Il conflitto tra Stati Uniti e Libia durante l'amministrazione Reagan
Dalle sanzioni economiche ai complotti contro Gheddafi
La strategia reaganiana di destabilizzazione e isolamento del regime del colonnello Gheddafi contemplava altri mezzi, oltre alle provocazioni militari, alle pressioni sugli altri Stati e ad atti più o meni legittimi come l'espulsione dei diplomatici libici da Washington. Difatti il passo successivo tentato da Reagan fu l'isolamento economico ai danni della Libia, attraverso lo strumento dell'embargo.
Il 10 marzo 1982, dopo discussioni che avevano coinvolto anche il Congresso sin dall'ottobre dell'anno precedente, l'amministrazione Reagan con un proclama presidenziale decise l'embargo per le importazioni del greggio libico e controlli più severi sulle esportazioni verso Tripoli, col principale obiettivo di impedire la vendita al governo libico di prodotti ad alto contenuto tecnologico, con possibile uso militare, nonché tecnologie ed equipaggiamento statunitense per la lavorazione degli idrocarburi.
Ma l'amministrazione Reagan si spinse oltre, giungendo a progettare, di concerto con Egitto e Sudan, un piano per rovesciare il governo di Gheddafi, non disdegnando l'eventualità dell'uccisione dello stesso leader libico. Già durante l'amministrazione Ford gli Stati Uniti avevano promesso il loro impegno a scoraggiare un intervento dell'URSS a fianco della Libia nel caso che le truppe egiziane avessero attaccato i confini libici. Ma con Ronald Reagan alla Casa Bianca si andò molto oltre il semplice accordo di aiuto logistico e militare in funzione anti-libica. Difatti la CIA, nei primi due mesi dell'amministrazione Reagan, mise a punto un piano per rimuovere Gheddafi dal potere. Tale piano prevedeva una campagna di disinformazione e di propaganda avversa alla Libia, il sabotaggio delle installazioni petrolifere libiche, aiuto finanziario e militare per i dissidenti libici residenti in Marocco, Egitto e Sudan e un eventuale attentato contro Gheddafi stesso. Inoltre dal 23 maggio 1981 gli USA avevano fornito all'Egitto due unità di sorveglianza radar al fine di monitorare i confini egiziani e sudanesi con la Libia, e nell'eventualità di un colpo di stato contro Gheddafi, tali unità radar avrebbero coordinato il supporto militare che sarebbe stato inviato dall'Egitto in Libia per
aiutare i ribelli.
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Il conflitto tra Stati Uniti e Libia durante l'amministrazione Reagan
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Informazioni tesi
Autore: | Nicola Gennai |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2006-07 |
Università: | Università degli Studi di Pisa |
Facoltà: | Scienze Politiche |
Corso: | Scienze politiche e delle relazioni internazionali |
Relatore: | Maurizio Vernassa |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 44 |
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