Studio densitometrico della mineralizzazione vertebrale canina ed analisi retrospettiva della frequenza di distribuzione delle lesioni vertebrali traumatiche
Patologie del disco intervertebrale
Le discopatie nel cane e nell'uomo presentano caratteristiche differenti. La differenza saliente è la tendenza a manifestarsi nel cane con sintomi più gravi; nell'uomo, infatti, le discopatie sono frequentemente lombari e i segni clinici per lo più rappresentati da dolore lombare, mentre nel cane le compressioni sono più frequentemente a carico del tratto toracolombare e al dolore si associano spesso gradi marcati di debolezza fino alla paralisi.
A livello lombare, la zona più colpita nell'uomo, le discopatie comprimono le radici nervose, che sono strutture molto resistenti; a livello toracolombare invece le compressioni sono a carico del midollo spinale, una struttura molto delicata e più sensibile agli effetti compressivi prodotti dalle discopatie. I segni clinici associati sono spesso molto gravi e le conseguenze possono essere invalidanti. La maggior incidenza delle patologie discali nel cane è tra soggetti giovani, con un picco tra 4-6 anni di età (Slatter, 2005).
Quando la colonna vertebrale subisce un trauma grave, si verificano in prevalenza fratture vertebrali più che rotture dei dischi (Hoerlein, 1987); ciò è indice della grande capacità di sopportazione dell'anello discale del cane agli stress distensivi.
Quando il disco è compresso, ciò che avviene è una dislocazione del nucleo incomprimibile in tutte le direzioni e una distensione dell'anello, e le forze si disperdono sull'area aumentata dell'anello (Smith, 1966). La capacità di un disco di assorbire colpi dipende da tre fattori: 1) Il contenuto in acqua del nucleo, per le sue proprietà leganti, che è direttamente proporzionale al contenuto in proteoglicani; 2) L'integrità dellanello fibroso; 3) L'elasticità dell'anello fibroso.
Con l'età i dischi subiscono una degenerazione metaplastica a causa di una perdita di proteoglicani (e quindi di acqua) e di un'alterata meccanica del nucleo, fattori che vanno a diminuire la nutrizione del disco (Braund, 1981; Braund et al., 1975).
Esistono due tipi di degenerazione metaplastica del disco: quella che avviene nei cani condrodistrofici (Bassotto Tedesco, Pechinese, Barboncino, Lhasa Apso, Shih-tzu, Bulldog francese, Cocker Spaniel, Beagles, cani meticci con corpo lungo e arti corti), detta metaplasia condroide, e quella che accade nei cani non condrodistrofici (cani di taglia grande quali Pastore Tedesco, Labrador Retriever, Dalmata, Dobermann, etc.), detta metaplasia fibroide.
Cani di ogni razza possono essere colpiti, tuttavia le razze di piccola taglia e in particolare le razze condrodistrofiche hanno un'incidenza di tali patologie notevolmente superiore. Le razze condrodistrofiche sono accomunate da una patologia delle cartilagini di accrescimento che è responsabile anche del loro aspetto con arti poco sviluppati rispetto alla lunghezza del tronco.
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Informazioni tesi
Autore: | Elena Gandini |
Tipo: | Tesi di Laurea |
Anno: | 2008-09 |
Università: | Università degli Studi di Padova |
Facoltà: | Medicina Veterinaria |
Corso: | Medicina Veterinaria |
Relatore: | Alessandro Zotti |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 113 |
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