L'integrazione dei cittadini di Paesi terzi nell'Unione Europea
I Trattati di Maastricht e di Amsterdam e il loro seguito
Con la firma del Trattato di Maastricht (1992), si è meglio definita la “cittadinanza europea”, che sarà disciplinata successivamente dal Trattato di Amsterdam (1997). Secondo la testuale dizione del Trattato di Maastricht, è cittadino dell'Unione Europea chiunque abbia la cittadinanza di uno Stato membro. L'introduzione del concetto di cittadinanza europea mira a rafforzare e a promuovere l'identità europea, coinvolgendo maggiormente i cittadini nel processo di integrazione comunitaria (si badi, l’integrazione si riferisce in questo contesto a quella tra i cittadini di uno Stato membro con altri cittadini europei, ma sempre degli Stati membri dell’UE). La cittadinanza europea comportava la menzione, nel Trattato di Amsterdam, di una serie di norme e diritti ben definiti, dei quali non erano destinatari i cittadini di Paesi terzi. I nuovi diritti dedicati alla cittadinanza europea si potevano raggruppare in quattro categorie: (a) la libertà di circolazione e di soggiorno su tutto il territorio dell'Unione; (b) il diritto di votare e di essere eletto alle elezioni comunali e a quelle del Parlamento europeo nello Stato membro di residenza; (c) la tutela da parte delle autorità diplomatiche e consolari di qualsiasi Stato membro in un Paese terzo nel quale lo Stato di cui la persona in causa ha la cittadinanza non è rappresentato; (d) il diritto di presentare petizioni al Parlamento europeo e ricorsi al mediatore europeo. La cronistoria ci mostra che un elemento importante delle politiche dell’Unione stava nella creazione di uno spazio di libertà sicurezza e giustizia (nozione che veniva maggiormente puntualizzata solo a partire dal Trattato di Amsterdam). Già con Maastricht però, il settore della libera circolazione delle persone ricevette un impulso decisivo per una sua definitiva attuazione, da concretarsi con la creazione di una frontiera esterna comune e l’abbattimento delle frontiere interne. Se l’obiettivo era quello della libertà di circolazione, diventava rilevante il modo in cui ogni Stato gestiva le sue frontiere esterne e regolava l’immigrazione sul territorio statale; per questo motivo si resero necessarie politiche comuni di immigrazione e asilo nell’ambito della creazione del summenzionato spazio. Essendo l’aspetto dell’immigrazione di totale competenza della sovranità statale, ciascuno Stato membro rimaneva, appunto, sovrano nel decidere come regolare i flussi migratori (e la concessione del diritto di asilo) all’interno del proprio territorio. Tuttavia, i Paesi membri dell’UE concordavano rispetto alla necessità di armonizzare, quanto più possibile, dei principi e dei criteri da seguire in materia, in considerazione del carattere concorrente della competenza in tema dell’immigrazione. Nel 1997, con il Trattato di Amsterdam, si trovò una soluzione politica che consentì di progredire sul fronte della libera circolazione delle persone, con l’inserimento dell'Accordo di Schengen del 1985 nel Trattato sull'Unione Europea (taluni Stati membri tuttavia espressero il desiderio di ottenere uno statuto particolare e mantennero alcuni controlli alle proprie frontiere con altri Stati membri).
Questo brano è tratto dalla tesi:
L'integrazione dei cittadini di Paesi terzi nell'Unione Europea
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
Informazioni tesi
Autore: | Ana Maria Veres |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2009-10 |
Università: | Università degli Studi di Perugia |
Facoltà: | Scienze Politiche |
Corso: | Scienze Sociali della Comunicazione Interculturale |
Relatore: | Fabio Raspadori |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 74 |
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi