Risposta sismica locale: confronto tra analisi agli elementi finiti e misure in sito

Nel discretizzare il dominio di studio in un’analisi FEM è necessario disporre dei contorni che limitano la zona di studio. Tali contorni possono essere completamente liberi o vincolati in entrambe le direzioni del piano. Nel caso di analisi dinamiche, i contorni della regione di piano considerata dovrebbero essere più distanti dalla zona in cui si focalizza l’attenzione rispetto al caso statico, in modo da evitare la riflessione delle onde di taglio all’interno del dominio che altererebbe i risultati delle simulazioni numeriche. In questo caso, le condizioni imposte ai contorni laterali del modello devono essere tali da simulare la propagazione verso l’esterno delle onde, senza rifletterle all’interno, come se il deposito di terreno si estendesse lateralmente per una lunghezza infinita. Per tali motivi, in un’analisi dinamica va posta particolare cura nella scelta delle condizioni al contorno. Varie alternative di contorni assorbenti sono state messe a punto sia per la soluzione analitica del problema di propagazione monodimensionale di un’onda in un mezzo continuo, che per lo studio di casi dinamici bidimensionali attraverso l’utilizzo di codici di calcolo agli elementi finiti.
La condizione di allontanamento dei bordi verticali dalla regione di interesse, non è però da sola sufficiente a garantire l’assenza di perturbazioni della soluzione numerica ottenuta. Occorre applicare ai bordi del modello dei contorni viscosi (adsorbent boundaries) alla Lysmer & Kuhlmeyer (1969) la cui funzione è quella di assorbire parte dell’energia posseduta dalle onde incidenti.