La comunicazione non verbale nel mondo infantile. Espressioni e gesti dei bambini
La gestualità
Comunemente con il termine "gesto" si intende un atto eseguito con le mani. Questa definizione appare subito errata in quanto i gesti sono l'insieme dei movimenti compiuti dagli esseri umani con qualsiasi parte del corpo per emettere un messaggio.
In generale possiamo definire "gesti" tutte le azioni che, prodotte volontariamente durante un'interazione, possono comunicare e generare un significato indirizzato ad un interlocutore. Rientrano nella categoria dei gesti anche quelli spontanei, involontari, senza una precisa finalità comunicativa che, però, rivelano particolari non percepibili dalla sola comunicazione verbale.
"Chi osserva i nostri atti non fa nessuna distinzione tra i nostri gesti primari, o intenzionali, e quelli secondari o accidentali. Anzi i gesti accidentali sono in un certo modo più illuminanti degli altri, se non altro perché, non pensando ad essi come a gesti, non li censuriamo e non li manipoliamo altrettanto severamente".
I gesti, seppur non funzionali al contenuto della comunicazione, permettono di reperire un messaggio, influenzando l’interazione in maniera inconscia sia per il ricevente che per l'emittente. Bisogna, inoltre, chiarire che i segnali possono essere emessi in modo intenzionale oppure no. I segnali emessi intenzionalmente sono sempre consapevoli, quelli emessi senza alcuna intenzione possono essere consapevoli o inconsapevoli. Sono consapevoli quando l'emittente che compie il gesto lo fa per dare un messaggio e si rende conto che il segnale ha un significato determinato; sono inconsapevoli quando l'emittente non si rende conto di avere emesso un qualsivoglia tipo di segnale.
Quando, per esempio, in una conversazione il messaggio verbale è in contraddizione con il messaggio emesso tramite i gesti, la postura, l'espressione del volto, è molto probabile che il significato da prendere in considerazione sia quello trasmesso dal linguaggio del corpo piuttosto che quello del linguaggio verbale.
Una delle prime distinzioni che si possono fare quando si parla di gesti è la differenza tra quelli che accompagnano necessariamente il parlato, quelli che possono farne a meno e quelli che non sono e non possono essere accompagnati dalla parole. Quest'ultimo tipo di gesti include, per esempio, quelli utilizzati per la lingua dei segni dei sordomuti.
Questo brano è tratto dalla tesi:
La comunicazione non verbale nel mondo infantile. Espressioni e gesti dei bambini
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Informazioni tesi
Autore: | Patrizia Bergese |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2009-10 |
Università: | Università degli Studi di Torino |
Facoltà: | Lettere e Filosofia |
Corso: | Comunicazione Interculturale |
Relatore: | Tullio Telmon |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 84 |
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