Processo penale ed esigenze di sicurezza: il ''doppio binario'' nella criminalità organizzata
Analisi sociologica
Vari studi socio criminologici hanno ampiamente illustrato come il comportamento del singolo, in un determinato contesto deviante, subisca specifiche sollecitazioni per cui, quanto più i fattori criminogenetici ed ambientali favoriscono la commissione di atti ostili, tanto meno risulteranno significative le componenti legate alla personalità individuale. La storia insegna che il territorio funge da base consolidata per i mafiosi: la stessa suddivisione urbanistica di Palermo, delimitata da quattro macro aree metropolitane, ha in qualche modo facilitato il compito della spartizione delle zone di egemonia delle famiglie dominanti. Il filo conduttore di ogni tipo di devianza è il quartiere: il gruppo criminale occupa gli spazi vuoti dei giovani. Coloro che non hanno un lavoro, non frequentano la scuola, non hanno un legame con la famiglia naturale, trovano identità e senso di appartenenza nell’aggregazione mafiosa. Non deve stupire dunque se, nell’esame del fenomeno criminale in questione, venga utilizzato un canone metodologico consistente nell’ analisi della dimensione umana degli appartenenti al gruppo in correlazione con il territorio in cui operano e con la struttura a cui si affiliano. Il rapporto dualistico singolo- organizzazione si sostanzia in un complesso quadro destinato ad orientare i comportamenti dei soggetti che ne fanno parte, pur in mancanza di effettive norme interne scritte. Il concreto funzionamento del sistema è riconducibile al metodo violento ed intimidatorio utilizzato dall’associazione: la capacità del reggente di censurare comportamenti dissenzienti, ottenendo l’autorevolezza.
necessaria per guadagnarsi il rispetto degli affiliati, funge da formula di obbedienza e collante tra gli appartenenti al gruppo. In questa realtà delinquenziale un aspetto peculiare è rappresentato dall’ambiente familiare e culturale dove ha inizio il percorso criminale dei futuri “uomini d’onore”: la disoccupazione, il precocissimo abbandono scolastico, la povertà e le situazioni di degrado in cui questi giovani soggetti versano determina la commissione dei primi reati, spesso riconducibili a delitti contro il patrimonio. L’impiego dei minori ovviamente si modifica con il trascorrere del tempo.
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Processo penale ed esigenze di sicurezza: il ''doppio binario'' nella criminalità organizzata
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Informazioni tesi
Autore: | Flavia Moscioni |
Tipo: | Tesi di Laurea Magistrale |
Anno: | 2008-09 |
Università: | Libera Univ. Internaz. di Studi Soc. G.Carli-(LUISS) di Roma |
Facoltà: | Giurisprudenza |
Corso: | Giurisprudenza |
Relatore: | Giorgio Lattanzi |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 211 |
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