La liberalizzazione dei servizi di handling aeroportuale

In tutta la normativa relativa alla liberalizzazione del trasporto aereo i legislatori comunitari hanno scelto di lasciare agli Stati membri qualche residuo potere decisionale, data l'importanza pubblica e strategica del settore in questione.
Nel caso dell'assistenza a terra gli Stati membri mantengono la possibilità di subordinare l'attività di prestatore di servizi all'ottenimento di un riconoscimento di idoneità, che viene rilasciato da un'autorità pubblica indipendente dall'ente di gestione dell'aeroporto. I criteri per il rilascio del riconoscimento sono stabiliti a grandi linee dalla Direttiva n. 96/67/CE.

Si tratta, in particolare, dell'art. 11 della Direttiva in esame.
Con questa norma la Direttiva si propone lo scopo di conciliare le esigenze di controllo e di sicurezza con le nuove norme relative alla liberalizzazione dei servizi aeroportuali. (Vedi M. Boin, Servizi di assistenza a terra nella nuova normativa comunitaria, Contratto e impresa/Europa, 1997, pag. 351 e ss.)

Tale disposizione, nelle ipotesi in cui il libero accesso al mercato dei servizi di assistenza a terra risulti ostacolato dall'esistenza di limitazioni e regole previste dalla disciplina comunitaria, affida agli Stati membri il compito di adottare una procedura volta a selezionare, tra i richiedenti, coloro che potranno produrre i servizi in questione. (Vedi A. Masutti, Il diritto aeronautico. Lezioni, casi e materiali, Torino, 2004, cap. V.)

Il legislatore comunitario non lascia piena discrezionalità alle autorità nazionali degli Stati membri nello stabilire quali procedure debbano essere adottate. Al contrario, detta una disciplina molto precisa. Il fine è quello di garantire trasparenza e obiettività nella scelta delle condizioni di svolgimento della selezione, nonchè imparzialità del soggetto deputato alla scelta dei prestatori. La Direttiva dispone che tali criteri debbano essere applicati in modo non discriminatorio, in rapporto con l'obiettivo perseguito e non possano portare a una riduzione di fatto dell'accesso al mercato. Inoltre i criteri devono essere resi pubblici e i prestatori e gli utenti devono essere previamente informati circa la procedura di rilascio.