Giovani e bullismo

Olweus (1993, pag. 54) mette in luce che ciò che distingue i bulli è prima di tutto la loro aggressività verso i compagni. Molto spesso essa si manifesta anche nei confronti degli adulti, genitori e non. I bulli hanno un atteggiamento positivo verso la violenza. Sono impulsivi, manifestano l’esigenza di imporre il proprio dominio sugli altri, hanno scarsa empatia nei confronti delle vittime.
Spesso si pensa che, al di là delle apparenze, i bulli siano molto ansiosi ed insicuri. Ci sono inoltre dei bulli che non prendono mai l’iniziativa pur partecipando a episodi di bullismo; essi sono piuttosto dei seguaci, e vengono definiti bulli passivi. Ciò che quindi caratterizza i bulli è un modello reattivo aggressivo associato alla forza fisica. Le cause psicologiche che portano ad un simile comportamento possono essere almeno tre e sono correlate fra loro:
- i bulli hanno un forte bisogno di potere, di dominio, per cui godono nel sottomettere gli altri;
- spesso sono le condizioni familiari nelle quali essi vengono allevati che generano in loro una certa ostilità verso l’ambiente.
- spesso utilizzano le vittime per procurarsi denaro, sigarette, birra, oggetti di valore. Il loro atteggiamento aggressivo viene poi ricompensato con il prestigio all’interno del loro gruppo.