L'uso del dialetto e dell'italiano a Teggiano (Salerno). Un'inchiesta sul campo.

La lingua utilizzata nell’infanzia è uno dei campi di studio più significativi per la dialettologia e la sociolinguistica. Infatti la “lingua madre” è l’idioma che condiziona le abitudini linguistiche del parlante per tutta la sua vita.
Venendo al dialetto teggianese, i risultati emersi dal questionario sottoposto al campione ha dato risultati sbalorditivi, in special modo se sono letti da persone che non hanno particolare familiarità con le varietà dialettali. Molti studi condotti sul campo (da quelli di Rohlfs del 1966, a De Blasi del 2006) hanno mostrato situazioni in cui è il dialetto la varietà linguistica maggiormente parlata nei piccoli centri per una serie di fattori legati non solo alle regole interne dalla comunità, ma anche alla scarsa presenza dell’idioma nazionale; infatti molti piccoli centri, fino a pochi decenni fa, erano raggiungibili solo “a dorso di mulo” (Rohlfs 1966) e il dialetto era l’unica lingua attestata all’interno della comunità (Rohlfs 1966). Quindi la scarsa “popolarità” dell’italiano non era dovuta solamente ad una sua scarsa conoscenza e padronanza da parte di queste comunità, ma anche al persistere di ostacoli oggettivi (le comunità si trovavano spesso in zone impervie e difficili da raggiungere, Rohlfs 1966) che certamente non facilitavano il diffondersi dell’italiano. Solo il sistema scolastico provvedeva a insegnare e diffondere l’italiano in queste comunità. Tuttavia, il tasso di analfabetismo era molto alto e la percentuale d’abbandono della scuola, dopo i primi due anni, era di oltre il 95% (Costa 2007). In realtà, nella quasi totalità dei casi, si andava a scuola solo per imparare a leggere, scrivere e far di conto senza approfondire lo studio dell’italiano. Quindi, nonostante gli sforzi fatti delle istituzioni scolastiche, l’italiano restava una lingua poco conosciuta sia dai giovani che dagli adulti. Tutto ciò, facilitava il diffondesi e l’affermarsi del dialetto in qualsiasi contesto all’interno delle suddette comunità. Per gli abitanti di questi piccoli borghi, anche se oggi la situazione descritta da Rohlfs è ovviamente cambiata, tali risultati non saranno così imprevedibili. In questa inchiesta esamineremo i dati rilevati a reggiano dove, come vedremo, dialetto mantiene saldamente la sua leadership linguistica.