Skip to content

Modelli di indeuropeizzazione - La "rivoluzione" di Colin Renfrew

Modello “dell’onda di avanzamento”

Il genetista italiano Luigi Cavalli-Sforza e l’archeologo americano Albert Ammerman, lavorando in collaborazione, hanno confutato le due tradizionali teorie elaborate a proposito della diffusione dell’agricoltura: il modello di diffusione e quello della colonizzazione intenzionale.

Il primo modello si basa sul principio che una popolazione di cacciatori-raccoglitori distribuita in modo sparso su un territorio, entri in contatto con popolazioni che vivono in territori confinanti la cui economia si basi sull’agricoltura. In tal modo si metterebbe in atto un processo di ‘acculturazione’ in base al quale la popolazione di cacciatori-raccoglitori utilizzerebbe piante coltivate e bestiame giungendo pian piano alla pratica dell’agricoltura. Il secondo modello si basa sul processo di colonizzazione intenzionale in cui un gruppo di persone persegue lo scopo di creare una nuova comunità occupando nuovi territori.

Il modello dell’onda di avanzamento prende spunto dal marcato incremento demografico che accompagna l’adozione dell’agricoltura e si basa su calcoli matematico-statistici. Si tratta di un caso particolare che rientra nel modello di sostituzione linguistica basato sulla demografia e sulla sussistenza ed implica l’introduzione di un nuovo tipo di sussistenza che provoca un notevole aumento di popolazione. Il tasso di crescita, inizialmente rapido, comincia a rallentare quando viene raggiunta la densità massima di popolazione, che rappresenta il punto di saturazione per quell’area con quel determinato tipo di agricoltura.

Inoltre gli agricoltori del posto hanno probabilmente spostato la posizione delle loro fattorie di pochi chilometri a mano a mano che il terreno dei loro campi si è temporaneamente esaurito. Può accadere anche che nelle nuove generazioni alcuni dei discendenti si spostino di pochi chilometri per cercare altrove un terreno adatto alle loro necessità. L’onda di avanzamento sarebbe un’onda di incremento demografico che si diffonde radialmente da qualunque area in cui la nuova tecnologia (in questo caso l’agricoltura) si sia già ben affermata. In base ai calcoli effettuati si ritiene che la distanza coperta dal movimento degli insediamenti, che ha direzione casuale, sia di 18 km per ogni generazione di venticinque anni. In tali condizioni, il tasso di spostamento dell’onda di avanzamento risulta essere di 1 km all’anno.
Si tratta di un modello matematico esplicito, tratto dalle statistiche della genetica, le cui conclusioni giungono con rigore matematico.
Naturalmente le persone non si comportano come automi matematici, né è ragionevole ritenere che la collocazione dell’insediamento agricolo di una famiglia si sposterà esattamente di 18 km ogni generazione. Si considerano dei comportamenti medi: ciò significa che alcune persone andranno oltre, altre non arriveranno a coprire quella distanza.

Nessun indizio ci spinge a pensare che le persone debbano essere spinte dal desiderio di esplorare paesi lontani. Né vi è indizio alcuno che esse si muovano sempre nella medesima direzione. La caratteristica del modello è che esse possono muoversi a caso per quanto riguarda la direzione, e, nonostante ciò, il risultato complessivo sarà lo stesso: la diffusione dell’agricoltura al di fuori della regione già coltivata, ad un ritmo relativamente costante.

Chiaramente bisogna affermare che, se lo spostamento medio dei singoli individui ha direzione casuale e non supera i 18 km, non è affatto appropriato parlare di migrazione. Naturalmente, questo modello non ci dice se questa diffusione produca o meno una sostituzione linguistica. In taluni casi vi è la prova che, al tempo dell’arrivo dei primi agricoltori in una regione, la popolazione di cacciatori-raccoglitori del posto conservò le proprie aree tradizionali che non corrispondevano a quelle che gli agricoltori sceglievano di sfruttare. Non sembra dunque che i due gruppi fossero in concorrenza per le stesse risorse, anche se talvolta questo può essere accaduto.

Possiamo certamente ipotizzare che, quando la nuova popolazione di agricoltori giungeva a sopravanzare numericamente i cacciatori-raccoglitori, e quando i due gruppi parlavano lingue diverse, in genere era la lingua degli agricoltori ad avere il sopravvento.

Il modello, per sua natura, non si applica solo ed esclusivamente all’agricoltura, ma a qualsiasi nuova tecnica di sfruttamento che provochi un aumento consistente della densità di popolazione. Per questo motivo esso si applica in maniera molto appropriata alla diffusione dell’agricoltura cerealicola (con il bestiame) nel Nord America con l’arrivo degli Europei, anche se l’agricoltura basata sul granturco e su altri raccolti locali era già nota da molto tempo in alcune zone. L’agricoltura di tipo europeo aveva il vantaggio di permettere un aumento consistente della popolazione in molte aree. L’esempio americano, all’inizio, implicò una colonizzazione di tipo tradizionale, con i primi coloni che partivano dai loro paesi di origine. Non si trattava di semplici contadini con una nuova tecnica di sussistenza che si mescolavano pacificamente alla popolazione del posto, ma di una situazione più complicata, con una organizzazione sociale chiusa dei coloni e la loro tecnologia militare (armi di metallo, armi da fuoco, cavalli) che ebbe un ruolo significativo non contemplato nel modello dell’onda di avanzamento.

La colonizzazione iniziale del Nuovo Mondo da parte degli Europei fu un caso di migrazione su lunga distanza, mentre gli schemi successivi di espansione furono molto diversi. Diversi studi hanno dimostrato come la ‘frontiera’ tra popolazione europea e popolazione indigena si spostasse gradualmente verso ovest. Anche se vi sono altri elementi che complicano la questione, si può analizzare la frontiera nei termini del modello dell’onda di avanzamento.

Tale modello è particolarmente evidente dal punto di vista archeologico. È relativamente semplice determinare, mediante lo scavo, se una comunità adottava un’economia agricola o se si basava sulla caccia-raccolta. Di solito, l’attrezzatura dei primi agricoltori in una regione è abbastanza caratteristica: spesso utilizzavano la ceramica, mentre i cacciatori-raccoglitori la utilizzavano raramente.

Talvolta è più difficile decidere se i primi insediamenti agricoli in una regione fossero occupati da persone già residenti che avevano adottato le tecniche agricole dai loro vicini, o se invece i primi agricoltori fossero nuovi venuti. A volte, comunque, gli schemi degli insediamenti dei cacciatori-raccoglitori e degli agricoltori sono molto diversi. In alcuni casi, inoltre, scopriamo elementi della cultura materiale dei cacciatori-raccoglitori che continuano ad essere usati insieme alla nuova economia agricola.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Modelli di indeuropeizzazione - La "rivoluzione" di Colin Renfrew

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista

Informazioni tesi

  Autore: Conchita Conigliaro
  Tipo: Tesi di Laurea
  Anno: 1996-97
  Università: Libera Università di Lingue e Comunicazione (IULM)
  Facoltà: Lingue e Letterature Straniere
  Corso: Lingue e Letterature Straniere
  Relatore: Mario Negri
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 177

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

agricoltura
allevamento
archaeology and lanuguage
colin renfrew
gimbutas
glottologia
indeuropeo
indoeuropeo
indogermanico
lessico
linguistica comparata
linguistica storica
martinet
migrazioni
negri
pisani
renfrew
sanscrito
villar

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi