Le aspettative di carriera degli sportivi: confronto fra gli atleti del Rovigo Rugby e del Benetton Rugby.

Nel capitolo precedente, come illustrato nel titolo, ho introdotto il concetto di carriera manageriale; sicuramente alcune basi teoriche potranno e dovranno essere menzionate anche qui. Nello sport, come nel lavoro, se non si hanno delle ambizioni, o comunque degli obiettivi, difficilmente si potrà raggiungere una soddisfazione personale.
Fare una cosa così tanto per farla non ha senso. Ecco perché la motivazione, quella proposta da Maslow nella teoria dei bisogni, ha un ruolo fondamentale.
Il bisogno di realizzarsi crea delle motivazioni, che a loro volta danno spunto a delle azioni che se ben eseguite comportano delle ricompense che generano soddisfazioni. La teoria di Maslow può sicuramente essere applicata allo sport; come del resto la scala dei bisogni; anzi è soprattutto negli sport di squadra che può essere maggiormente implementata. Infatti gli step di “bisogni di affetto e bisogni di stima” riguardano l’individuo in un gruppo e l’identificazione con esso poiché uno sportivo che si vuole affermare necessita di stima.
Quanto detto in precedenza sulla formazione del manager ha rilevanza anche nella formazione di un giocatore, ovviamente la strada sarà completamente diversa ma comunque si devono rispettare delle tappe senza le quali non si può ambire a diventare dei campioni.
Anche nello sport la pianificazione ha un ruolo importante soprattutto se si è nel vivo di una carriera di rilievo.