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Applicazione di CO2 supercritico

Descrizione delle apparecchiature utilizzate

In questa parte sono descritti l’utilizzo del CO2 supercritico come mezzo di reazione e/o come reagente, nonché la strumentazione utilizzata con relativa procedura operativa, necessari alla realizzazione d’un esperimento in scCO2. Tutte le operazioni devono essere svolte in sicurezza per tutelare sia il corretto funzionamento dell’apparecchiatura sia l’integrità dell’operatore. Per la parte sperimentale sono stati utilizzati:

-un’autoclave per reazioni ad alta pressione;
-una linea vuoto-azoto;
-un impianto per l’uso di scCO2 della ditta svizzera SITEC®;
-un gascromatografo Agilent® serie 6850.

L’autoclave per reazioni ad alta pressione é costituita da un cilindro d’acciaio inossidabile all’interno del quale é collocato un reattore di vetro. Il cilindro presenta all’estremità superiore una filettatura usata per avvitare la testa e consentirne la chiusura. Sulla testa dell’autoclave sono presenti il manometro, un rubinetto ed un sistema a due ingressi. Uno dei due ingressi é tenuto chiuso tramite un bullone, l’altro ingresso é collegato direttamente all’impianto SITEC®, attraverso una valvola. L’apertura e/o chiusura della suddetta valvola consente le operazioni di caricamento del scCO2 ma anche di spillare aliquote di miscele di reazione durante il corso della stessa. Il volume utile dell’autoclave é di 95 mL.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Applicazione di CO2 supercritico

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Informazioni tesi

  Autore: Michele Armenio
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2005-06
  Università: Università degli Studi di Bari
  Facoltà: Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali
  Corso: Scienze e tecnologie chimiche
  Relatore: Angela Dibenedetto
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 79

FAQ

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Parole chiave

ambiente
co2
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