Le possibili vie per uscire dalla dipendenza economica: il caso Perù
Politiche di sviluppo “hacia adentro”
Secondo l’approccio strutturalista, per uscire dalla condizione di dipendenza economica, sarebbe sufficiente porre in essere politiche di industrializzazione e sviluppo economico-sociale del paese. Queste, grazie all’effetto “sgocciolamento”, porterebbero benefici per tutti.
Gli strutturalisti individuano gli ostacoli alla crescita in alcuni aspetti dell’economia allo stadio di sviluppo preindustriale: l’agricoltura latifondista che irrigidisce l’offerta e inibisce lo sviluppo industriale; il deterioramento delle ragioni di scambio dovuto alla specializzazione e all’esportazione di materie prime; il controllo da parte dei paesi industrializzati dei movimenti di capitale; il cattivo funzionamento dei mercati; la dipendenza dalle importazioni di beni strumentali e di lusso e lo squilibrio delle bilance dei pagamenti.
Dati tali presupposti, negli anni Cinquanta e Sessanta per ridurre la dipendenza dei paesi latinoamericani dai mercati esteri fu introdotta la politica di industrializzazione forzata, mediante la sostituzione da parte di questa delle importazioni.
Il modello di sostituzione delle importazioni, già applicato nel periodo successivo alla Grande Crisi del 1929 e nel primo dopoguerra, è un modello di sviluppo che consiste nella sostituzione dei beni importati con beni prodotti nel mercato locale.
I principali motivi che spinsero la Commissione Economica delle Nazioni Unite per l’America Latina, e soprattutto Prebisch, a proporre la sua applicazione furono la necessità sociale di aumentare rapidamente l’occupazione per assorbire la forza lavoro in eccesso nel settore primario e offrire così maggiori opportunità agli agricoltori, la necessità di promuovere sviluppo tecnologico endogeno e la necessità di contrastare gli effetti della variabilità dei mercati internazionali. L’industrializzazione sotto la direzione statale era vista come la forma più rapida per riuscirci.
La realizzazione del modello richiese l’applicazione di politiche economiche per proteggere l’industria nazionale nascente a scapito del settore delle esportazioni. Tali politiche si tradussero nell’innalzamento di barriere tariffarie e non tariffarie alle importazioni, nella costituzione di imprese pubbliche nei settore chiave dell’economia e nell’erogazione di finanziamenti per le produzioni complementari ad essi. Per favorire ulteriormente l’industria nazionale furono esonerati dall’applicazione delle barriere tariffarie le materie prime e tutti gli input destinati alla produzione di manufatti.
Inizialmente l’industrializzazione si concentrò sulla produzione di beni di consumo non duraturi che non richiedevano tecnologie complesse.
La Banca Centrale intervenne nel mantenere fissi i tassi di cambio e di interesse al fine di consentire il trasferimento di risorse monetarie dal settore tradizionale a quello moderno, e dai risparmiatori agli investitori, e per rendere meno costosi investimenti e macchinari.
Una soluzione diversa proposta per risolvere la situazione di dipendenza dell’America Latina fu la formazione di un mercato comune fra i paesi sottosviluppati per allargare il mercato nazionale. Promotrice di questa soluzione è ancora una volta la CEPAL che vede l’integrazione come un mezzo per promuovere lo sviluppo economico. Il regionalismo e il commercio sud-sud erano visti positivamente sia dagli strutturalisti sia dai sostenitori del libero mercato poiché consentiva di ottenere contemporaneamente i benefici della strategia di sostituzione delle importazioni e delle economie di scala, attraverso la produzione efficiente e i mercati intra-area (e non inter-area). I vantaggi di questo tipo di rapporti commerciali erano rappresentati da maggiori guadagni, minore instabilità nelle esportazioni causata dalle fluttuazioni economiche nei paesi sviluppati e la possibilità di conseguire un più alto livello di auto-sostentamento collettivo.
All’inizio degli anni Sessanta fu fondata l’Associazione Latinoamericana per il Libero Commercio (ALALC). I principali risultati che ottenne furono orientati verso l’esterno: l’adozione di una tariffa estera per le esportazioni comune a tutta la regione, l’eliminazione delle barriere tariffarie interne all’area, la creazione di nuove industrie e l’espansione di quelle esistenti.
Questo brano è tratto dalla tesi:
Le possibili vie per uscire dalla dipendenza economica: il caso Perù
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
Informazioni tesi
Autore: | Chiara Basileo |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2009-10 |
Università: | Università degli Studi di Perugia |
Facoltà: | Economia |
Corso: | Management Aziendale |
Relatore: | Cristina Montesi |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 141 |
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi