Problematiche nella selezione del settore calcistico giovanile

A livello fisico, lo sviluppo puberale comporta modificazioni corporee rapide e profonde. Il corpo dell’adolescente smette di „parlare’ il linguaggio infantile, ma non manifesta ancora quello adulto e si evidenzia la cosiddetta “via di transito”. Se tali modificazioni vengono percepite come gradevoli e nella norma ci sarà armonia tra cambiamenti fisici e psicologici; diversamente se l’immagine corporea percepita fosse poco armoniosa si può verificare imbarazzo, ansia, senso di inadeguatezza, perdita di autostima e senso di inferiorità.
In termini pratici, mediamente il picco di crescita nel maschio inizia poco prima degli 11 anni, ma raggiunge l’apice proprio nella categoria dei “Giovanissimi” cioè tra i 13 e 15 anni. Nel corso dell’anno in cui lo scatto è più pronunciato, può verificarsi un aumento di peso oltre 12 Kg e una crescita in altezza di 15 cm. Inoltre il processo di crescita tipico di questa età procede dall’estremità verso il centro: le mani e i piedi, ad esempio, diventano più grandi delle braccia e delle gambe, mentre contemporaneamente le orecchie e i tratti del volto aumentano di dimensioni prima della testa stessa. Non avendo chiaro il diverso ritmo di crescita delle diverse parti del corpo, l’adolescente ha l’impressione di essere disarmonico, si sente goffo e spesso non avverte il carattere temporaneo di tale situazione, e ne soffre. Cambiano in oltre le caratteristiche sessuali, con la maturazione degli organi riproduttivi e le modificazioni della voce.
Qui la figura e l’importanza di chi segue il ragazzo può essere fondamentale per aiutarlo ad uscire senza troppi traumi da questa difficile età, e sarà quindi molto importante se si sarà instaurato già da prima, da quando il ragazzo era ancora un bambino, un rapporto di fiducia e confidenza reciproca. Spesso gli adolescenti si sentono soli rispetto ai loro problemi, che vengono vissuti in maniera a volte drammatica rispetto alla loro reale consistenza...soltanto perchè non hanno un adulto di riferimento al quale confidare le loro paure ( di non essere adeguati, del futuro che li aspetta, del loro corpo così cambiato in poco tempo...).