''Patrioti all'Alpe andiamo''. Il Risorgimento tra rivoluzioni e canzoni
I canti del ‘48 siciliano
Le idee liberali che sottesero la riforma politica, economica e sociale in Italia, ricevettero sempre più consensi in ampi strati della popolazione nei primi decenni dell’Ottocento. Vi era anche l’opinione che la realizzazione di tali idee, fosse possibile soltanto attraverso degli atti rivoluzionari.
Il primo moto rivoluzionario italiano scocca il 12 Gennaio del 1848 in Sicilia, a Palermo, e in breve tempo i tumulti raggiunsero anche Napoli, dove il re Ferdinando II fu costretto a concedere una costituzione. I siciliani però in modo più deciso rispetto ai moti del ’20, vollero l’indipendenza. Guidati da Ruggero Settimo, crearono uno stato autonomo che resisterà per circa sedici mesi, fino a quando l’isola non sarà riconquistata sanguinosamente dall’esercito borbonico.
I canti popolari che si originarono da queste contingenze furono numerosissimi. Essi furono la dimostrazione più chiara del coinvolgimento del popolo siciliano negli avvenimenti del ’48. Il canto Lu dudici Jnnaru 1848, di autore anonimo e di origine popolare, è una “storia” che narra l’inizio concitato della rivolta e la fuga dei soldati borbonici.
La “storia” è un componimento di solito costituito da ottave di endecasillabi (esistono anche storie in quartine di settenari o ottonari) che narra una vicenda storica o leggendaria. Spesso i due versi finali sono a rima baciata, e l’ultimo verso di una strofa rima con il primo verso di quella seguente, questo espediente è chiamato in siciliano rima ntruccata o ntruccatura (Vedi, Antonino Uccello, Risorgimento Risorgimento e società nei canti popolari siciliani)
Questo brano è tratto dalla tesi:
''Patrioti all'Alpe andiamo''. Il Risorgimento tra rivoluzioni e canzoni
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Informazioni tesi
Autore: | Alessandro Crocco |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2009-10 |
Università: | Università degli Studi di Catania |
Facoltà: | Lettere e Filosofia |
Corso: | Filologia moderna |
Relatore: | Maria Rosa De Luca |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 138 |
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