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Il decentramento amministrativo e le nuove funzioni degli enti locali in Italia

Il paradigma del New Public Management

Il NPM è definibile come uno stile di gestione del settore pubblico, che sull'esempio delle pubbliche amministrazioni anglosassoni, vuole integrare il diritto amministrativo e le pratiche gestionali tradizionali di un ente pubblico con una metodologia più orientata al risultato (l'interesse pubblico). Come ho appena accennato il NPM si diffonde in particolare nei paesi anglosassoni, tuttavia ciò avviene a partire da elaborazioni e revisioni della tradizione di business administration statunitense, che successivamente si sono diffuse anche in Europa.
Ma perché nasce l'idea di creare un'alternativa ai due modelli “ideali” di amministrazione già esistenti ? Il modello del NPM viene creato sostanzialmente in risposta alla crisi finanziaria, che, avendo colpito gli stati capitalistici a partire dagli anni '80, ha portato l'autorità pubblica a cercare di svolgere un ruolo di coordinatore, legando le risorse pubbliche a quelle private. Si è arrivati, quindi, a una ridefinizione dei ruoli dei soggetti pubblici: all'autorità politica compete di operare ad un livello strategico, mentre le azioni politiche e amministrative portano a favorire la concertazione tra pubblico e privato. La teoria del NPM
va a mettere in discussione le tradizioni forme di gestione del settore pubblico in quanto sostiene la necessità di applicare ad esse, adattandoli opportunamente, i principi e le tecniche del management privato. La spinta decisiva in questo senso si è avuta da due delle più grandi organizzazioni a livello internazionale quali l'OCSE e la Commissione Europea , che cominciarono a sollecitare i governi nazionali perché si adoperassero a migliorare la competitività del settore pubblico (Gualmini 2003). Questa competitività poteva essere raggiunta attraverso determinati passaggi, già usati nel settore privato, tra i quali è importante ricordare la riduzione e il controllo della spesa e la riorganizzazione del personale.
I punti fondamentali che vanno a comporre il paradigma del NPM possono essere riassunti in cinque parole: a) professionalità; b) standard e parametri pre-definiti; c) controllo; d) competizione; e) potenziamento. Professionalità perché il settore pubblico deve avvicinarsi sempre di più a una gestione più specialistica e tecnicamente competente delle attività. Parametri pre-stabiliti, perché essi sono utili come indicatori delle prestazioni che vanno eseguite. Controllo e competizione, perché il settore pubblico deve confrontarsi con la realtà del privato prendendo spunto da esso. Infine potenziamento, perché il dipendente pubblico deve aumentare la propria autodisciplina e deve essere parsimonioso nell'allocazione delle risorse.
In questo senso, è importante ricordare che negli Stati Uniti, nella prima metà degli anni novanta, vennero utilizzati questi principi col fine di modernizzare il settore pubblico, in particolare i consulenti dell'allora presidente Clinton, Osborne e Gaebler, stilarono dei principi sulla "Reinvenzione del governo", che ora vado a spiegare. Secondo Osborne e Gaebler, le pubbliche amministrazioni non funzionano bene perché sono “dispersive e pigre”, ossessionate dalle norme e dalle regole. I due autori, ci suggeriscono così una sorta di “Settore pubblico imprenditoriale”, ovvero un'amministrazione in grado di competere con i business for-profit, con le agenzie no-profit e anche con il settore privato. Quindi, questa “Amministrazione imprenditoriale” dovrebbe essere:
- Catalitica. Dedita alla dirigenza;
- Gestita da una Comunità. Più responsabilizzante che servente;
- Competitiva. Deve esser presente concorrenza nella fornitura del servizio;
- Guidata dalla Mission. Trasformare le organizzazioni guidate da regole;
- Orientata ai risultati. Trovare risultati e non input;
- Guidata dal cliente. Il fine ultimo deve essere soddisfare le esigenze del cliente;
- Intraprendente. Guadagnare piuttosto che spendere;
- Anticipativa. Deve prevenire piuttosto che curare;
- Decentralizzata. Non più livelli gerarchici ma partecipazione e gioco di squadra;
- Orientata al mercato. Deve seguire i cambiamenti del mercato.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Il decentramento amministrativo e le nuove funzioni degli enti locali in Italia

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Informazioni tesi

  Autore: Ludovica Spano
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2008-09
  Università: Università degli Studi di Bologna
  Facoltà: Scienze Politiche
  Corso: Scienze dell'amministrazione
  Relatore: Elisabetta Gualmini
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 51

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Parole chiave

amministrazione
autonomia
caso italiano
decentramento
enti locali
governance theory
livelli di governo
modelli
new public managment
pubblica amministrazione
relazioni intergovernative
statuto
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