La Lex Aquilia

Tale istituto non è una novità della lex Aquilia, ma già era contemplato nel codice decemvirale : XII tab. 8.12-13: si nox furtum faxsit, si im occisit, iure caesus esto. 13. Luci… si se telo defendit …endoqueplorato [Se avrà fatto furto di notte, se lo uccise, si consideri ucciso iure. 13. Di giorno… se si sarà difeso con arma …se sarà avvenuta endoploratio].
I giuristi, in merito, sono divisi tra chi ammette nella lex tale ipotesi prevista nelle XII Tavole e chi ne prevede l’applicazione in forma diversa.
La norma decemvirale prevede un diverso trattamento a seconda che il furto sia fatto di notte o di giorno.
Nella lex Aquilia tale distinzione di trattamento viene mantenuta con una particolarità: se nel furto commesso di notte il ladro avesse perso la vita, l’autore dell’omicidio è condannato ed è responsabile per un fatto iniuria, soltanto nell’ipotesi in cui avrebbe potuto catturarlo ed invece ha preferito ucciderlo.
I caratteri della legittima difesa nella disciplina aquiliana, posso essere così riassunti:
a.L’azione difensiva deve avere una giustificazione in un’aggressione alla persona o ai suoi beni;
b.La legittima difesa deve essere posta in essere nell’attualità dell’aggressione;
c.Il danno deve essere arrecato all’aggressore e non ad un terzo;
d.L’aggredito non doveva avere altra possibilità di comportamento.