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Retail Banking in Italia ed Europa: profili concorrenziali

Caratteristiche dell’offerta di servizi bancari In Italia e in Europa

L’offerta nel retail banking mostra caratteristiche comuni tipiche del mercato bancario in generale. Il sottosettore indagato offre prodotti per il risparmio e prestiti, ma anche pagamenti e altri servizi tipici dell’intermediazione finanziaria; nonostante la tecnologia abbia portato anche in questo importante sottosettore finanziario significative novità e nuovi canali di distribuzione dei prodotti (si pensi all’Internet banking e al Mobile Banking, gli innovativi conti correnti on-line che permettono una gestione indipendente da casa o dal computer da parte del cliente:

in Italia, oltre 11,5 milioni - con un incremento del 25% nel 2006 rispetto all'anno precedente - i conti correnti abilitati ad almeno uno dei canali alternativi allo sportello tradizionale, ovvero più di un conto su tre è online), la rete di filiali e succursali (canale distributivo diretto) esistente rimane ancor il più importante punto di riferimento, specialmente perché prevede un rapporto più stretto e mirato con la propria clientela e per l’esistenza di alcuni prodotti che possono essere complessi da gestire individualmente tramite canali remoti (si pensi ad esempio ad un contratto di mutuo).

Dal momento che le banche al dettaglio si occupano di elevati volumi di denaro e di informazioni della propria clientela, è normale che queste abbiano sviluppato procedure sempre più standardizzate e registri dei crediti innovativi per la loro gestione: di conseguenza il retail banking si caratterizza per regolamentazioni, interventi statali, reti e ulteriori caratteristiche che rendono il mercato differente all’interno dei singoli Stati Membri.

Generalizzando a livello europeo, l’attività bancaria al dettaglio è svolta da una ampia varietà di fornitori che vanno dalle piccole banche (le quali offrono solo servizi al dettaglio), alle banche di media o elevata dimensione, le quali invece operano in diverse e numerose altre attività bancarie (le cosiddette private o corporate banking). In questa sede ci occuperemo solo delle prime.

A tal proposito, nel secondo rapporto intermedio sui conti correnti della Commissione Europea, per quanto riguarda la struttura del mercato (applicando al grado di concentrazione così come all’identità dei principali protagonisti), l’Italia sembra essere il paese con la minor concentrazione del settore retail banking (tenendo conto dei dati circa i gruppi unificati a causa della mancanza di statistiche nel settore che riguardino i 25 Stati Membri) assieme a Spagna e Germania, a differenza di Belgio, Svezia e Paese Bassi con la maggior concentrazione.

Una delle misure della concentrazione per le prime tre e cinque banche più importanti di ogni Paese, rappresentata nel grafico 9, utilizza le quote del campione basate sul reddito derivante dai conti correnti, estrapolate dalla misura del mercato secondo il tasso di copertura così stimato a partire dai dati dei depositi: si può notare che i Paesi con una concentrazione oltre l’80% (secondo le prime tre banche più importanti) sono i Paesi Bassi, il Belgio e la Lituania, mentre quelli con la concentrazione inferiore al 50% sono la Spagna, l’Irlanda, l’Italia, la Germania e la Lettonia. La media europea (ponderata per la popolazione) si attesta al 53%, mentre un 60% lo raggiungono i Nuovi Stati Membri rispetto ad un 51% di quelli dell’Europa dei 15.

Queste stime (nel rapporto intermedio vengono misurate in tre modi differenti, tuttavia conducono agli stessi risultati circa gli Stati dalla più alta e bassa concentrazione), confermano la tesi di una moderata frammentazione del mercato bancario a livello nazionale: nonostante ciò, una delle spiegazioni più plausibili al fenomeno della bassa concentrazione in nazioni come l’Italia e la Germania, espressa anche dalla Commissione Europea per la Concorrenza, riguarda la massiccia presenza di banche legalmente indipendenti (nel caso dell’Italia, per esempio, troviamo infatti i casi delle Casse di Risparmio e delle Banche di Credito Cooperativo).

Questo brano è tratto dalla tesi:

Retail Banking in Italia ed Europa: profili concorrenziali

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Informazioni tesi

  Autore: Ilaria Stoffella
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2006-07
  Università: Università degli Studi di Trento
  Facoltà: Economia
  Corso: Scienze dell'economia e della gestione aziendale
  Relatore: Simonetta Vezzoso
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 91

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