Crittografia quantistica

Il titolo di questo capitolo non è propriamente corretto in quanto non saranno descritti metodi di analisi dei crittogrammi. In realtà saranno spiegati gli algoritmi quantistici più importanti per la violazione dei cifrari più in uso attualmente, ovvero un aspetto specifico della crittoanalisi ma non completo per una trattazione dell’argomento che resta comunque nell’ambito della crittoanalisi classica. Prima di trattare questi algoritmi si riprenda da quanto descritto nel capitolo precedente, ovvero dai circuiti che seviranno ad implementarli. I fisici ritengono che qualsiasi aspetto del mondo che ci circonda, inclusi i circuiti logici classici, possa essere spiegato con la meccanica quantistica. Non sorprende che si possa perciò simulare i circuiti logici classici con quelli quantistici. L’unica sostanziale differenza, che non consente una diretta simulazione è dovuta alla necessità che le porte logiche unitarie quantistiche siano completamente reversibili, mentre molte porte logiche classiche come i NAND sono irreversibili. Tuttavia, come già detto nel capitolo tre, un qualsiasi circuito classico può essere rappresentato da uno equivalente contenente solo elementi reversibili, ovvero la porta logica reversibile chiamata Toffoli.