Trasformazione della città tra realtà e virtualità

Dati e numeri apocalittici ci piombano addosso suggerendo la necessità di iniziare a riflettere sulla città, ipotizzando modelli con scale di grandezza diverse fino alla dimensione dell' ecumenopoli e addirittura della città-pianeta o della città-paesaggi. In realtà il panorama attuale risulta più semplice e ancora essenzialmente caratterizzato dai profili di due grandi tipi di concentrazioni urbane: le città globali dei paesi sviluppati, e le mega-città del Sud del Mondo. Due realtà accomunate dall’essere densamente popolate, e dall’essere strettamente legate al processo della globalizzazione, ma profondamente diverse quanto a collocazione planetaria, funzioni svolte e strutture .. La grande dimensione ammette implicitamente per entrambe dei potenziali di crescita infinita sia in termini di concentrazione di uomini sia in termini di estensione nello spazio. Come evidenzia Paolo Colarossi nel libro Il vino del mare "la città padrona produce dunque grandi dimensioni fisiche, non solo in termini di densità e della estensione, anche in termini di numerosità (dalla popolazione alle attività) e di dimensioni fisiche degli elementi urbani: grandi infrastrutture, grandi attrezzature, grandi contenitori edilizi". In mezzo alle città di grande scala si collocano i centri di media dimensione che, gonfiati da un nuovo inurbamento di massa proveniente dalla campagna, risultano ancora incapaci di fare fronte alle nuove problematiche urbane. L‘osservazione e il confronto di queste città porta a riflettere su alcuni temi fondamentali che saranno affrontati nel dettaglio nei capitoli successivi: forma, struttura e disegno urbano; segni culturali e paesaggistici; velocità ed accelerazione; realtà e percezione.