triplice
riscaldatore' andrebbe rivista. Altri ancora sono stati tradotti a partire dal significato: come nei
dan ( ), che abbiamo reso con 'alchimia interna' o bagua ( ):'otto trigrammi
8
'
Dei tre termini-cardine, sia del qigong che della MTC, e cio� qi 'essenza' e 'spirito' (qi jing
shen ), abbiamo sempre traslitterato qi, lasciando invariata la traduzione di 'spirito',
poich� i due ambiti concettuali, cinese ed occidentale del termine presentano caratteristiche
molto simili. Abbiamo per� preferito tradurre jing con 'essenze fisiologiche' in quanto il
termine 'essenza' � troppo vago (essenza di un discorso, essenza di un concetto ecc.) per
rendere l'uso di jing che, essendo in qigongologia limitato al contesto post-natale, sta a
significare appunto le varie essenze e succhi elaborati dall'organismo ed in generale la
componente liquida (80,90%) del nostro organismo.
Infine, per quello che riguarda i vari punti del corpo individuati nei meridiani dell'agopuntura,
abbiamo usato il termine generico 'agopunti', a meno che non fosse specificato nel testo cinese
a quale classe appartenesse l'agopunto in questione, come nel caso di shu xue ( ), 'agopunti
di trasporto'. Tutti questi punti sono definiti da una sigla per il meridiano e da un numero che
ne specifica la posizione sullo stesso. Quello che normalmente viene definito 'codice
internazionale' degli agopunti, corrisponde in realt� a quello dei paesi anglofoni, e presenta gi�,
ad esempio, delle differenze con quello francese. Per la definizione della sigla che segue la
traslitterazione pinyin dell'agopunto abbiamo quindi preferito adottare direttamente quella in
uso in Italia, confrontata con quella anglofona nella tabella seguente. Il numero che segue alla
8
In realt� 'gua' andrebbe tradotto con 'simbolo', in quanto denota sia i trigrammi che gli esagrammi del "libro dei
mutamenti", riteniamo per� preferibile adottare questi due termini diversi per tradurre 'gua' che ne rendono meglio il
significato, ossia 'otto trgrammi ' (ba gua ) e sessantaquattro esagrammi (liushisi gua )
sigla rimane naturalmente invariato per i diversi codici:
Nome del meridiano sigla italiana sigla inglese sigla Needham
9
meridiano dei polmoni P LU P
meridiano dell'intestino crasso IC LI IG
meridiano dello stomaco ST ST V
meridiano del cuore C HT C
meridiano dell'intestino tenue IT SI IT
meridiano della vescica V BL VU
meridiano di milza-pancreas MP SP LP
meridiano dei reni R KI R
mastro del cuore MC HC HC
meridiano del triplice riscaldatore TR TH SC
meridiano della vescicola biliare VB GB VF
meridiano del fegato F LV H
Vaso governatore VG GV TM
Vaso di concezione VC CV JM
9
In realt� 'gua' andrebbe tradotto con 'simbolo', in quanto denota sia i trigrammi che gli esagrammi del "libro dei
mutamenti", riteniamo per� preferibile adottare questi due termini diversi per tradurre 'gua' che ne rendono meglio il
significato, ossia 'otto trgrammi ' (ba gua ) e sessantaquattro esagrammi (liushisi gua )
Secondo capitolo: Il Qi
Significato del termine Qi
Le grandi difficolt� che si incontrano nella traduzione del termine qi derivano
principalmente dal fatto che esso � stato presente nell'intero arco della speculazione filosofica e
scientifica cinese, sin dalle prime opere a noi pervenute. Come in tutte le grandi civilt�,anche in
quella cinese all'osservazione delle leggi naturali, che governano il mondo e l'uomo, segue
sempre una serie di regole teoriche e norme tecniche per sfruttare tale conoscenza a beneficio
del genere umano. Dallo studio dei fenomeni celesti derivano il calendario e l'astrologia, la
meteorologia e lo studio degli influssi atmosferici e climatici; dallo studio dei fenomeni terrestri
nascono il feng-shui e la chimica, la metallurgia, i sismografi; dallo studio delle
compenetrazioni di cielo e terra, dell'infinito moto di creazione e trasformazione che ne deriva,
nascono ipotesi cosmologiche e sulla natura umana, e dallo studio della relazione tra moto
cosmico e moto fisiologico in senso lato, -sulla base di un rapporto di analogia tra macrocosmo
e microcosmo- nasce una cinesica che trova svariate espressioni, dalle danze degli sciamani ai
movimenti codificati dei riti, dalla ginnastica terapeutica all'alchimia interna. E' in questa
cinesica che il qigong ha le sue radici pi� antiche.
Il concetto di qi attraversa quindi tutta l'evoluzione del pensiero cinese, caricandosi di
valenze eterogenee, inizialmente associato al vento quale emblema della potenza dell�invisibile,
successivamente applicato alla fisiologia sottile del corpo umano, assume anche connotazioni
etiche e finisce per diventare il concetto cardine delle speculazioni in ambito cosmologico.
Sino ai giorni nostri, il concetto di qi ha sempre occupato un posto di preminenza nella
medicina, in tutte le tecniche soteriologiche e di lungavita e nelle arti marziali.
Negli ultimi anni alle numerose valenze assunte da questo termine da un punto di vista
filosofico e psico-fisiologico si sono aggiunte nuove interpretazioni, che derivano dallo studio
del qigong attraverso il metodo scientifico e le moderne tecnologie, ossia da quel nuovo
approccio alla fisiologia sottile che, per distinguersi da quello tradizionale, prende il nome di
qigongologia.
E' particolarmente difficile quindi trovare un'interpretazione univoca per un termine che
dall'antichit� sino ad oggi � stato utilizzato in ambiti concettuali cos� diversi. Pur restringendo
l'analisi al solo ambito della qigongologia, non si pu� comunque prescindere dai significati
arcaici del termine qi.
Secondo Onozawa Seichi e Fukunaga Mitsuji
10
� necessario distinguere almeno due
grandi categorie contestuali: il qi macrocosmico o grande qi (da qi) ed il qi
microcosmico o del respiro (xi qi) . Questi due termini erano differenziati inizialmente
anche dal punto di vista grafico ( e ). Si tratta comunque di una divisione di comodo, in
quanto i due ambiti sono strettamente collegati tra loro, ad esempio, uno dei testi pi� antichi che
parlano diffusamente di qi, il capitolo Nei Ye (L'agire interno) del Guangzi, si apre cos�:
“Ciò per cui tutte le cose hanno nascita è l'essenza (jing), in basso genera i
cinque cereali, in alto le stelle nel loro ordine. Quando fluisce tra il cielo e la
terra si chiama geni e spiriti (gui shen). Saggio si definisce colui che
l'accumula al centro del petto. Per questa ragione questo qi…”
Successivamente, nello stesso capitolo, si dice che per essenza si intende la quintessenza del qi,
il quale pu� discendere nell'animo umano -se perfettamente pacificato- sotto forma di spirito
(shen). Si parla anche di qi benefico (shanqi) e di qi malefico ('eqi) in base ai quali gli
uomini possono essere �pi� cari di fratelli� o �pi� pericolosi delle armi�. Nel Mengzi il
carattere qi compare in tutto in tre capitoli; nel VI (8� sez.) si parla di qi dell'alba (dan zhi qi)
e del qi della notte (ye zhi qi); nel VII si dice che il posto dove si abita influenza il proprio qi
cos� come il cibo influenza il corpo (ju yi qi yang yi ti) ; nel II si dice che il qi �
ci� che pervade il corpo (qi ti zhi chong ye) e che esso � posto sotto il controllo
della volont�, che lo precede in ordine di importanza. Tuttavia quando gli viene chiesto in che
cosa eccelle, Mencio risponde: �Posso dire che conosco al meglio il modo in cui nutrire il mio
qi pi� vasto (hao ran zhi qi) � e quando gli si domanda di specificare meglio questo
'vastissimo qi ' egli lo definisce come �Ci� che, massimamente esteso e perenne, se giustamente
10
Qi de Sixiang Traduzione cinese dal giapponese, 1980 Shanghai renmin chubanshe p.3
nutrito e non leso colma il cielo e la terra�. Il nutrimento cui si riferisce Mencio � di natura
morale, infatti subito dopo egli pone questo qi in un rapporto di imprescindibile
complementarit� con yi , la legge morale dell'universo. Il concetto di hao ran associato al
carattere qi appare gi� nel Guangzi, denota un'immensit� oceanica che -se posta in uno stato di
quiete- diventa la sorgente profonda del qi.
Quindi gi� in epoca pre-Han, attorno al IV III sec. a.C., si distinguono qualitativamente diversi
tipi di qi: uno che pu� essere posto sotto il controllo della volont� ed � componente della
natura umana, un qi-natura naturans da cui tutte le cose hanno origine e forma, un qi che pu�
essere assorbito dall'ambiente (sia come respiro che come influenza tellurica), un qi cosmico
che si ipostatizza nell'animo umano come spirito (shen) ed � principio di conoscenza
trascendente, un qi etico complementare ad yi..
Nello Zuozhuan si parla per la prima volta dei Sei qi celesti (Yin Yang, vento e pioggia,
oscurit� e luce) e di Cinque Processi, di origine terrestre, che nella speculazione successiva
saranno anch'essi considerati come qi. L'ipostatizzazione dei Sei qi celesti genera i cinque
sapori, i cinque colori ed i cinque suoni, il loro eccesso genera sei diverse patologie. Nello
Huangdi Neijing, il testo base della medicina cinese, di datazione incerta, ai sei qi come cause
patogene viene data la massima importanza; ben un terzo del libro � riservato al qi, dal punto di
vista patologico e terapeutico, ma anche cronoastrale, in particolare nei sette capitoli che vanno
sotto il nome collettivo di Yun qi qi pian (sette capitoli sul moto del qi), considerati i pi�
recenti. Nel cap. XLII del Laozi, il qi ha una valenza innanzitutto cosmologica, esso � ci� che
armonizza i due complementari della scissione primordiale Yin e Yang, scissione all'interno
dell'unit�, da cui nascono tutte le cose. In questo capitolo, cos� come nel capitolo IV del
Zhuangzi, si evidenzia chiaramente un nuovo elemento: la natura del qi � il vuoto. Infine in
epoca Han anche il principio primo, l'inizio del cielo e della terra (yu zhou shi yuan) viene
associato al concetto di qi: yuanqi o qi primordiale. Nasce cos� la teoria dei tre qi (san qi
shuo) in cui i tre termini taoisti che nel Liezi designano le tre fasi della creazione -taichu o
origine, taishi o inizio e taisu o inizio della sostanza - vengono associati qi, forma (xing) e
materia (zhi).
Da questa eterogeneit� di ambiti e definizioni appare evidente come il termine qi non abbia
equivalente in alcuna lingua occidentale. Ad esempio Needham afferma
11
:
�Non è il caso di insistere ancora sull'intraducibilità di questo vocabolo che
ha connotazioni simili al pneuma dei greci e alle nostre concezioni di un
vapore o di un gas, ma che possiede in più un quid di energia radiante, come
se si trattasse di un’emanazione radioattiva�.
11
J. Needham Scienza e civiltà in Cina vol.2, Torino 1983 Einaudi (ed. or.1956) p.437 nota d.
Volendo cercare un termine che, giustapposto alla traslitterazione, possa aiutare a capirne il
significato, oltre al termine 'pneuma' si pu� prendere in considerazione il termine 'prana', anche
perch� � lecito pensare che chiunque si accosti alla cultura cinese abbia, oltre alla conoscenza
delle forme classiche, anche una certa dimestichezza con la cultura indiana. L'analogia �
possibile soprattutto in ambito medico, in quanto i vari tipi di prana sono collegati a diverse
funzioni fisiologiche (ad esempio, prana � respirazione, samana-prana escrezione, apana-prana
secrezione ecc.), ma anche a fame e sete: dunque, non solo ad un aspetto aereo e funzionale, ma
anche ad uno materiale e sottile. Nello stesso tempo il prana, come il pneuma, si identifica con
il soffio vitale primordiale
12
, con quell'alito da cui nasce la vita. Questo termine � forse
preferibile perch� mentre il concetto di prana non � mutato granch� nel corso dei secoli, il
concetto di pneuma riflette realt� molto diverse in epoche diverse: baster� paragonare il
concetto nell'uso medico-fisiologico che ne diedero Eristrato della Scuola Alessandrina o
Ateneo di Attaleia della Scuola Pneumatica (I sec. d.C.) fino a Galeno (II sec. d.C.)
13
,al
significato ad esso attribuito da filosofi e alchimisti a cavallo tra il XV ed il XVI sec. (Agrippa
di Nettesheim, Paracelso, Giordano Bruno) o al senso in cui venne usato dalla chiesa cristiana
per tradurre l'ebraico Ruach (soffio, vento, spirito santo)
14
. Inoltre, i vari tipi di prana -in
cinese- vengono tradotti utilizzando il carattere qi: ad esempio Chen Bing nell'articolo intitolato
Yindu yunchali yujia (Lo yoga indiano kundalini)
15
parlando dei cinque prana (Prana�Minggen
qi , Udana�Shangxing qi , Shana�Pingxing qi , Apana �Xiaxing qi ,
Vyana� Pianxing qi ) dice che questi 'cinque tipi di qi' ( ) sono identici a quelli
della tradizione esoterica buddhista [cinese] ma differiscono da quelli individuati nella MTC.
Anche se questo elemento non basta certo per sancire un'equivalenza tra prana e qi,sia perch�
prana viene tradotto come minggen qi e non come qi, sia perch� altrove prana viene
traslitterato, esso basta per� ad evidenziare una certa analogia
16
. Il termine pneuma, come
sottolinea J�rgen Kovaks
17
, ha sicuramente caratteristiche concettuali comuni con il termine qi,
ad esempio il fatto di essersi sviluppato da un'arcaica concezione del vento come forza di
creazione vitale ed occasionalmente come agente patogeno, ma questa associazione corre il
12
vedi ad esempio Sankara:Vivekacudamani (Il gran gioiello della discriminazione) Roma 1972 Nuova Era Sloka (strofe)
rischio di creare la nozione errata di una relazione tra l'antica medicina greca e quella cinese e
naturalmente lo stesso problema si presenta anche per l'utilizzo del termine prana.
Comunque, prana o pneuma possono essere considerati termini che si avvicinano con buona
approssimazione al concetto di qi, altrettanto non si pu� dire per il termine 'soffio' o 'vapore'
con cui qi viene molto spesso tradotto. Tutti i testi cinesi sul qigong, anche quelli in lingua
straniera, concordano ed insistono sul fatto che, pur includendo il carattere qi anche il concetto
di aria, il qi del qigong, non �, ad esempio, lo stesso qi di qixiang (meteorologia). Molti autori
invece, come Masaru Takahashi e Stephen Brown
18
continuano, seppure con qualche riserva,
ad associare il termine qi con i due concetti che pi� frequentemente sia i sinologi occidentali
che gli studiosi cinesi si trovano a dover contestare come inadeguati: Aria (o respiro) e 'energia
vitale' o 'energia' tout court. Per quello che riguarda il moderno contesto del qigong una
sintetica ed appropriata definizione � quella proposta da Zhang Mingwu e Sun Xingyuan:
“According to the functions of Qi inside the human body, the Qi in qigong is
considerated a kind of message together with its carrier. And, moreover, is
believed that the carrier is a kind of matter, So the Qi in qigong does not only
mean the inhaling of oxygen and exhaling of carbon dioxide, it also means a
kind of matter that possesses a richer and more complicated message and
energy
19
»
71-105 per la concezione del corpo e del prana nell'Advaita Vedanta .
13
A. Pazzini Il pensiero medico nei secoli Roma 1965 ed. Universo pp.100-119
14
Enciclopedia Garzanti di filosofia Milano 1981 p.714
15
in: �Zhonghua Qigong� n.3 1988
16
Come ad esempio in Lin Chong Pen Zhonghua Qigongxue (qigongologia cinese) Pechino 1988 Tiyu yuan chubanshe
p.256.
17
J�rgen Kovacs Linguistic reflections on the translation of Chinese medical texts in Approaches to traditional Chinese
medical literature a cura di P. Unschuld Londra 1989 Kluwer Academic Publishers
18
Qigong- Esercizi tradizionali cinesi per la salute Roma 1989 Mediterranee ed. or. Tokyo 1986
19
Zhang Mingwu, Sun Xingyuan (trad. Yang Entang Yao Xiuqing) Chinese Qigong Therapy Jinan 1988 Shandong Science
and Technology press p.3
Ma anche nel contesto della antica medicina cinese non � esatto tradurre qi con 'energia' perch�
ci� vorrebbe dire negligerne la connotazione materiale. Dice ad esempio P. Unschuld:
“As early as the late Chou or beginning of Han period, substance or tangible
matter was believed by at least one author to consist of finest dispersible
vapors, designated with the term ch'i[...] I translate it with ‘finest matter
influences’ or simply ‘influence’ with a substance or matter connotation in mind.
This may not be an ideal rendering, but the choice of this term and the
argumentation on which it is based should demonstrate that the costumary
translation of ch'i by some Western (and Asian) authors as ‘energy’ represent a
basic misconception that is not supported by Chinese ancient sources”
In effetti, se andiamo ad esempio a vedere la categorizzazione delle forme esistenti ad opera di
Xunzi, non possiamo che convenire che 'energia' � un termine decisamente inadeguato a
rendere qi in questo contesto ed 'energia vitale' lo � ancora meno, a patto di non voler adottare
un esasperato ilozoismo
20
e considerare vivo anche il fuoco. Infatti Xunzi cos� differenziava le
diverse forme di esistenza:
“Gli elementi hanno qi ma non vita (sheng ), le piante e gli animali hanno qi
e vita ma non percezione (zhi ), gli uccelli e gli animali hanno anche
percezione ma non senso di giustizia (yi ) l'uomo possiede tutti questi
elementi”
21
.
Ciononostante il rendere il qi con 'influences' o 'subtle matter influences', come ammette lo
stesso Unschuld �may not be an ideal rendering� anche se ha il merito di evidenziare la
connotazione 'materiale' del qi spesso ignorata. E qui si evidenzia un altro problema: non solo
il termine qi - anche adottando l'unica scelta possibile della traslitterazione- non � facilmente
sintetizzabile in un concetto che possa essere reso in una lingua straniera per 'spiegare la
traslitterazione', ma gli stessi termini adottati hanno connotazioni diverse da una lingua ad
20
A questo proposito segnaliamo che alcuni autori, come P.L. Hall e M.T. Ames hanno adottato la definizione di
"hylozoistic vapors" per rendere qi
21
cfr. Ho Peng Yoke Li Qi and Shu An Introduction to Science and Civilization in China H.K. University press pp.3,4. il
quale rende il termine qi con "Subtle spirits"
un'altra. Ad esempio, la parola italiana 'influenza' corrisponde sia all'inglese 'influence' che
all'inglese 'flu', ossia in inglese questo termine non pu� essere ambiguamente interpretato come
influsso o come 'raffreddore' ma in italiano s�. Forse questa � la ragione per cui si tende
normalmente a far ricorso a termini presi a prestito da lingue di uso non comune, come l'antico
greco o il sanscrito.
In realt�, a monte del problema della traduzione esiste il problema del contesto, che potremmo
sintetizzare in due aspetti, quello diacronico e quello classificatorio.
Il problema dell'aspetto diacronico � che in epoche diverse ed in pensatori diversi il concetto di
qi ha valenze eterogenee. Le varie elaborazioni ed interpretazioni filosofiche del concetto di qi
ad opera delle varie scuole nell'arco di millenni, necessiterebbero di un'intera tesi per essere
solo elencate. Per dare un'idea possiamo ad esempio confrontare il ruolo del qi nella
classificazione di Xunzi (III Sec. a.C.), confuciano, con quello datogli da Zhu Xi (XII sec.
d.C.), neoconfuciano
22
: � Il Li � lo stesso per tutti gli uomini, � il qi che li fa differenti�. Siamo
di fronte a due classificazioni in cui il qi assume forme diverse: se Xunzi concepisce il qi
come elemnto unificante, comune ai tre regni, per Zhu Xi l'elemento unificante � il li , o
principio cosmico di organizzazione
23
, mentre il qi al contrario � un elemento in base al quale
si differenziano gli esseri.
In tempi moderni, come abbiamo accennato, il qi � concepito come un flusso di materia energia
ed informazione e quest'ultima componente, messa oggi molto in rilievo, non � certo
rintracciabile negli autori classici. Abbiamo compiuto due salti millenari per evidenziare come
non sia possibile una definizione sincronica di qi. Ma, anche restringendo l'analisi ad un
periodo ben preciso, o anche limitandoci ad un solo autore, il termine qi appare comunque
polivalente. Hu Chunshen ad esempio riporta che nel solo �Nan Jing�
24
sono stati individuati 80
tipi di qi, tutti comunque classificabili all'interno di un solo ambito (quello medico).
22
Zhu Xi � considerato appartenere alla corrente 'razionalista' del neoconfucianesimo cfr. M. Granet La pensée chinoise
Parigi, 1968 Albin Michel (I�ed. 1934) p.471
23
J. Needham Scienza e civiltà in Cina vol.2 cit. p.577
24
Classico delle domande difficil" collocabile attorno al III sec. a.C.. Una traduzione annotata con amplissima bibliografia
� stata recentemente pubblicata da P. Unschuld: Nanjing the classic of difficult issues 1986 University of California press