L’indagine Eurobarometro: l’opinione degli italiani sull’unione europea

All’Eurobarometro standard, che riunisce le risposte dell’intero campione europeo e risulta quindi adeguato ai fini di una valutazione globale, sono poi annessi i vari rapporti nazionali, basati invece sulle specifiche opinioni dei cittadini di ogni singolo Stato membro, in modo da poter dettagliatamente valutare la loro situazione interna nei confronti delle stesse tematiche.

I dati di questa versione nazionale dell’Eurobarometro 71.3 sono stati raccolti in un periodo, cioè tra il 13 Giugno e l’1 Luglio 2009, leggermente più breve rispetto a quelli ripresi su scala europea tra il 12 Giugno ed il 6 Luglio 2009, inoltre essi riguardano un campione di circa 1.036 cittadini italiani e tali sondaggi sono stati condotti dall’Istituto italiano TNS Infratest.

Il campione è stato chiamato a rispondere su un questionario composto da una trentina di quesiti standard, ma in questa edizione sono state aggiunte delle ulteriori categorie di domande, relative alla risposta del Paese alla crisi finanziaria ed economica mondiale, alla sicurezza sociale e all’immigrazione. Il documento si divide in quattro capitoli settoriali, ognuno dei quali affronta un determinato argomento, rimanendo sempre fedele al documento europeo.

Nello specifico, il primo capitolo esamina come gli italiani valutano l’Unione europea e la membership italiana, al riguardo poi sono riportati dei giudizi di fiducia sulle Istituzioni europee e nazionali, inoltre nella parte finale del capitolo vengono raccolte delle opinioni sull’attribuzione di poteri all’Ue piuttosto che al Governo nazionale, in una serie di delicate politiche.

Nel secondo capitolo, invece, l’analisi si sposta sulla crisi economica che colpisce l’Italia e globalmente il resto d’Europa, in cui vengono raccolte le reazioni degli italiani al rallentamento dell’economia e le loro previsioni sull’impatto che essa ha generato sia per il Paese, sia per la propria condizione economica personale, tastando quindi le preoccupazioni che essa ha causato. Un’attenzione particolare è stata riservata, nell’ambito dello stesso capitolo, all’Euro ed al ruolo che la moneta unica ha giocato nel corso della recente crisi, oltreché all’importanza rivestita dall’innovazione e dallo sviluppo tecnologico nello studio di soluzioni al problema della globalizzazione.

Il terzo capitolo ha piuttosto affrontato delle significative questioni sociali, in cui si riportano i pareri degli italiani sulla situazione occupazionale del Paese e sul funzionamento del welfare, ma anche i loro giudizi sull’adeguatezza del sistema previdenziale, sanitario e sui criteri di uguaglianza tra uomo e donna.
Il quarto capitolo si sofferma poi, sulle opinioni degli italiani in materia di immigrazione ed allargamento dell’Ue, dedicando spazio alle risposte degli intervistati sul loro senso di identità tra europeo, nazionale o regionale/locale.

Sono state ancora, in particolare, analizzate le opinioni degli italiani sull’immigrazione, in cui il campione è stato chiamato ad esprimere delle valutazioni sull’impatto sociale degli immigrati, soprattutto di quelli aventi origini etniche diverse, su livello di sicurezza influenzato, disoccupazione, demografia, sostenibilità del welfare ed inquinamento culturale. Infine, il rapporto ha registrato il giudizio degli italiani riguardo possibili ed imminenti, nuovi allargamenti dell’Unione europea, indagando poi le conseguenze che questo comporterebbe sullo stato sociale dell’Unione.