Favorire la politica al femminile: quali soluzioni?
Azioni positive, quote rosa, misure antidiscriminatorie
In generale, le azioni positive o affirmative actions consistono in misure specifiche diseguali destinate ad eliminare, o almeno ridurre, le conseguenze sfavorevoli derivanti dall’appartenenza a gruppi sociali segnati da uno “svantaggio sistemico”. In particolare, per quel che interessa ai fini del nostro discorso, ciò può applicarsi anche all’ appartenenza al genere femminile. Si tratta di interventi che possono consistere in atti singoli finalizzati alla diretta attribuzione di un vantaggio ai soggetti “deboli” (come le forme di quote di presenza femminile nelle assunzioni al lavoro o nelle progressioni di carriera, imposte dalla legge o frutto di negoziazione tra le parti sociali), oppure in veri e propri programmi o piani volti a rimuovere gli ostacoli di fatto all’affermazione dell’uguaglianza tra uomini e donne nel mercato del lavoro. Il rischio è che misure di questo genere possano tradursi in “discriminazioni alla rovescia”, suscitando una serie di spinosi problemi, soprattutto in relazione al significato che viene ad assumere il principio di eguaglianza. Secondo autori più critici, le azioni positive non contribuiscono a rimuovere un ostacolo, ma più semplicemente agiscono come se l’ostacolo non ci fosse: quindi, impongono, in via di fatto, una soluzione più favorevole ad una o più persone, creando perciò e paradossalmente - secondo il loro punto di vista - una vera e propria discriminazione di risulta. Di rilievo è la distinzione, che brevemente mi limito ad accennare, sostenuta da alcuni autori tra azioni positive vere e proprie e misure antidiscriminatorie; le seconde si distinguerebbero dalle prime in quanto si limiterebbero semplicemente ad assicurare ai cittadini di entrambi i sessi di partecipare alle competizioni elettorali, senza attribuire privilegi
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Favorire la politica al femminile: quali soluzioni?
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Informazioni tesi
Autore: | Alessandra Varolo |
Tipo: | Tesi di Laurea Magistrale |
Anno: | 2009-10 |
Università: | Università degli Studi di Ferrara |
Facoltà: | Giurisprudenza |
Corso: | Giurisprudenza |
Relatore: | Paolo Veronesi |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 216 |
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