Kazakhstan, Turkmenistan e Uzbekistan: la morsa di Gazprom
Pipelinestan
Il pipelinestan è il termine più appropriato per definire la regione dell’Asia centrale dove il Kazakhstan, per la posizione che vi occupa, rappresenta un passaggio necessario per i paesi confinanti, ricchi di idrocarburi e desiderosi di raggiungere i mercati europei nonché quello asiatico.
La geografia occupa una posizione centrale nelle considerazioni sui rapporti che intercorrono tra gli attori della regione centroasiatica ed in virtù di ciò il posizionamento territoriale può determinare il destino nello scacchiere energetico in Asia centrale; la lontananza dai mari aperti e dai mercati occidentali non rende però questa regione estranea ai problemi globali, anzi, essa rappresenta un interesse geopolitico per quattro regioni dell’Eurasia ossia quella mediorientale, quella dell’Asia e Pacifico, del Sudest asiatico ed infine quella europea proprio perché in quest’area si scontrano i maggior interessi delle grande potenze.
Le pagine seguenti sono dedicate ad alcune considerazioni finali, tenendo conto dei rapporti privilegiati che la Russia ha instaurato con il suo partner più importante nello scacchiere energetico centroasiatico ossia il Kazakhstan; particolare attenzione sarà dedicata ad un insieme di fattori legati ai gasdotti principali che attraversano il territorio del Kazakhstan e questo perché da una parte, nel quadro dei rapporti bilaterali siglati tra i due paesi, Gazprom utilizza la rete dei gasdotti kazaki per effettuare il trasporto non solo del gas naturale ma anche del petrolio, e dall’altra il Turkmenistan e l’Uzbekistan, dipendenti dalla stessa rete dei gasdotti, necessitano di una stretta cooperazione regionale con il loro vicino per poter esportare le proprie risorse energetiche sui mercati esteri.
Si tenterà, inoltre, di analizzare brevemente gli altri paesi centroasiatici, ovvero il Turkmenistan e l’Uzbekistan che, senza dubbio, rappresentano dei partner strategici per garantire la stabilità del bilancio energetico russo, ma in questa sede saranno considerati come dei meri esportatori e fornitori degli idrocarburi nonché dei soggetti fondamentali per capire il motivo che ha determinato la propensione all’interdipendenza tra la Russia e il Kazakhstan.
La Russia era ed è tuttora la forza dominante nella regione centroasiatica e nelle condizioni attuali rappresenta l’anello di congiunzione per l’Asia centrale con l’Europa. Per quanto riguarda il colosso statale Gazprom, sembra evidente il suo motivo di interesse nella regione centroasiatica. Come sostiene Michael Fredholm:
A key reason for Gazprom’s interest in Central Asia gas is that the necessary investments for gas production in Central Asia are substantially cheaper than the investments needed for corresponding Siberian projects. This will indeed make Central Asian gas a viable proposition for Gazprom […].
L’Asia centrale, da parte sua, è una regione per la quale il processo dell’integrazione regionale nel settore energetico è di importanza vitale; infatti, in virtù della politica economica del passato, i paesi centroasiatici fecero parte del complesso sistema di relazioni interdipendenti ed intercomplementari con gli altri paesi dell’Unione Sovietica creando in questo modo una forte dipendenza reciproca nel campo energetico e tale dipendenza persiste ancora.
Ciascuno stato della regione centroasiatica possiede già una certa esperienza nella politica estera e l’obiettivo intrapreso dai governi di questi paesi di avviare una politica multivettoriale è considerato da essi condizione basilare per conservare la propria sovranità.
Infatti, nel caso del Kazakhstan, l’economia e le infrastrutture russo-kazake sono legate l’una all’altra in modo indissolubile, mentre sull’altro versante è stato affermato più volte che la cooperazione nel settore energetico tra i due paesi è di importanza vitale; così, alla fine degli anni novanta, il presidente kazako Nursultan Nazarbaev, per ribadire i legami che intercorrevano tra i due paesi, affermò che più stretto e vicino della Russia il Kazakhstan non aveva mai avuto nessuno né mai nessun altro avrebbe avuto.
Questo brano è tratto dalla tesi:
Kazakhstan, Turkmenistan e Uzbekistan: la morsa di Gazprom
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Informazioni tesi
Autore: | Artur Chumak |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2009-10 |
Università: | Università degli Studi di Pisa |
Facoltà: | Scienze Politiche |
Corso: | Relazioni internazionali |
Relatore: | Alessandro Volpi |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 251 |
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