I Beni della Pubblica Amministrazione

Di più semplice trattazione appare il profilo della disciplina generale dei beni pubblici riguardanti la tutela.
Con questo termine si intende fare riferimento alle differenti azioni consentite dalla legge per la difesa della proprietà e del possesso, cioè dell'integrità giuridica cioè del godimento materiale del diritto di proprietà e degli altri diritti reali.
I beni pubblici in quanto oggetto di diritti imputati ad enti pubblici, vengono tutelati mediante l'esercizio del potere di azioni nelle forme comuni. La norma contiene anche un'altra affermazione, che l'amministrazione, a tutela dei beni che fanno parte del demanio pubblico, ha facoltà di procedere in via amministrativa. L'art. 823 intende richiamare tali previsioni positivamente poste, avvertendo che la presenza di tali specifici poteri di tutela in capo all'amministrazione non preclude all'ente proprietario l'uso dei mezzi comuni di difesa del bene.
Esaminiamo i procedimenti di tutela amministrativa dei beni del demanio pubblico.
Occorre notare che questi procedimenti non sono sostitutivi dei mezzi ordinari di difesa perché essi possono operare solo su uno stato di fatto per renderlo adeguato alla situazione di diritto e alla destinazione funzionale della cosa; possono sostituire soltanto i rimedi possessori e non anche quelli petitori. Si tratta di procedimenti esecutivi aventi ad oggetto la mozione autoritativa di alterazioni dello stato delle cose o dello stato possessorio di porzioni delle cose stesse.
Per le categorie originalmente contemplate dalla legge del 1865, i procedimenti traggono origine da quello di cui all'art. 378 della stessa legge; per i beni del demanio marittimo e aeronautico i procedimenti traggono origine dal codice della marina mercantile del 1877. Si tratta di procedimenti tipici, imputati a autorità espressamente nominate e con oggetto determinato secondo le disposizioni delle diverse leggi.
I procedimenti sono strutturati in due fasi, tra loro distinte. Il primo procedimento costituisce un obbligo di facere in capo al contravventore, il secondo è il procedimento esecutivo della pretesa dell'amministrazione avente ad oggetto l'adempimento dell'obbligo.