L'evoluzione normativa in tema di azione di classe
Problemi relativi alla posizione dell’avvocato
Nelle class actions americane, il sistema del contigent fee ha costituito il maggior incentivo nei confronti degli avvocati alla conduzione della controversia. La possibilità di ottenere un compenso professionale calcolato in percentuale rispetto al risarcimento riconosciuto in giudizio rappresenta infatti l’elemento che spinge il difensore ad assumere i costi della causa.
In Italia l’avvocato rappresenta l’ausiliario tecnico del danneggiato, e quindi il mezzo attraverso cui ottenere l’esito vittorioso del procedimento. Infatti proprio in virtù di tale concezione era precedentemente preclusa la possibilità dei c. d. patti quota lite, ossia la determinazione del compenso dell’avvocato da calcolarsi in via percentuale sui beni che formano oggetto delle controversie affidate al suo patrocinio.
Il d. l. 4.7.2006 n. 233, “decreto Bersani”, convertito in l. 4.8.2006 n. 248 ha però abrogato il divieto di patto quota lite, cosicchè anche in Italia la proposizione dell’azione risarcitoria collettiva potrà essere accompagnata da notevoli incentivi per gli avvocati.
La prima versione provvisoria della norma specifica che in ogni caso, il compenso dei difensori del promotore dell’azione non potesse superare l’importo massimo del 10% del valore della controversia, ma la versione definitiva tace sul punto.
La posizione dell’avvocato appare dubbia anche per un altro profilo, poiché non è chiaro se egli agisca quale difensore tecnico dell’associazione o comitato e/o dei consumatori o utenti. La soluzione preferibile è nel senso di riconoscere che la difesa sia esercitata nei confronti di entrambi, anche se una simile interpretazione potrebbe risultare in contrasto con il dovere di fedeltà ex art. 7, il rapporto di fiducia ex art. 35 e l’obbligo di informazione ex art. 40 del codice deontologico forense.
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L'evoluzione normativa in tema di azione di classe
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Informazioni tesi
Autore: | Grazia Lucisano |
Tipo: | Tesi di Laurea Magistrale |
Anno: | 2009-10 |
Università: | Università degli Studi di Bologna |
Facoltà: | Giurisprudenza |
Corso: | Giurisprudenza |
Relatore: | Daniela Memmo |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 129 |
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