La percezione degli insegnanti sull’ADHD e l’adattamento psicosociale dei bambini di scuola primaria: uno studio preliminare
ADHD, La prospettiva dell’insegnante
Inizialmente sono stati analizzati i dati con il fine di descrivere i comportamenti di disattenzione e di iperattività nella prospettiva dell’insegnante, considerando le differenze di genere, di classe, di età e di provincia.
I dati relativi ai comportamenti disattentivi(comportamenti in cui si presenta un’evidente difficoltà a rimanere attenti o a lavorare su uno stesso compito per un periodo di tempo sufficientemente prolungato) e iperattivi(eccessivo livello di attivazione motoria e verbale), analizzati per mezzo del t test per campioni indipendenti, risaltano come dalla percezione degli insegnanti i maschi sono più disattenti e iperattivi delle femmine (Kirby,2006). Questo dato troverebbe riscontro negli studi sulle differenze di genere di Buitelaare Engeland (1996) e DuPaul (1998) che riportano come entrambi questi comportamenti siano più diffusi tra i maschi.
Come già sottolineato nella parte teorica invece, altri autori come Sangal et al (2006) ritengono che nel caso dei bambini i problemi di iperattività motoria siano più marcati, mentre per le bambine predominino i problemi di attenzione, che però possono passare più inosservati: questi dati tuttavia non sono emersi nel presente lavoro di tesi. Questo è giustificato dal fatto che nello studio di Sangal(2006) i disturbo realmente rilevato è dato da ciò che è emerso attraverso i profili diagnostici, mentre nel nostro studio i dati ricavati pervengono dal percepito dell’insegnante in merito all’ADHD. Inoltre, emerge come i bambini di terza siano i più disattenti e iperattivi: anche qui i due elementi dall’ADHD coincidono mostrando come i bambini tendenzialmente più iperattivi siano anche più disattenti. Anche Riecher-Rosser e Steiner (2010) sostengono che siano più i bambini di 8 anni, e quindi di terza elementare, a presentare i sintomi dell’ADHD. Infatti, come già sostenuto, sono i fattori genetici e temperamentali, nonché l’ambiente circostante a favorire l’insorgere del disturbo: secondo gli autori questo periodo dell’infanzia del bambino è quello nel quale si presentano maggiormente i problemi legati a questo disturbo dell’apprendimento. Si è proceduto ad analizzare disattenzione e iperattività in merito all’età: anche in questo caso i due comportamenti nella percezione degli insegnanti convergono ; i bambini di 8 anni risultano più disattenti e iperattivi rispetto agli altri gruppi (7, 9, 10 e >10 anni): questo coinciderebbe anche con il fatto che siano i bambini di terza ad avere le stesse caratteristiche, come precedentemente detto.
Infine si nota come nella provincia di Torino gli insegnanti sembrano cogliere maggiori comportamenti di disattenzione rispetto alle altre province di Cuneo e di Asti sia per la disattenzione che per l’iperattività. Nella ricerca bibliografica effettuata oltre allo studio di Cardo e Barcelo(2006) in Spagna, nell’isola di Maiorca, non ho riscontrato studi specifici su parti di territorio. È comunque ipotizzabile che in centri di grandi dimensioni, quali Torino e altre grandi città, la percezione circa l’entità sia più esacerbata (per una serie di fattori diversi, come ad esempio un maggior inquinamento ambientale che potrebbe aumentare il livello di stress sia negli adulti che nei bambini, dando come esito una maggiore tendenza a cogliere elementi di disattenzione e maggiore attività tra questi ultimi, ma anche un eccesso di distraibilità ed eccitazione tra i bambini) e questo potrebbe essere minore in realtà più ridotte.
Tutto questo potrebbe essere collegato al fatto che il disturbo non è solo dato da fattori genetici e caratteriali dei bambini, ma vi intervengono elementi esterni. Come sottolinea Perozzo (2010) l’ambiente in cui il bambini cresce, nonché il periodo storico, possono influenzare il disturbo. Inoltre la percezione dell’insegnante può essere distorta da vari elementi, come problemi personali o particolari difficoltà con una determinata classe, non portati necessariamente da problemi di apprendimento, ma anche da problemi con le famiglie(Fontana, 1996).
Questo brano è tratto dalla tesi:
La percezione degli insegnanti sull’ADHD e l’adattamento psicosociale dei bambini di scuola primaria: uno studio preliminare
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Informazioni tesi
Autore: | Ernestina Fiore |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2009-10 |
Università: | Università degli Studi di Torino |
Facoltà: | Psicologia |
Corso: | Psicologia |
Relatore: | Silvia Ciairano |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 130 |
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