I tedeschi, la Shoah e le inchieste di Walter Kempowski
L'ecoscandaglio della memoria collettiva della Guerra
L'Echolot, che tradotto letteralmente significa “ecoscandaglio”, fa riferimento all'importanza di scavare a fondo negli echi di dolore lasciati dalla guerra e, più in generale, dalla catastrofe, nella memoria collettiva tedesca.
Quando si parla di “catastrofe” di intende la Seconda Guerra mondiale nel senso più vasto del termine: la Shoah, il Luftkrieg (guerra aerea), la Vertreibung (l'espulsione dei civili tedeschi dalla Germania dell'est per volere dei russi) e la Flucht, ovvero la fuga di migliaia di profughi dalle zone colpite dalle incursioni alleate. I diari collettivi del progetto-Echolot forniscono una sorta di scavo archeologico con lo scopo di promuovere un confronto diretto del popolo tedesco con il proprio passato; non possono essere considerati una documentazione statica di ciò che è accaduto, bensì un collage di voci, in quanto la documentazione può essere manipolata e “corrotta” da chi detiene il potere:
“Dokumente sind eine Frage der Macht, da in ihnen zum Ausdruck kommt, wer die Mittel hat, die Wirklichkeit so zu gestalten, dass sie mit den Dokumenten übereinstimmt. Für die Machthaber ist die Unterscheidung zwischen Fiktion und Dokument insofern oft irrelevant, da sie die Macht haben, ihre Fiktionen zu Dokumenten zu machen oder die Wirklichkeit so umzumodelieren, dass sie mit den Dokumenten deckungsgleich wird ” [“I documenti sono una questione di potere, poiché con questi si esprime chi ha i mezzi per manipolare la realtà in modo tale che coincida con i documenti. Per chi detiene il potere, la differenza fra finzione e documento è spesso irrilevante, dato che ha la capacità di fare documenti della sua finzione, o di modellare la realtà in modo tale che coincida con i documenti”] (Friedemann Weidauer, Widerstand und Konformismus:).
I Befragungsbände, parte integrante della Deutsche Chronik, sono veri e propri archivi, documenti che rispecchiano l'idea di archivio delineata da Foucault:
“Ma l'archivio è anche ciò che fa sì che tutte queste cose dette non si ammucchino all'infinito in una moltitudine amorfa, non si iscrivano in una linearità senza fratture, e non scompaiano solo per casuali accidentalità esterne; ma che si raggruppino in figure distinte, si compongano le une con le altre secondo molteplici rapporti, si conservino o si attenuino secondo regolarità specifiche; ciò che fa sì che non retrocedano con lo stesso passo del tempo, ma che alcune che brillano forte come stelle vicine ci vengano in realtà da molto lontano, mentre altre nostre contemporanee sono già all'estremo pallore”.
Questo brano è tratto dalla tesi:
I tedeschi, la Shoah e le inchieste di Walter Kempowski
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Informazioni tesi
Autore: | Alessia Poni |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2009-10 |
Università: | Università degli Studi di Bergamo |
Facoltà: | Lingue e Letterature Straniere |
Corso: | Scienze della comunicazione |
Relatore: | Raul Calzoni |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 47 |
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