Metodi di indagine non distruttiva: il complesso delle prove radiologiche in uso nel campo dell'industria

La tecnica neutronica è connessa con la tomografia; infatti nei laboratori più all’avanguardia del settore, con la tecnica della tomografia a neutroni si sono fatti e si stanno facendo eccezionali scoperte e passi avanti nell’investigazione della materia. Si vedranno quindi i principi e i presupposti su cui si basa la tomografia a neutroni, tenendo conto che in linea di principio tutto ciò che verrà detto è valido in generale per la tomografia eseguita con i diversi sistemi di radiazione, che sono stati esaminati nei capitoli precedenti.

La tomografia si presenta come un’evoluzione della tecnica radiografica, nel senso che permette di superare alcune tra le sue più pesanti limitazioni, prima tra tutte la sua natura di misura integrale. Infatti, l’immagine ottenuta da radiografia rappresenta la somma di tutte le strutture che la radiazione ha incontrato attraversando il campione. Invece, talvolta risulta necessario porre in evidenza un singolo strato del campione, eliminando l’interferenza dovuta alle altre regioni del corpo ed a questo problema rispondono i metodi di tomografia (dal greco: sezione a strato).

Nella tomografia ricostruttiva l’oggetto indagato è suddiviso in strati paralleli che vengono esplorati da fascetti di radiazione penetrante, eliminando così il problema dell’interferenza esistente nella radiografia, infatti, mentre in tale tecnica tutti gli strati sono attraversati contemporaneamente dalla radiazione e viene registrata la sovrapposizione di questi, nella tomografia il fascio di radiazioni investe il singolo strato senza sovrapposizione di piani. Ciascuno strato è descritto dalla distribuzione f (x,y) di una sua proprietà misurabile, e nella fattispecie tale grandezza è il coefficiente di attenuazione lineare per la radiazione utilizzata.