MGF: la difficoltà della democrazia
La situazione africana
L’usanza in questione risulta essere per lo più praticata nel continente africano.
Più precisamente, la zona maggiormente colpita da questo fenomeno risulta essere la parte centrale del continente; ancora più nello specifico, si registrano testimonianze che vedono la pratica concentrarsi nel Corno d’Africa e nella zona che dal mar Rosso si estende fino all’equatore; dalla parte nord dell’Egitto e dal Sudan si estende fino al Kenya e alla Tanzania dell’Africa orientale; si estende anche fino alle coste del’Africa Occidentale: in tutti i paesi compresi tra la Sierra Leone e la Mauritania inclusa la Nigeria; nel sud è praticata nel Mozambico, nel Botswana e nel Lesotho.
La più comune tipologia utilizzata in Africa è la tipologia II, che è diffusa in più di venti paesi. La tipologia I è utilizzata nel sud dello Yemen (Aden), nell’Oman in Egitto e in Sudan. Tipologie differenti e più soft di MGF sono praticate da musulmani in Indonesia e Malaysia (tipologia IV). Per quanto riguarda l’infibulazione (tipologia III) è comunemente praticata in Somalia ed ovunque esistano etnie somale (Gibuti, Etiopia e Kenya), nonché tra i sudanesi musulmani del nord e in alcune parti dell’Alto Egitto. Per quanto riguarda l’Africa occidentale la pratica è segnalata tra alcuni gruppi musulmani del Mali e della Nigeria.
Riprendendo quanto poc’anzi detto sulle popolazioni di origine somala, sottolineiamo che in Somalia ogni ragazza senza eccezione è sottoposta a mutilazioni genitali che, per la maggior parte, risultano essere appartenenti alla tipologia III. Nelle zone dove vivono questi gruppi etnici, l’intervento è eseguito su bambine prima della pubertà e, solitamente, senza alcun rituale.
Nel Sudan, sebbene la legislazione del 1945 proibisca ufficialmente la circoncisione faraonica, la pratica persiste, anche se prevalentemente superata dalla clitodermia (tipologia II).
In Egitto, dove da molto tempo ha ormai intrapreso un cammino di scolarizzazione e modernizzazione (sebbene non necessariamente esiste una proporzionalità inversa tra cultura e diffusione della pratica), la mutilazione è ancora presente in buona parte della Valle del Nilo. Fino agli anni ’20 quasi ogni ragazza in Egitto era mutilata; ci sono dati affidabili che stabiliscono che tutt’oggi le donne mutilate siano più di quelle non mutilate.
Questo brano è tratto dalla tesi:
MGF: la difficoltà della democrazia
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Informazioni tesi
Autore: | Evita Bonino |
Tipo: | Tesi di Laurea Magistrale |
Anno: | 2009-10 |
Università: | Università degli Studi di Torino |
Facoltà: | Giurisprudenza |
Corso: | Giurisprudenza |
Relatore: | Maria Borrello |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 152 |
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