Analisi della sedimentazione primaria in un impianto di trattamento biologico di reflui misti

Viene definita chiariflocculazione un„operazione combinata e simultanea di coagulazione, flocculazione e sedimentazione.
Per quanto riguarda la sedimentazione primaria, l’adozione di uno stadio chimico-fisico in questa fase è un sistema molto diffuso, perché comporta una serie di vantaggi connessi alla rapidità di avviamento (molto importante specie per far fronte alle oscillazioni di carico), all’insensibilità ai composti tossici (eventualmente derivati da scarichi industriali), alla relativa semplicità di gestione, alla possibilità di applicazione a liquami freddi o diluiti.
Si utilizza la sedimentazione primaria come chiariflocculatore quando il carico è superiore alla capacità del successivo trattamento biologico ed è costituito da materiale sospeso rimovibile mediante chiariflocculazione. I rendimenti di rimozione possono arrivare al 70-80% nei confronti del BOD5 .
Il carbone attivo in polvere può essere utile, dosato per esempio nel dissabbiatore aerato ed eliminato in sedimentazione primaria, per rimuovere composti poco biodegradabili eventualmente anche inibenti nei confronti della biomassa.
Bisogna tener conto, per l’utilizzo di un trattamento chimico-fisico in questa fase, dei sovraccosti dovuti sia al consumo di reattivi (soprattutto nel caso del carbone attivo), sia alla maggiore produzione di fango.
In alcuni casi, il miglioramento dell’ efficienza di sedimentazione può essere conseguito senza alterare le caratteristiche funzionali, con semplici accorgimenti individuabili attraverso l’effettuazione di verifiche idrodinamiche.