Politica e televisione: la campagna elettorale in Italia dal 1994 al 2006

“Una campagna elettorale è come una telenovela (o se si preferisce, un film) il cui svolgimento non è evidente mentre si assiste puntata dopo puntata, ma che appare chiaro solo alla fine” (Livolsi M. Volli U. a cura di (1997) Il televoto. La campagna elettorale in televisione Milano, Franco Angeli).

Questa metafora mi sembra racchiude bene il senso di una campagna elettorale. Il momento più emozionante, fortemente simbolico della vita politica del paese, che dura molto e si risolve in un solo giorno, il giorno del voto, in cui si decreta il vincitore o lo sconfitto.

Ogni campagna è diversa dalla altre, ha un suo particolare clima, può interessare per tutto il suo periodo o entrare nel vivo solo negli ultimi giorni; costellata di eventi casuali o, il più delle volte provocati ad arte. La comunicazione politica, assume in questo periodo una sua specificità, in quanto si fa più concreto il bisogno di “vendere” la politica all’elettorato.

Negli ultimi anni assistiamo ad elezioni continue, gli elettori sono costantemente chiamati alle urne e hanno bisogno di essere costantemente sollecitati. Si parla di campagne permanenti38, in quanto la differenza tra i due periodi si fa sempre più sottile ed impercettibile, sembrano sovrapporsi e l’uso dei media ha accentuato questa sovrapposizione.

Nella confusione della politica, tra simboli e partiti diversi, il politico ha la necessità di essere costantemente ricordato e per fare ciò si serve dei media. Presenzia spesso ad iniziative pubbliche, rilascia dichiarazioni, partecipa a trasmissioni televisive più o meno politiche. Il politico aldilà della campagna elettorale, cerca di essere sempre visibile. Lo sviluppo della campagna permanente ha portato nuovi termini e una differente periodizzazione della campagna elettorale.

Accanto ai canonici trenta giorni prima della data del voto, regolamentati dalla legge sulla par condicio per la parità di accesso al mezzo televisivo, hanno visto accrescere di importanza anche altri periodi, come la precampagna. Identificabile come tutto quel periodo precedente all’avvio della campagna elettorale nella quale il partito, i candidati iniziano a presentarsi ed a collocarsi nella mente dell’elettorato.

Nell’ultima campagna elettorale italiana, si è introdotto, seppure parzialmente, un altro periodo, proveniente dal sistema americano, quello delle primarie e delle preprimarie. Anche se limitato ad un solo schieramento politico, il centro sinistra, le primarie per la scelta del candidato premier hanno catalizzato l’attenzione dei media in un periodo in cui
l’attenzione per la politica poteva essere bassa.

La presentazione dei candidati ne ha dato visibilità, così come il successo ottenuto dal futuro presidente Prodi ha portato l’attenzione sullo schieramento del centro sinistra, sul successo ottenuto dalla novità da loro introdotta e per un certo periodo sono riusciti a
dettare l’agenda della politica.