Vita quotidiana e uso dei beni nella Sardegna tradizionale
La famiglia sarda come soggetto
Tutte le relazioni sociali nella Sardegna tradizionale avevano origine a partire dal gruppo, più precisamente dal gruppo familiare. A dimostrazione di ciò, basti pensare alla prima domanda che veniva posta all’atto della presentazione: “de sos cales ses?”(a quale gruppo appartieni?). Il soggetto nella vita sociale, non era l’individuo, ma il gruppo al quale apparteneva. Alla domanda: “de sos cales ses?”, la risposta era: “soe de sos Tales”o“de sos de su Tale” (appartengo ai Tali o appartengo alla famiglia del Tal dei Tali).
La persona che ci si trovava davanti veniva valutata, innanzitutto, in base al gruppo di appartenenza. Il rapporto che si sarebbe instaurato in seguito, avrebbe sempre ricalcato, in intensità, quello esistente tra i gruppi interessati. Questo sta a dimostrare che, la vita dell’individuo, era sempre condizionata dal modo in cui era regolata la vita del gruppo.
Questa particolarità, inerente le relazioni sociali nella Sardegna tradizionale, è stata rilevata da Pigliaru, ma questi non è il solo ad aver analizzato quest’aspetto. Anche Luca Pinna infatti, e non potrebbe essere altrimenti data la sua ipotesi di familismo, si sofferma sull’idea di famiglia come soggetto. La famiglia, era l’unica struttura entro la quale le persone soddisfacevano ogni loro attesa, sia esistenziale, sia sociale. Se accettiamo l’ipotesi di Pinna, dobbiamo pensare la famiglia sarda come centro di tutto. Infatti, se è vero che, le relazioni più importanti, quasi le uniche, erano quelle di parentela, comparatico e vicinato, è anche vero che non potremmo dare un senso a queste, se non in riferimento alla famiglia. È vero, inoltre, che sono tutte relazioni aventi come soggetto la famiglia, non l’individuo.
A prima vista può sembrare che la relazione di comparatico smentisca questa ipotesi, dal momento che il compare era un individuo singolo. La peculiarità sta nel fatto che il compare, ossia colui che avrebbe fatto da padrino al proprio figlio, veniva scelto spesso per la sua posizione sociale, posizione che come vedremo in seguito, dipendeva sempre dall’onorabilità della famiglia. Così, come per la scelta del marito per la figlia, allo stesso modo per scegliere il padrino, la valutazione sull’onorabilità della famiglia veniva prima di tutto. Ciò dimostra che anche in questo caso al singolo si dava poca importanza, il rapporto aveva come soggetti prima di tutto le famiglie, non il singolo.
Questo brano è tratto dalla tesi:
Vita quotidiana e uso dei beni nella Sardegna tradizionale
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Informazioni tesi
Autore: | Gian Mario Testone |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2008-09 |
Università: | Università degli Studi di Parma |
Facoltà: | Scienze Politiche |
Corso: | Scienze politiche e delle relazioni internazionali |
Relatore: | Marco Bianchini |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 75 |
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