Controllo e supervisione dell'energia reattiva in un impianto di produzione
Ethernet commutata
Finora la topologia di Ethernet descritta è stata quella di Ethernet condivisa, qualunque messaggio trasmesso è ascoltato da tutti i terminali connessi e la larghezza di banda disponibile è condivisa tra tutti.
Per molti anni si è realizzato uno sviluppo importante che risponde al nome di Ethernet commutata. La topologia fisica continua a essere quella a stella ma è organizzata attorno ad un commutatore. Il commutatore usa meccanismi di filtraggio e commutazione molto simili a quegli utilizzati per le porte di collegamento dove si sono usate queste tecniche per molto tempo. Ispeziona gli indirizzi di origine e destinazione dei messaggi, genera una tabella che permette di sapere che terminale si sta connettendo e a quale porta del commutatore (in generale questo processo si fa per un processo di auto apprendimento, cioè, in maniera automatica ma l'amministratore del commutatore può realizzare modifiche addizionali).
Conoscendo la porta di destinazione, il commutatore trasmetterà solo il messaggio alla porta corretta mentre le altre rimarranno libere per altre trasmissioni che possono essere realizzate simultaneamente.
Come risultato, ogni scambio può portarsi a termine a una velocità nominale (maggiore divisione di larghezza di banda) senza collisioni e con un aumento considerevole della larghezza di banda della rete (anche a una velocità nominale).
Sapere se tutte le porte di un commutatore possono comunicare allo stesso tempo senza perdere i messaggi, è qualcosa che dipende dalla qualità del commutatore (non blocking switch).
Dato che i commutatori riescono ad evitare collisioni e che le tecnologie 10/100/1000 base T(X) contano su circuiti separati per la trasmissione e la ricezione (una coppia intrecciato per ogni direzione di trasmissione) la maggioranza dei commutatori moderni permettono disattivare il rilevamento e passare alla modalità full duplex (bidirezionale) nelle sue porte. In questo modo i terminali possono trasmettere e ricevere contemporaneamente e tutto ciò contribuisce anche al rendimento della rete. Il modo full duplex è interessante per i server che hanno molti client.
I commutatori Ethernet moderni rilevano anche la velocità di trasmissione che ogni terminale utilizza (autosensing) e se il terminale ammette varie velocità (10, 100 o 1000 megabit/s) comincia a negoziare con lui per selezionare tanto una velocità quanto la modalità di trasmissione: half duplex o full duplex. Questo permette di contare su un’elaborazione di terminali con rendimenti o configurazioni hardware differenti.
Perché il traffico trasmesso e ricevuto non si trasmette ormai a tutti le porte, diventa più difficile captare quello che sta passando. Questo contribuisce alla sicurezza generale della rete che è ora un tema di fondamentale importanza.
Infine, l'uso di commutatori rende possibile la costruzione di reti geograficamente più grandi. Nell'Ethernet condivisa, un messaggio deve potere aspettare a qualunque altra unità per un periodo specifico (slot time) senza il quale il meccanismo di rilevamento di collisioni, CSMA/CD, non funziona correttamente; questo già non si applica più nei commutatori Ethernet, così come la distanza che non è oramai limitata, eccetto i limiti tecnici del mezzo utilizzato (fibra ottica o doppino intrecciato, la potenza del segnale trasmesso e la sensibilità del ricevitore, ecc).
Questo brano è tratto dalla tesi:
Controllo e supervisione dell'energia reattiva in un impianto di produzione
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Informazioni tesi
Autore: | Marco Settimi |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2009-10 |
Università: | Università degli Studi di Perugia |
Facoltà: | Ingegneria |
Corso: | Ingegneria informatica e delle telecomunicazioni |
Relatore: | Paolo Valigi |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 152 |
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