3
La distanza temporale che separa le due opere è di fondamentale
importanza. È chiaro infatti che per quanto la trama rimanga invariata
- il desiderio di uno splendido giovane, che l’opera d’arte che lo ritrae
invecchi e porti i segni della corruzione morale al suo posto, viene
esaudito – il modo in cui essa si sviluppa, i luoghi, le tematiche
affrontate, non possono che essere molto differenti. Will Self è
riuscito però a riproporre un classico dell’Ottocento, rendendolo
profondamente contemporaneo, perché scorge una continuità fra la
fine del Diciannovesimo e la fine Ventesimo secolo, tanto da
affermare: “The Picture of Dorian Gray is the prophecy and Dorian is
the fulfilment”
4
. In sostanza, considera l’opera di Wilde e la propria
come i momenti iniziale e finale di un unico processo di evoluzione e
cambiamento.
Per quanto riguarda i riferimenti temporali, quelli fornitici da Wilde
sono molto pochi e uno solo ha un certo rilievo nello stabilire la
cronologia interna all’opera; si tratta dell’incontro fra Dorian Gray e
Basil Hallward nella notte in cui quest’ultimo sarà ucciso: “It was the
ninth of November, the eve of his thirty-eight birthday…”
5
. “If we
accept that Dorian died in 1890…” dice Nassaar “… than the novel
opens in the year 1873. We first meet Dorian after he has passed the
age of twenty, and he dies a few months after his thirty-eight
4
Robert McCrum, “Self Analysis”, The Observer, Sunday September 29, 2002.
Trad. mia: “ The Picture of Dorian Gray é la profezia e Dorian é il compimento.”
5
Oscar Wilde, The Picture of Dorian Gray, Edited by Donald L. Lawler, New York,
Norton Critical Edition, 1988, p. 115. Trad. di Marco Amante: “ Era il nove di
novembre, il giorno del suo trentottesimo compleanno...” ( da: Il ritratto di Dorian
Gray, Milano, Garzanti Editore, 1994.)
4
birthday, which he marks by murdering Basil. The novel thus traces
Dorian’s developpement over the span of approximately eighteen
years”
6
. Per quanto riguarda Dorian invece non ci sono dubbi: la
vicenda si svolge fra il 1981 e il 1997. Will Self ci offre chiarissimi
riferimenti all’ultimo ventennio del Novecento. È proprio questo
stretto legame con la contemporaneità a rendere Dorian, come dice
lo stesso Self, “… very much about England. There’s also the
extraordinary popular delusion and madness of crowds that
surrounded the phenomenon of Diana Spencer which is a theme that
the book runs with”
7
. In effetti è proprio la presenza di Diana a
stabilire i limiti cronologici della vicenda, poiché essa si sviluppa
parallelamente alla sua vita, dal matrimonio alla morte.
I momenti cruciali della vita di Lady Diana Spencer chiaramente
non hanno come unico scopo quello di fornire dei riferimenti
cronologici al lettore. In realtà essi costituiscono un vero e proprio
sub plot attraverso il quale Will Self vuole riflettere sulla figura di
Oscar Wilde, mettendola a confronto con quella della principessa:
entrambi sono stati delle celebrità, oggetto dell’interesse sia del
pubblico che dei giornali, e soprattutto due figure controverse, amate
6
Christopher Nassaar, Into the Demon Universe: a literary exploration of Oscar
Wilde, New Haven, London, Yale University Press, 1974, p. 39. Trad. mia: “ Se
accettiamo che Dorian sia morto nel 1890... allora il romanzo si apre nel 1873.
Incontriamo per la prima volta Dorian dopo che ha superato la soglia dei venti anni,
e muore pochi mesi dopo il suo trentottesimo compleanno, che segna in modo
indelebile uccidendo Basil. Il romanzo perciò traccia lo sviluppo di Dorian nell’arco
di circa diciotto anni.”
7
Robert McCrum, “Self Analysis”, The Observer, Sunday September 29, 2002.
Trad. mia: “... ha molto a che vedere con l’Inghilterra. C’é anche l’eccezionale
delusione popolare e la follia collettiva che circondò il fenomeno di Diana Spencer,
che é un tema sviluppato parallelamente alla trama del libro.”
5
e odiate, scandalose perché simbolo del rifiuto delle regole; Self ci
mostra come l’Inghilterra rivive oggi in Lady Diana ciò che per essa
fu Oscar Wilde alla fine del 1800.
Una delle tematiche fondamentali affrontate in Dorian è quella
dell’omosessualità. Tutti i protagonisti sono più o meno apertamente
omosessuali.
Nel 1895 The Picture of Dorian Gray venne utilizzato nei processi
che portarono alla condanna di Wilde. In particolare Carson,
l’avvocato dell’accusa, fece riferimento a quella parte del romanzo in
cui Basil descrive la natura della sua attrazione verso Dorian: le sue
parole facevano pensare ad un’inammissibile relazione di tipo
sessuale fra uomini.
8
Self si ricollega a questa interpretazione
dell’opera di Wilde: “… It’s an openly gay novel. And everybody knew
it was… And if you look back over the Aesthetic movement in the
1880s… It was an openly and flamboyant homosexual movement”
9
e
“Wilde’s book… became the standard around which a certain
conception of contemporary homosexuality was mobilised…”
10
.
E così Cathode Narcissus, la serie di nove videocassette che
prendono il posto del ritratto dell’opera di Wilde, assume un nuovo
8
Oscar Wilde, The Picture of Dorian Gray-Art versus Morality: Dorian Gray on
Trial, Edited by Donald L. Lawler, New York, Norton Critical Edition, p. 354-361.
9
Robert Birnbaum, “Will Self”, The Morning News, March 13th, 2003. Trad. mia: “...
é un romanzo dichiaratamente gay. E tutti ne erano consapevoli... E se guardiamo
al movimento estetico negli anni ottanta dell’ Ottocento… Era un dichiarato e
sgargiante movimento omosessuale.”
10
Robert McCrum, “Self Analysis”, The Observer, Sunday September 29, 2002.
Trad. mia: “Il libro di Wilde… divenne lo standard attorno al quale fu mobilitata una
certa concezione dell’omosessualità contemporanea…”
6
significato: “Dorian wanted Baz’s work to become synonymous with
male beauty at the end of the twentieth century. Male beauty and a
new mature pride in homosexual identity”
11
. Ed ecco dunque
l’ulteriore legame che Self trova fra passato e presente: il movimento
di liberazione omosessuale che arriva al punto culminante alla fine
del ventesimo secolo ha avuto inizio con Wilde, il suo modo di vestire
e atteggiarsi, il suo essere fuori dagli schemi.
Nella stesura di Dorian Will Self ha sicuramente ritenuto
importante dialogare con il testo di Wilde in ciò che riguarda la trama,
i personaggi e la meticolosità nelle descrizioni. Tuttavia, il modo in
cui ci presenta la sua versione della storia di Dorian Gray allontana il
suo lavoro dall’originale, soprattutto dal punto di vista stilistico, e
produce un effetto molto diverso sul lettore. Anche Neil Bartlett, che
recensisce l’opera di Self per il giornale The Guardian, è di questo
parere: “Self’s Dorian subtitles itself an imitation, and that is exactly
what it is… It flatters its original by taking both subject and style
entirely seriously. The locations, characters, plot and epigrams are all
transposed from the 1890s to the 1990s, chapter by inexorable
chapter. Little is altered, but everything is reused – sharpened,
blackened and intensified by Self’s idiosyncratic remix of Wilde’s
11
Will Self, Dorian: An Imitation, London, Penguin Books, 2003, p. 270-271.
Trad. mia: “Dorian voleva che l’opera di Baz diventasse sinonimo della bellezza
maschile alla fine del Ventesimo secolo. Bellezza maschile ed un nuovo e maturo
orgoglio nell’identità omosessuale.”
Tutte le traduzioni dei brani tratti da Dorian sono mie. A tesi completata Mondadori,
nelle collana Strade Blu, ha pubblicato la traduzione italiana di Dorian ad opera di
Nicoletta Vallorani (Will Self, Dorian, Milano, Mondatori-Strade Blu, 2004).
7
combination of wit and rage, extravagant debauchery with clinical
introspection”
12
.
Non solo lo stile di Self intensifica l’atmosfera di corruzione morale
presente in The Picture of Dorian Gray, ma addirittura vi aggiunge
una violenza, fisica ma anche descrittiva, che Oscar Wilde nemmeno
avrebbe potuto immaginare.
Gli anni in cui si svolge la vicenda raccontata da Will Self sono
importanti anche per un altro motivo. Sono infatti gli anni in cui l’Aids
ha iniziato a manifestarsi in forma epidemica nel mondo Occidentale.
“Le pestilenze sono regolarmente interpretate come sanzioni nei
confronti della società… Il tradizionale utilizzo di malattie trasmesse
sessualmente si individua… nella pratica di descriverle come
punizioni inflitte non solo nei confronti dell’individuo, ma di un
gruppo”
13
, e tale gruppo, nel caso specifico di Dorian, è proprio
quello degli omosessuali. Quei segni che in The Picture of Dorian
Gray deturpavano il volto del protagonista diventando il marchio
indelebile della sua depravazione, in Dorian sono, significativamente,
le infezioni provocate dal virus HIV.
Self decide dunque di ricostruire il lato più oscuro e doloroso degli
anni Ottanta e Novanta del ventesimo secolo: “I think the perception
12
Neil Bartlett, “Picture of hill health”, The Guardian, Saturday September 21,
2002. Trad. mia: “Il Dorian di Self ha come sottotitolo ‘an imitation’, ed é
esattamente ciò di cui che si tratta… Adula l’originale prendendo sia argomento
che stile molto seriamente. Il luoghi, i personaggi, la trama e gli epigrammi sono
inesorabilmente trasposti dagli 1890s ai 1990s, capitolo dopo capitolo. Poco é
alterato, ma tutto é riutilizzato – acutizzato, incupito ed intensificato
dall’idiosincratica miscela che Self fa della combinazione di estro e rabbia,
stravagante depravazione con introspezione clinica di Wilde.”
13
Susan Sontag, Malattia come metafora. Cancro e Aids, Milano, Arnoldo
Mondatori Editore, 2002, p. 141.
8
both outside the gay community and within the gay community, was
we gained some level of social acceptability... We then had a lot of
fun and games. We then fell victim in large numbers to a sexually
transmited virus. Our behaviour caused that”
14
. In queste parole
l’autore riassume, di fatto, la trama del suo romanzo, la parabola
discendente che affrontano i protagonisti.
Un ultimo interessante motivo di analisi è la città che fa da sfondo
alla vicenda di Dorian Gray: Londra. Nel romanzo di Will Self essa
occupa un posto di rilievo, poiché si costituisce come il luogo in cui
passato e presente si fondono, essendo una città, come dice
Nicoletta Vallorani: “… di storia e storie tutte compresse in un
complicato presente…”
15
.
Il lavoro compiuto su The Picture of Dorian Gray è consistito in
“analyzing it, and trying to forget it”
16
: sono parole dello stesso Self.
Non si tratta di mancato rispetto nei confronti dell’opera di Wilde, ma
di un modo di spiegare come Dorian sia una vera e propria
reinvenzione, in grado di rendere evidente come un romanzo scritto
più di un secolo fa sia ancora incredibilmente attuale.
14
Robert Birnbaum, “Will Self”, The Morning News, March 13th, 2003.
Trad. mia: “Penso che la percezione sia al di fuori della comunità gay sia all’interno
della comunità gay, fu che avevamo raggiunto un certo livello di accettabilità
sociale... E allora ci demmo al divertimento più sfrenato. E allora fummo vittime in
gran numero di un virus a trasmissione sessuale. Ciò fu causato dal nostro
comportamento.”
15
Nicoletta Vallorani, Geografie Londinesi. Saggi sul romanzo inglese
contemporaneo. Milano, Cuem, 2003, p. 26.
16
J.Y. Yeh, “Something Wilde”, The Village Voice, Jenuary 17th, 2003.
Trad. mia: “analizzarlo, e cercare di dimenticarlo.”