Disciplina del segreto di Stato e attività di Intelligence
I rapporti con l’Autorità giudiziaria. Le garanzie funzionali
I rapporti tra gli operatori d’intelligence e l’Autorità giudiziaria sono disciplinati, nella logica seguita dal Legislatore del 2007, secondo criteri ispirati alla reciproca collaborazione e al bilanciamento tra l’interesse di giustizia e quello di tutela della sicurezza dello Stato.
Abbiamo già menzionato, nella parte di questo lavoro relativa alla tematica del segreto di Stato, la facoltà attribuita al Presidente del Consiglio dei Ministri, a norma dell’art. 118-bis del c.p.p., introdotto dall’art. 14 della legge n. 124/07, di chiedere all’Autorità giudiziaria copie di atti di procedimenti, anche coperti dal segreto di indagine, o informazioni scritte sul loro contenuto, che siano indispensabili per le esigenze di intelligence (allo stesso scopo il DIS, nello svolgimento dei compiti di supporto del Presidente del Consiglio, può acquisire dalle Forze di polizia le informazioni riguardanti indagini giudiziarie, anche se coperte dal segreto di indagine, previo nulla osta dell’Autorità giudiziaria competente, come esposto nella nota n. 235). Così come abbiamo evidenziato sia la particolare procedura prevista qualora l’Autorità giudiziaria intenda acquisire intercettazioni di comunicazioni di servizio di soggetti appartenenti al DIS, all’AISE e all’AISI (cfr. art 270-bis, introdotto dall’art. 28, legge n. 124/07), sia le cautele da osservare nel caso in cui l’Autorità giudiziaria abbia bisogno di acquisire documenti, atti o cose dalle Agenzie, dal DIS o da uffici collegati con il Sistema di informazione per la sicurezza (cfr. art 256-bis c.p.p., introdotto dall’art. 15, legge n. 124/07).
A tutela della riservatezza del personale, chiamato a deporre in giudizio, appartenente ai Servizi informativi, è stabilito che l’Autorità giudiziaria debba adottare ogni possibile tutela della persona che deve essere esaminata, anche disponendo la sua partecipazione a distanza o celebrando le udienze a porte chiuse.
Tuttavia, non c’è dubbio che l’aspetto più innovativo della legge n. 124/2007, rientrante nel più generale tema che stiamo analizzando in questo paragrafo, sia quello connesso alle garanzie funzionali accennate sopra, cioè delle vere e proprie cause di giustificazione che delimitano il perimetro entro cui può giudicarsi lecita la compressione/lesione di beni giuridici altrui, per assicurare la tutela di interessi classificati dal Legislatore come prioritari ed incomprimibili.
Questo brano è tratto dalla tesi:
Disciplina del segreto di Stato e attività di Intelligence
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Informazioni tesi
Autore: | Luigi Desiato |
Tipo: | Tesi di Laurea Magistrale |
Anno: | 2009-10 |
Università: | Università degli Studi di Roma La Sapienza |
Facoltà: | Giurisprudenza |
Corso: | Giurisprudenza |
Relatore: | Gemma Marotta |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 170 |
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