Analisi del processo di produzione di biogas per la fermentazione anaerobica di residui dell'industria agro-alimentare
Lo scenario energetico mondiale
Il crescente peggioramento della qualità dell’ambiente, legato all’utilizzo dei combustibili fossili e la necessità di garantire una maggiore sicurezza all’approvvigionamento energetico implicano che, nell’ottica di uno sviluppo equilibrato e sostenibile, un ruolo di primaria importanza sia attribuito allo sfruttamento di fonti di energia pulita, sicura e rinnovabile.
L’Unione Europea importa il 50% del proprio fabbisogno energetico e più del 75% del petrolio grezzo. Le previsioni future indicano una domanda in crescita ad un tasso dell’1,9% annuo, alla quale si potrà far fronte, in assenza di soluzioni alternative, solo a costo di ulteriori rischi ambientali.
Tra le fonti di energia rinnovabile, un ruolo di primo piano è assegnato alla biomassa, che rappresenta una delle risorse energetiche più interessanti, nonostante le molteplici difficoltà di impiego dovute all’ampiezza e all’articolazione delle fasi che costituiscono le singole filiere. (Biomasse agricole e forestali, rifiuti e residui organici:fonti di energia rinnovabile. Stato dell'arte e prospettive di sviluppo a livello nazionale)
Il termine ”biomassa“ viene usato per indicare una grande quantità di materiali di natura estremamente eterogenea costituiti da sostanze organiche di origine biologica e non fossile. Mediante il processo di fotosintesi le piante assorbono dall’ambiente circostante anidride carbonica e acqua, che vengono trasformate, con l’apporto dell’energia solare e di sostanze nutrienti presenti nel terreno, in materiale organico utile alla crescita della pianta. In questo modo vengono fissate complessivamente circa 2°—10 tonnellate di carbonio all’anno, con un contenuto energetico equivalente a 70 miliardi di tonnellate di petrolio, circa 10 volte l’attuale fabbisogno energetico mondiale. Rispetto alla minaccia dell’effetto serra, l’uso della biomassa è neutrale: utilizzati a scopi energetici, i vegetali restituiscono il carbonio immagazzinato durante la crescita.
La combustione della biomassa permette anche il proficuo re-impiego di materiale altrimenti non facilmente riutilizzabile ed è allo stato attuale il processo più utilizzato per lo sfruttamento della biomassa stessa per produrre energia elettrica e calore .
Le più importanti tipologie di biomassa sono residui agricoli e forestali, prodotti secondari e scarti dell’industria agro-alimentare, scarti dell’industria di trasformazione del legno (trucioli, segatura, etc.), scarti delle aziende zootecniche, alghe e colture acquatiche e i rifiuti solidi urbani.
Questi “rifiuti” o scarti di varie lavorazioni, possono essere utilizzati per la produzione di combustibili naturali utilizzabili per la produzione di energia elettrica o termica. Prima di essere utilizzata, la biomassa deve subire alcuni trattamenti o processi di trasformazione quali la digestione anaerobica, la fermentazione alcolica, la digestione aerobica, la pirolisi.
Nel bilancio energetico, la biomassa è la quarta risorsa utilizzata su scala mondiale (14% del consumo del pianeta); però a parte l’Austria, la Finlandia e la Svezia dove il suo ruolo non è trascurabile, la biomassa interviene soltanto per il 3.5% nel bilancio globale dell’Europa. Il settore delle biomasse per usi energetici è probabilmente la più concreta ed immediata fonte di energia rinnovabile disponibile. L’utilizzo di tale fonte mostra, però, un forte grado di disomogeneità fra i vari Paesi, infatti quelli in via di sviluppo nel complesso ricavano mediamente il 38% della propria energia da combustibili non fossili come legno, paglia e rifiuti animali.
L’impiego delle biomasse in Europa soddisfa, dunque, una quota piuttosto marginale dei consumi di energia primaria, ma il suo reale potenziale energetico non è ancora pienamente sfruttato. All’avanguardia, nello sfruttamento delle biomasse come fonte energetica, sono i Paesi del centro-nord Europa, che hanno installato grossi impianti di cogenerazione e teleriscaldamento alimentati a biomasse. (Thornley et al.2008)
Questo brano è tratto dalla tesi:
Analisi del processo di produzione di biogas per la fermentazione anaerobica di residui dell'industria agro-alimentare
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
Informazioni tesi
Autore: | Giuseppe Dascola |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2008-09 |
Università: | Università degli Studi della Calabria |
Facoltà: | Ingegneria |
Corso: | Ingegneria chimica |
Relatore: | Stefano Curcio |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 115 |
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi