Il pluralismo informativo a Vercelli. I giornali locali: prossimità geografica, informazioni di servizio e inchieste

La cronaca nera è il settore in cui i giornali locali rilevano una maggior frammentazione; infatti, la tendenza è quella di voler accontentare un pubblico eterogeneo ma, soprattutto, che non ha tempo di dedicare troppo alla lettura e vuole un’infarinatura sui principali argomenti.
Se a livello di cronaca nazionale e estera non ci si preoccupa di prendere i “buchi”, proprio perché non rappresentano generi prioritari, quando si tratta di informazione legata al territorio mancare una notizia sarebbe imperdonabile, ecco perché la tendenza è quella di ragionare nell’ottica della quantità e non della qualità.
La ragione di questa frammentazione è anche dovuta alla carenza dell’organico, che non permette di fare troppa selezione, ma nemmeno di dedicare molto all’approfondimento dei singoli pezzi.
Anche se Carlo Sorrentino individua come causa principale il permanere della logica “da fase introduttiva” del giornalismo locale, cioè quando agli inizi di questa nuova esperienza editoriale si prendeva come riferimento un lettore di livello culturale e sociale medio basso. La volontà di adeguare l’offerta a questo tipo di utente ha comportato un ampliamento dei contenuti trattati, senza le dovute cautele per un’informazione senza limiti.
Non solo più politica, economia, cultura, negli anni’80, riempivano le pagine dei giornali, ma anche casa, famiglia, sanità e scuola. Si voleva dimostrare che il mezzo era accessibile a tutti e così la componente istituzionale è stata scavalcata da una progressiva attenzione a quella sociale.
Probabilmente questa era l’unica strada percorribile per un giornalismo che doveva recuperare il rapporto con il pubblico visto che, in passato, la centralità della politica e l’attenzione data ai soli centri di potere avevano ridotto l’importanza della funzione sociale ed etica.
Con il dilagare del locale, la stampa apriva le sue porte a nuovi interessi e argomenti e così i mondi rappresentati si moltiplicavano riuscendo nel difficile compito di rilanciare la lettura. Anzi, si potrebbe dire che, nel caso dei giornali di piccola tiratura, la notiziabilità si è ispirata fin da subito alle caratteristiche del target.
E oggi sono evidenti i pregi di questa impostazione. Un semplice spazio intitolato “Lettere al direttore” o “Posta dei lettori” è esemplificativo di questa filosofia vicina all’uomo della strada, così come le notizie su piccole iniziative personali, che evidenziano il tentativo di far parlare le persone comuni. Ma anche la novità di aprire le porte della testata è sintomatico di un diverso modo di affrontare il mestiere, dove il dialogo con chi è dall’altra parte diventa centrale.