Il Curriculum Universitario del Corso di Laurea in Infermieristica: analisi storico-logica. Prospettive future attraverso la metodologia del Problem-Based Learning.

Nel primo anno accademico di entrata in vigore del D.P.R. N 867/75 cominciarono a coesistere due modi diversi di pensare la Professione Infermieristica, uno legato a quanto stabiliva il “Mansionario”(13), l'altro ispirato a quanto riportato nel Decreto n. 867/'75, uno prettamente incentrato su quali e quante manovre fossero permesse o ordinate all'Infermiere, l'altro indirizzato a far maturare una consapevolezza clinicoteorica che superasse e al contempo implementasse l'operato tecnico assistenziale.
Venne a crearsi quindi un enorme gap tra “pratica e teoria” infermieristiche, che caratterizzerà e penalizzerà la professione fino ai giorni nostri. Saranno molte le proposte che verranno attuate per cercare di risolvere questo problema, in un continuo tentativo di rendere congruo il “ciò che l' Infermiere doveva sapere” a “ciò che doveva fare”, per ovviare alla sorpassata concezione della “ pratica senza teoria” e sostituirla con una più moderna visione della “teoria clinica in funzione della pratica”. Un primo decisivo passo in avanti in questa direzione venne fatto nel 1978 con l'istituzione del Servizio Sanitario Nazionale ad opera della Legge n 833(16) creata per rispondere alle esigenze dovute ai cambiamenti sociali che stavano fiorendo in quel periodo e che avrà notevoli ripercussioni anche sul ruolo dell'Infermiere all'interno del mondo sanitario.
Già nel '78 il ruolo dell'Infermiere cominciava ad acquisire nuove valenze soprattutto perché il Ministero della Sanità cercò di attuare alcune strategie di adattamento ad una richiesta sanitaria da parte della società sempre più complessa e totalizzante. é il cittadino stesso che si appropria di nuovi inalienabili diritti e lo Stato avverte la necessità di riconoscergliene di nuovi, oltre a quelli civili e politici già consolidati, al fine di promuoverne l'accrescimento delle potenzialità sociali. Quando per la prima volta si cominciò concretamente a parlare di “diritto alla salute” e di “tutela sociale” non si poté non farlo senza stabilire parallelamente un sistema di risposte sanitarie adeguate ed accessibili.