Un romanzo gotico canadese: 'Alias Grace' di Margaret Atwood

James Hogg fu soprattutto un poeta; la sua opera narrativa di maggior rilievo è Confessions of a Justified Sinner (1824).
Il libro è strutturato in due parti principali, la ‘Cronaca del redattore’ e le ‘Confessioni’, che raccontano sostanzialmente le stesse vicende da punti di vista diversi. Un anziano possidente sposa una donna più giovane di lui, fortemente influenzata da un predicatore calvinista, seguace dell’antinomismo, di nome Wringhim. La coppia ha due figli, George, riconosciuto dal padre, e Robert, di cui il possidente non accetta la paternità e che la madre alleva con l’aiuto del predicatore, che gli dà il proprio nome. Robert, persuaso dal padre adottivo di far parte degli ‘eletti’, coloro che sono già stati predestinati al paradiso, tormenta il fratello in ogni modo, ritenendolo uno dei ‘reprobi’; a un certo punto, George reagisce blandamente e poco tempo dopo viene trovato morto. Robert diventa quindi erede dei beni di famiglia e si allea con un misterioso amico che sembra in possesso di poteri soprannaturali; inizia però a soffrire di disturbi della memoria. Ricercato perchè ritenuto colpevole della morte del fratello, risulta scomparso.
Perchè Hogg racconta due volte gli stessi eventi? La ‘Cronaca del redattore’ ha un tono più obiettivo rispetto alle ‘Confessioni’ scritte da Robert, che può servire a dare una parvenza di verosimiglianza ad episodi poco credibili e a cercare di inserirli in un contesto realistico.
Il tema centrale del libro è quello della persecuzione, sia che essa avvenga da parte di Robert ai danni di George, sia che si tratti di quella che Robert subisce da Gil-Martin, il suo enigmatico amico che egli sostiene sia il diavolo. La tematica della persecuzione e della congiura è tipica del gotico, ma in questo caso è particolarmente complesso stabilire quanto ci sia di reale in essa. Gil-Martin e Robert sembrano essere inseparabili, e ad un certo punto Robert inizia a sospettare che ci sia qualcosa di anormale nel rapporto: I generally conceived myself to be two people. When I lay in bed, I deemed there were two of us in it; when I sat up I always beheld another person [...] The most perverse part of it was that I rarely conceived myself to be any of the two persons. Il fatto che Robert racconti la storia della propria persecuzione indurrebbe a pensare che egli possa essere paranoico e non sia completamente attendibile. D’altro canto, non è facile rispondere agli interrogativi sulla vera natura di Gil-Martin, e la possibilità che il narratore stesso sia paranoico o schizofrenico è un punto focale in questo libro. L’autore non dà risposta, lasciando il lettore in uno stato di dubbio estremamente difficile da sciogliere.