Evoluzione e struttura del mercato discografico
La Payola
Il potere della radio diventò pressoché assoluto, riuscendo a determinare in larga misura il successo o il fallimento di un fonogramma. Tale peculiarità era talmente forte, da determinare, quasi in contemporanea, l’emergenza di una pratica distorsiva, denominata payola, che consisteva nella programmazione radiofonica di musica dietro compenso (illecito) agli operatori, al fine di affermare determinati prodotti sul mercato.
In altri termini, numerosi programmatori di palinsesti, disc jokey e così via incominciarono a dimostrarsi particolarmente sensibili al fascino di specifici fonogrammi accompagnati da regalie in natura, da consistenti trasferimenti monetari o da acquisizioni di una parte dei diritti d’autore e conseguenti rendite. Ciò, ovviamente, alterava la giusta concorrenza tra prodotti e determinava il prevalere artificioso di quelli maggiormente sostenuti da benefits.
Nel 1960 il Congresso degli Stati Uniti, dopo un’accurata indagine, dichiarava la pratica un crimine federale e, pertanto, sottoposta allo statuto delle Racketeer Influenced and Corrupt Organizations.
Se tutto ciò conferma la sinergia (virtuosa o viziosa) tra radiofonia e fonografia, un altro evento, di carattere strutturale, ha interessato l’ambito in osservazione. Infatti la complementarità dei settori tecnologici e la necessità di fornire all’hardware il relativo software ha determinato un processo di concentrazione delle diverse filiere produttive in enormi conglomerati definiti come entertainment industry.
Secondo una logica economicamente ineccepibile, i costruttori di apparecchi hi-fi trovano il settore fonografico una naturale e conveniente diversificazione delle proprie attività, mentre i produttori televisivi e cinematografici, utilizzatori per necessità di grandi quantità di musica, hanno ben presto realizzato i numerosi vantaggi derivanti dal possedere le proprie record companies. Inoltre i vantaggi del controllo congiunto dei diversi settori mostra ulteriori punti di forza in ambito strategico, finanziario e così via.
Si sancisce pertanto la nascita dei grandi oligopoli internazionali che hanno interessi nell’elettronica, nelle industrie musicali, televisive, cinematografiche e in gruppi editoriali.
Da una parte, le sempre più sofisticate esigenze produttive e di consumo stimolano le economie di varietà, dall’altra la stretta analogia tra i diversi settori permette un facile travaso di competenze e costituisce il naturale mastice per questi colossi internazionali.
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Evoluzione e struttura del mercato discografico
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Informazioni tesi
Autore: | Paolo Babini |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2007-08 |
Università: | Università degli Studi di Bologna |
Facoltà: | Economia |
Corso: | Economia aziendale |
Relatore: | Carlo Boschetti |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 42 |
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