L'abuso di dipendenza economica

Il secondo rimedio previsto dall'art. 9 della legge 192/98 è il risarcimento del danno. La menzione di questo tipo di tutela non stupisce, dato che l'abuso di dipendenza economica configura un esempio di illecito civile, e, come tale, permette, all'impresa oggetto di un comportamento abusivo, di azionare questo specifico rimedio; la possibilità di accedere alla tutela risarcitoria è, poi, rafforzata dal fatto che il solo rimedio della nullità non è sufficiente ad elidere totalmente gli effetti del comportamento abusivo dell'impresa in posizione di dominanza relativa.
Se, quindi, è pacifica l'ammissibilità del risarcimento del danno – posizione fatta propria anche dal legislatore con la novella del 2001 – estremamente controverso risulta il suo inquadramento sistematico, quello del regime probatorio connesso e degli indici valutabili in sede di liquidazione del danno.
Partendo dal primo problema, la questione concerne la natura delle responsabilità derivante dall'abuso di dipendenza economica: se si tratti, quindi, di responsabilità contrattuale, precontrattuale o extracontrattuale.
Il corretto inquadramento della fattispecie appare di notevole importanza, dato che rilevanti conseguenze in tema di prescrizione dell'azione e di onere della prova derivano da questa scelta. Per essere maggiormente precisi, la ricostruzione della responsabilità da abuso di dipendenza economica come responsabilità precontrattuale, non incide sui temi adesso accennati, in quanto questo particolare tipo di responsabilità viene ricostruito, dalla giurisprudenza civile e amministrativa, sul modello della responsabilità extracontrattuale.
Diverse sono state le soluzioni proposte dalla dottrina. Alcuni vedono nell'abuso di dipendenza economica una responsabilità a “geometria variabile”: dopo aver osservato che molteplici ed eterogenee sono le condotte considerate abusive dall'art. 9, questi affermano che la natura della responsabilità muterebbe a seconda del momento in cui il comportamento illecito si manifesta.
Altri, invece, sostengono che, in conformità con quanto detto riguardo alla necessarietà di un preesistente stato di dipendenza per qualificare come abusivo un certo comportamento, l'abuso di dipendenza economica presupponga sempre l'esistenza di una relazione commerciale, e concludono affermando che la responsabilità è, pertanto, sempre da configurarsi come contrattuale.
Altri ancora argomentano che la responsabilità in oggetto è necessariamente precontrattuale, perché conseguente alla violazione di « uno specifico obbligo di comportamento nell'ambito di un rapporto intersoggettivo ». Infine, c'è chi sostiene che la responsabilità derivante dall'abuso di dipendenza economica sia esclusivamente aquiliana.
Il tentativo di fornire una risposta a questo interrogativo, deve necessariamente partire dall'analisi della fattispecie di abuso di dipendenza economica. Si è già evidenziato come il momento in cui la condotta estorsiva avviene è rappresentato dalla fase della rinegoziazione: qui l'impresa dominante approfitterà dello stato di dipendenza della controparte per imporre delle condizioni ingiustificatamente gravose o discriminatorie.