L'ordinamento costituzionale irlandese
La teoria degli “Unenumerated Rights”
La teoria maggiormente dibattuta, in relazione ai diritti nella Costituzione, è stata quella dei cosiddetti “Diritti impliciti” alla cui origine c’è la questione dell’esistenza o meno di diritti fondamentali oltre a quelli espressi nella Costituzione. Dal punto di vista giuridico una risposta affermativa sembra ammissibile per il fatto che l’art. 40.2 afferma che lo Stato protegge “in particolare” la vita, la persona, il buon nome e la proprietà di ogni cittadino. In particolare, quindi, ma non esclusivamente. L’Alta Corte si pronunciò al riguardo nella storica sentenza “Ryan vs Attorney General” del 1965 in cui il Giudice Kenny affermò che i diritti personali che godono della garanzia costituzionale non si esauriscono in quelli enumerati dall’art. 40. Nella medesima pronuncia la Corte espresse la sua opinione su chi dovesse dichiarare l’esistenza di questi diritti impliciti: “…questa sembra essere una funzione del legislativo piuttosto che del giudiziario ma ciò è stato fatto dalle Corti nel periodo della Common Law e non c’è ragione per cui non continuino a farlo ora”.
Come sottolinea Casey sono state le Corti negli ultimi anni ad occuparsi del riconoscimento dei diritti impliciti, surclassando l’Oireachtas nel ruolo di “protector of rights”. I Giudici si sono basati soprattutto su altre disposizioni della Costituzione, come l’art. 45 sui Principi Guida della Politica Sociale o su nozioni di diritto generalmente riconosciute negli stati democratici. Sono stati così riconosciuti, tra gli altri, il diritto alla privacy, il diritto alla comunicazione, il diritto alla sussistenza, il diritto di sposarsi e formare una famiglia. E’ dunque grazie alla “teoria dei diritti impliciti” e all’attività delle Corti che questi importanti diritti sono assurti sostanzialmente al rango di diritti fondamentali. Chiaramente neanche gli “Unenumerated Rights” non possono essere considerati assoluti rispetto a quelli citati nel dettato Costituzionale,poiché anche la loro protezione deriva dall’art. 40.3 che ne garantisce una tutela “per quanto sia fattibile” e “il meglio possibile”.
La dottrina dei diritti impliciti ha suscitato numerose critiche da parte di chi sostiene che in questo modo si permette una potenziale protezione costituzionale ad innumerevoli diritti il cui riconoscimento si basa,però,sulla discrezionalità e soggettività dei giudici. Lo stesso Review Group ha ritenuto preferibile inserire nella Costituzione i diritti meritevoli di tutela per evitare un eccessivo attivismo della giurisprudenza.
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L'ordinamento costituzionale irlandese
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Informazioni tesi
Autore: | Maria Teresa Francucci |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2006-07 |
Università: | Università degli Studi di Roma La Sapienza |
Facoltà: | Scienze Politiche |
Corso: | Scienze politiche e delle relazioni internazionali |
Relatore: | Fernanda Bruno |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 65 |
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